Alexandre Hopkins, il liutaio giramondo

Alexander Hopkins, liutaio e grande appassionato di mare vive a Mahon, la capitale di Minorca con la moglie Maria Antonietta ed il piccolo Richard. Lo abbiamo incontrato per capire qualcosa di più del suo lavoro e di una scelta che lo ha portato in questo piccolo paradiso del Mediterraneo.

Alexander, presentati brevemente ai nostri lettori.

Ciao sono Alexander ho appena compiuto 40 anni. E’ un po’ difficile per me dire di dove sono. Di madre francese e padre inglese, sono nato e ho vissuto la mia infanzia a Maiorca. Ai 18 anni sono andato a studiare liuteria a Londra dove ho vissuto sei anni. Conclusa la carriera universitaria e con i soldi dei primi strumenti venduti, mi sono trasferito in Ungheria, a Budapest dove ho vissuto per altri sei anni. In questa terra, all’ epoca ancora non appartenente all’unione europea, ho raggiunto l’ apice della produzione dei miei strumenti. Costruivo in media tre o quattro strumenti al mese che andavano in tutto il mondo, specialmente in Giappone. Il costo della vita era bassissimo, sopratutto se paragonato a Londra. Ho potuto fare cose che non mi sarei mai potuto permettere, come andare spessisimo al ristorante, fare bagni nelle acque termali, praticare vari tipi di arti marziali. Imparare l’ ungherese e’ stata una cosa stranissima. Inizialmente era talmente difficile che non mi sono nemmeno sforzato di impararlo. Alla fine mi e’ “entrato” come per osmosi. Ero lì e l’ho imparato.Sul finire di questi sei anni, ho deciso che avevo lavorato troppo: ho comprato una barca a vela, mi sono costruito una chitarra barocca convinto che era venuto il momento di imparare a suonarla e sono andato alle Canarie dove sono rimasto altri quattro anni, vivendo a bordo e cambiando isola di tanto in tanto. Sono stato un po’ in tutte, meno che a Hierro. Ho continuato sempre a lavorare, mi ero portato ovviamente con me tutto il mio laboratorio, ma con tempi piu rilassati. Poi, nell’ intento di raggiungere le isole Azzorre, ho vissuto un naufragio. Ho perso tutto: strumenti, legno, piani, attrezzature, oggetti bellissimi. Tutto. Non mi sono perso d’ animo. Con i risparmi che avevo ho ricomprato una barca, sono rimasto un anno a Maiorca per rifarmi il necessario per poter lavorare e costruire qualche strumento da vendere. E poi sono salpato un’altra volta. Verso la Sardegna dove ho conosciuto Maria Antonietta, due anni a Cagliari e, infine Minorca.

liutaio

Alexander tu come ci hai detto sei liutaio, ci parli della tua professione?

Mi piace molto il mio lavoro. Lo faccio da quando ero bambino. Ho costruito il primo strumento a quattordici anni. Un violino. Poi mi sono specializzato in strumenti a corda barocchi e rinascimentali: chitarre, tiorbe, liuti, mandolini. Ho avuto la fortuna di riuscire a canalizzare la passione e le energie che solo un adolescente può avere, in quello che e’ poi diventato la mia professione riuscendo a goderne in ogni momento. Il mio lavoro e’ totalmente manuale. Non uso mai niente di elettrico. Anche i pezzi di legno piu robusti sono tagliati con una sega giapponese. L’ attrezzatura e’ un elemento fondamentale del mio lavoro. La scelgo con cura e la “coccolo” continuamente. Cosi come e’ fondamentale l’estetica. Suono ed estetica.

Vivete a Minorca da 3 anni, qual’è stato il motivo di questa scelta?

Era un’ isola e aveva un bel porto. Sono arrivato con la mia barchetta e poi mi ha raggiunto anche Maria Antonietta. Alla fine abbiamo visto che era un bel posto per vivere. E siamo rimasti. Un posto bello e civile. Con molta storia.

liutaio

Come racconteresti Minorca a chi non c’è mai stato?

Un posto magico, piccolo e denso. Con niente da fare o con troppe cose da fare a seconda dei punti di vista.

Voi avete avuto da poco un bimbo…cosa risponderesti a chi ti chiede se è un posto ideale per crescere una famiglia?

Non credo esista posto migliore per bambini e anziani. Natura, tranquillità, aria pulita, assenza di criminalità.

Tre posti da vedere assolutamente durante una vacanza:

Talati Da Dalt, La Mola, Isla del Rey.

C’è differenza tra estate ed inverno sull’Isola?

Si si. Di temperatura, i mesi di gennaio e febbraio sono i piu freddi e umidi ma, sopratutto di “degrado culturale” estivo.

Come vivete queste differenze e come cambia la vostra vita con il cambiare delle stagioni?

Noi viviamo bene sempre. E non ci sono grandi differenze nelle nostre attività. Forse facciamo meno musica in estate perchè c’e’ troppa dispersione e superficialità che non si sposano con quello che facciamo.

liutaio

Hai un sogno nel cassetto e se si, quale?

Le meraviglie “del cassetto” mi arrivano sole sole costantemente, non ho bisogno di sognarle.

Tu che hai viaggiato molto e vissuto in diversi paesi che consiglio a chi sogna di cambiare vita?

Di non aver paura di regalare qualcosa agli altri. Tutti hanno qualcosa da regalare.

Il sito e la pagina FB di Alexander:

www.hopkinslutes.com/

www.facebook.com/alexander.hopkins.5?fref=ts