Oltre alla propria bellezza Aix offre anche una posizione geografica invidiabile essendo circondata da località straordinarie e facilmente raggiungibili: l’aeroporto della città è tra i più importanti di Francia e la linea ad alta velocità la collega in poco tempo ad un’altra perla del mediterraneo come Marsiglia. Siamo nel cuore di una delle più belle regioni di Francia e da qui ci racconta la sua storia Paola Sgrò: giovane donna che, dalla provincia di Catanzaro, sta vivendo qui da qualche mese per uno stage in un’azienda di prodotti per la prima infanzia. Sono bastati pochi mesi a Paola per capire che questa deliziosa città provinciale potrebbe diventare la sua nuova casa.
Paola è da poco che sei ad Aix eppure già speri di rimanerci. Cosa ti ha colpito di più?
Il fatto che basti fare due passi fuori dal centro storico e ti ritrovi in piena campagna: il verde, il silenzio, i colori del cielo al tramonto.
Raccontaci un po’ che città è la “tua” Aix.
Aix è una città universitaria, molto graziosa e piacevole. Il clima mediterraneo fa sì che ci sia quasi sempre bel tempo e questo influisce molto sullo stile di vita. Da quando sono qui vivo molto i parchi; di recente ne ho scoperto uno meraviglioso e poco conosciuto: sembra il giardino segreto che sognavo da piccola!
Forse aiuterà anche il clima ma io la ricordo come una città che vive molto fuori, nelle piazze e nelle strade. È cosi?
Sì è proprio così. Mi ricordo il mio primo giorno qui: era un mattino di giugno ed il centro era tutto una piazza piena di tavolini da bar e di gente seduta a sorseggiare un caffè senza fretta. Mi sono detta: “Sono finita in un bel posto.” E ogni giorno di più lo penso.
Cosa ne pensi della cucina provenzale?
Non credo di aver assaggiato ancora un vero piatto della regione anche se ho notato che si usano molto le erbe provenzali per insaporire i piatti, si fanno tanti barbecue e le patatine fritte te le ritrovi praticamente dappertutto! Per il resto, essendo nel Mediterraneo, la cucina non è molto differente da quella del sud d’Italia.
Hai avuto occasione di fare qualche giro per i dintorni?
Si, sono stata alle Calanques, le tipiche spiagge marsigliesi con rocce a strapiombo sul mare, uno spettacolo! Poi ho visitato il Parco naturale del Verdon che dista un paio di ore da Aix. E domenica scorsa ho fatto un’arrampicata sulla montagna Sainte Victoire (il soggetto preferito dei quadri di Cezanne!) per vedere lo spettacolo del sole che sorge!
Che impressione ti ha fatto dal punto di vista dei servizi e dell’organizzazione?
Aix è una città molto piccola e forse anche per questo i servizi sono efficienti. In particolare mi ha colpito la pulizia e la manutenzione degli spazi pubblici (strade, parchi..). C’è un buon livello di servizi per gli studenti che possono avere tariffe scontate per cinema, teatro, trasporti. Unico neo: è la seconda città più cara di Francia dopo Parigi!
Cosa fai quando non lavori?
Quando non lavoro cerco di alzarmi comunque presto e passare più tempo possibile in giro per la città. Cerco di approfittare dei piccoli piaceri come un “pain au chocolat” e un caffè sul terrazzino di un bar, un giro al mercato per comprare dai produttori locali e la sera è immancabile aperitivo con gli amici.
Quando vado in una città nuova la “scopro” con i piedi e Aix è un posto che si presta molto al passeggio. Tu come la scopri ogni giorno la città?
Come dici tu Aix è una città che si presta benissimo al passeggio. Ormai penso di conoscerla abbastanza bene, ma comunque non perdo mai l’occasione di prendere nuove strade sperando che mi conducano in qualche luogo non ancora esplorato.
Se alla fine dello stage trovassi un lavoro non inerente a quello per cui ti sei preparata ti fermeresti lo stesso ad Aix?
Penso proprio di si. Anche se prevedo ancora molti spostamenti prima di “sistemarmi.
In questo periodo vivi in un albergo o in una casa?
In quanto stagista ho potuto soggiornare nella residenza universitaria e non ti nego che l’ambiente mi piace anche perché si fanno davvero molte conoscenze; tuttavia adesso inizio a sentire la mancanza di una vera casa, con una tv, un divano e dei coinquilini per condividere qualche bel momento insieme.
Hai incontrato qualche difficoltà particolare dal punto di vista pratico-organizzativo nella vita di tutti i giorni?
No, non ho incontrato particolari difficoltà. L’unica cosa un po’ noiosa è l’amministrazione (come in tutta la Francia d’altronde che, non dimentichiamo, è la patria della burocrazia) nel senso che ti offrono buoni servizi ma ci sono degli iter burocratici un po’ lunghi fatti di documenti e code. Anche trovare casa non è semplicissimo.
Aix è una città giovane? Che aria si respira dal punto di vista umano e sociale?
Si è una città giovane e muticulturale grazia alla massiccia presenza di studenti stranieri. È una città tranquilla dove ti senti al sicuro quando esci anche se sei sola. C’è però un rovescio della medaglia: ha un lato un po’ snob che ogni tanto mi infastidisce e quando succede prendo il treno e mi immergo nei rumori e negli odori della più popolare Marsiglia.
Hai la sensazione che la crisi abbia colpito anche lì?
Apparentemente non si direbbe, visto che la città vive soprattutto di turismo e di studenti ed entrambe le situazioni sono sempre molto abbondanti ad Aix. Tuttavia anche qui si è avvertita un po’ la crisi degli anni scorsi ma pare che ci sia una (lenta) ripresa dell’economia.
Tu ci sei da qualche mese quindi l’hai vissuta nel momento di massimo afflusso turistico. Ti ha disturbato questa cosa?
No, affatto perché anche in pieno afflusso turistico Aix appare sempre come una città calma e piacevole soprattutto se non vivi in pieno centro.
Che impressione ti sei fatta dell’ambiente di lavoro in Francia?
Penso che la Francia sia un paese all’avanguardia per quanto concerne le politiche sociali e più in generale il livello di welfare. L’ambiente di lavoro non fa eccezione in tal senso. I lavoratori godono di buoni diritti e le persone svantaggiate sono adeguatamente tutelate. Certo ci sono problemi anche qua ma affrontati sicuramente con più serietà.
Per scrivere a Paola:
Per conoscere meglio la Provenza:
A cura di Geraldine Meyer