Vivere all’estero: parti con tutti i tuoi documenti tradotti

Mi chiamo Natalia Bertelli e da quasi 8 anni lavoro come traduttrice e formatrice aziendale di lingua inglese. Ho respirato aria di multiculturalità da sempre, avendo una mamma polacca. I viaggi in auto per raggiungere i nonni significavano attraversare mezza Europa. L’altra mezza l’ho visitata con gli scambi culturali e i viaggi personali e di lavoro.

Ho capito che volevo diventare traduttrice a 17 anni e da lì ho iniziato il mio percorso accademico. Ho scelto un corso dell’Università Ca’ Foscari, sede di Treviso, numero chiuso. Superato il test d’ingresso, finalmente potevo studiare quello che volevo io: traduzione, interpretariato, inglese, spagnolo…repeat! Dopo la triennale ho proseguito gli studi con un Master’s Degree in Anglo-American Literature valido in vari paesi. Offrivano la possibilità di studiare all’estero per uno o due semestri. E così sono volata sei mesi a New York, dove ho studiato, lavorato e fatto ricerca per la tesi.

Una prima esperienza lavorativa all’interno di un’agenzia di traduzione mi insegnò 3 cose:

  • Mi piace il linguaggio legale.
  • Mi piace insegnare.
  • Non sono fatta per lavorare alle dipendenze di qualcuno!

In agenzia ho iniziato ad appassionarmi per davvero ai contratti, agli atti giudiziari, alla ricerca terminologica, allo studio e all’approfondimento, al marketing e all’insegnamento. Questa è la seconda anima del mio mestiere attuale, quella che mi fa conoscere gente nuova, che mi stana dall’ufficio, che mi fa ridere, che mi costringe a staccare.

In questi anni ho affiancato moltissime persone aiutandole a comprendere cosa c’è dietro un servizio di traduzione. Esistono infatti tanti tipi diversi di traduzione, ognuno con caratteristiche da valutare a seconda della destinazione finale del documento. Per la traduzione di un documento devo sempre rivolgermi a un traduttore o posso fare da solo? Ci sono documenti che puoi tradurre in maniera autonoma, per esempio la tua tesi di laurea e poi chiedere la revisione a un traduttore. In questo caso è sufficiente una traduzione semplice che non ha alcun valore legale né all’estero né in Italia.

Per la traduzione di documenti che devono avere valenza legale all’estero devi invece affidarti a un traduttore giurato, che giura dinanzi a un funzionario giudiziario o a un notaio, assumendosi la responsabilità civile e penale, che quanto tradotto corrisponde a verità. La traduzione giurata o asseverata viene solitamente utilizzata per documenti ufficiali come certificati, patenti e titoli di studio che devono essere resi validi in Italia o avere valore legale all’estero.

In altri casi, come per esempio la ricerca di lavoro all’estero o l’iscrizione a un corso in un altro paese, può essere sufficiente una traduzione certificata, che non ha lo stesso valore della traduzione asseverata ed è accompagnata da una dichiarazione del traduttore che attesta la corrispondenza della traduzione all’originale e ha valore legale solo in alcuni Paesi.

Insomma, acquistare un servizio di traduzione può non essere così semplice. Il mio consiglio è quello di chiedere sempre all’Autorità che riceverà il documento tradotto che tipo di traduzione vuole. In questo modo sarai sicuro di richiedere il giusto servizio di traduzione, risparmiando inutili costi e spiacevoli disguidi nel vedere rifiutata una domanda solo perché la documentazione presentata non era conforme.

Natalia Bertelli

Sul mio blog, e da qualche mese anche attraverso un vlog, rispondo alle domande più frequenti dei miei clienti. Cos’è una traduzione giurata? Quando serve l’apostille? E la legalizzazione? Sono convinta che un buon traduttore giurato debba anche essere un consulente per poter accompagnare il cliente nella scelta giusta e consapevole del servizio che sta acquistando. Se hai dubbi o richieste particolari, visita il mio sito oppure contattami via mail!