Alessia Raisi

Di Matteo Melani

 

Da Molinella, piccolo comune del bolognese, a Shangai con la musica dentro. La storia di Alessia Raisi attraversa il continente europeo e asiatico con un elemento fisso: il canto. Prima come hobby e poi come mestiere, tanto da meritarsi il titolo di Ambasciatrice della canzone italiana in Cina.

Nata in un piccolo centro in provincia di Bologna, a soli 6 anni inizia a studiare pianoforte col supporto di una signora sessantenne. Alessia cresce e quando arriva a 15 anni si iscrive ad una scuola di canto. Nella sua vita c’è la scuola superiore e, fra compiti e interrogazioni, non riesce a fare tutto.

“Ho iniziato a studiare canto per curiosità e poi ho fatto delle cover con un gruppo”, ricorda Alessia Raisi a Voglioviverecosi.com.

Si iscrive alla facoltà di Lingue e appena laureata trova lavoro in un’azienda di logistica dove segue varie tipologie di clienti.

E’ il 2010 e l’azienda di Alessia comprende le opportunità che possono offrire i mercati esteri. Il suo direttore commerciale le chiede di spostarsi negli Stati Uniti e lei accetta senza battere ciglio. D’altronde parla bene l’inglese, conosce il mestiere e è grande.

Poi però le comunicano che la destinazione è un’altra: Shangai. L’economia cinese è in piena ascesa e molti italiani se ne sono accorti. Parte alla volta della Cina, tra entusiasmo e qualche timore.

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“All’inizio ero molto titubante”, dice. “Quando sono entrata nell’appartamento aziendale- continua- ho cercato immediatamente una presa elettrica e una Wi-Fi per parlare con il mio compagno su Skype”. Nel lavoro sale di livello fino a diventare rappresentante di marchi italiani che sono delle vere e proprie leggende del Made in Italy come Lamborghini e Ferrari. Tra i grattacieli di Shangai continua a coltivare la passione per la musica italiana e, tra una lezione di cinese e l’altra, si esibisce nei karaoke.

Nel 2012 riceve dall’Ambasciata italiana una mail per partecipare al Festival di Shanremo (edizione cinese del celebre festival italiano) e Alessia Raisi coglie al volo l’opportunità. “Ci sono andata giusto per fare una cantata.

Quella sera mi sono diretta lì dopo il lavoro, senza passare da casa a cambiarmi”, dice. Quella serata leggera che per Alessia sembra poco più che una passeggiata dà il via alla sua carriera da cantante. Oltre alla vittoria, la sera stessa due persone ammaliate dalla sua voce le chiedono di cantare per degli eventi e da quel momento in poi la strada sarà tutta in ascesa.

Grazie ai suoi concerti (dove canta anche in lingua cinese) conquista sempre più popolarità e nel 2015 lascia il suo impegno nella multinazionale di logistica. Il 2015 è l’anno dell’Expo a Milano e il presidente di una padiglione le chiede di cantare per i presenti. In poco tempo Alessia prepara una demo e con i collaboratori del presidente ottiene le licenze dagli editori per brani italiani e cinesi.

I concerti riscuotono grande partecipazione del pubblico di tutto il mondo e la versione cinese di “Nel blu dipinto di blu”si rivela un successo.

Rientrata in Cina continua a tenere eventi musicali e ha tradotto canzoni della tradizione italiana come “Albachiara”, “Almeno tu nell’universo”, “Più bella cosa”. Nelle sue interpretazioni Alessia mette il suo amore per la nostra musica e chi la sente percepisce la sua delicatezza e la sua tecnica. “I cinesi amano i cantanti di casa nostra -afferma-, ma spesso non capiscono i significati dei testi”.

Eppure il suo timbro le ha regalato un record. Infatti è la prima straniera che in terra cinese ha cantato l’inno nazionale. L’Italia e la Cina sono due paesi che riempiono equamente le due metà del suo cuore, anche se ultimamente torna più spesso per dei concerti in programma a Milano e a Prato.

Oggi -annuncia- sto lavorando al mio primo album in cinese e presenterò tre canzoni ai prossimi Grammy Awards asiatici a Taiwan”.

Il canale Youtube di Alessia:

YOUTUBE ALESSIA RAISI