West Egg Editing & Oltre, un progetto che aiuta gli scrittori a farsi pubblicare

Alessandro Luongo

Basta entrare in un megastore e guardare le pile di libri per intuire un concetto evidente agli addetti del settore: lavorare oggi nell’editoria o fare gli scrittori è una cosa folle. Pochi i soldi e ancor meno le risorse umane; tempi stretti; il mercato che preme e orienta gran parte delle scelte; un fiume di manoscritti che inonda le scrivanie; gusti degli editori spesso discutibili; le fiere, la promozione. Insomma, non c’è il tempo materiale per innamorarsi di un libro. Perché anche il manoscritto migliore è là che aspetta solo di essere curato, accompagnato, rivelato pagina dopo pagina.

West Egg Editing & Oltre scrittori

Così – e questa è la storia – tre professionisti del settore, Francesca Magni (37 anni), Christian Soddu, (37) e Fabrizio Patriarca, (40), di Roma, hanno deciso di smettere, di cambiare le carte in tavola, convinti di poter lavorare in modo diverso, senza farsi schiacciare dai ritmi ossessivi, dalle mode del momento, dai trend al sapore di omogeneizzato. Niente ufficio e niente orari, ma solo un cellulare e un portatile.

Francesca Magni  scrittori

“Anche libri con buone caratteristiche finiscono spesso nel cestino” spiega Francesca Magni, fino allo scorso anno editor alla Fazi di Roma; “nelle redazioni non c’è la possibilità materiale di seguirli come meriterebbero, e così tanti progetti restano irrisolti”. Francesca ha seguito Christian Soddu (che nella stessa casa editrice ha lavorato per dieci anni) e insieme hanno fondato West Egg Editing & Oltre, l’unico service editoriale in Italia che si occupi esclusivamente della cura del testo, prima ancora che approdi sulle scrivanie degli editori.

Cristian Soddu  scrittori

Soddu, che ha scoperto e seguito in prima persona un bel numero di successi editoriali, ha l’espressione distesa e aggiunge: “Se abbiamo un merito, è quello di esserci ritagliati lo spazio che mancava: adesso è facile chiamarla la zona grigia, ma l’elemento vincente è aver puntato tutto su una concezione vecchio stile del mestiere”. E i fatti gli danno ragione: un flusso ragguardevole di autori, alcuni già piazzati presso realtà editoriali importanti, e collaborazioni – al momento West Egg dà lavoro a una decina di editor esterni. Un esempio di start-up virtuosa, con spese di lancio irrisorie e un’idea portante che in pochi mesi ha proiettato l’azienda molto in alto. “Certo, il nostro aiuto ha un costo” prosegue Soddu, “ma gli autori sono contenti, perché c’è il rapporto personale con l’editor e i risultati arrivano: si discute, si lavora al libro, si litiga, e si diventa amici. Inoltre i costi di un editing di medio livello non sono nemmeno paragonabili alle cifre inaudite di cui vive l’editoria a pagamento. Noi diamo una chance reale ai libri che curiamo”.

Fabrizio Patriarca  scrittori

Che l’autore guardi all’importante casa editrice tradizionale o all’auto-pubblicazione di un e-book sulle diverse piattaforme disponibili, non ha importanza; l’obiettivo rimane quello di portare alla luce il potenziale di un testo. La rivoluzione inizia dall’anello centrale della catena, a tutto vantaggio degli autori e degli editori. “La difficoltà è nel far conoscere al pubblico in cosa consiste il mestiere” precisa Fabrizio Patriarca, l’altro socio di West Egg; “e illustrare una professionalità complessa quale quella dell’editor”. Non mancano le soddisfazioni. “Ieri eravamo impiegati, adesso siamo surfisti” conclude quest’ultimo. “Mi piace scherzare con questa immagine. Come dire che se arriva l’onda, devi andare a prenderla. Anche alle due di notte, quando ci telefoniamo o inviamo un messaggio perché abbiamo intuito le potenzialità un manoscritto, e potremo dedicargli tutto il tempo e l’attenzione che vorremo.”

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