Avevo diciassette anni quando, dopo la morte di mio padre, insieme a mio fratello scappai dal paesino in cui ero cresciuto per andare a vivere a Rimini. Lì ho iniziato a lavorare come operaio in una fabbrica di macchine per il legno, facevo il montatore meccanico. Otto ore di frustrazione, sottopagato, alienato. Avevo già sperimentato diversi mestieri, ma quel lavoro mi stava distruggendo. Non potevo lasciarlo: le bollette, l’affitto, le responsabilità, anche nei confronti di mio fratello.

Ma per me quello non era vivere, era sopravvivere e mi stava logorando. Una sopravvivenza durata due anni, fino all’arrivo della crisi economica. Mi licenziarono perché non c’era più lavoro, ed io riscoprii la vita. Per me fu una salvezza, dovetti reinventarmi, iniziai a lavorare come bagnino e cameriere, d’inverno facevo le stagioni in montagna, intanto divenni barman professionista e mi trovai anche una ragazza. Viaggiavo. Sembrava che tutto avesse iniziato ad andare per il meglio.

 Michele Lupo Buskerwolf

Ma mentre le cose sembrava che avessero preso la giusta direzione per me non era così: ero succube dell’ansia, non digerivo bene, avevo di continuo qualche dolore. Un malessere non solo mentale ma anche fisico mi accompagnava sempre. Mi sentivo depresso e demotivato. Non avevo ancora capito di cosa si trattava ma sapevo che qualcosa c’era. Durante un viaggio a Londra arrivò l’illuminazione. Stavo guardando uno spettacolo di artisti di strada quando iniziai a pensare che avrei voluto essere anch’io come loro. Volevo essere libero. La libertà, ecco cosa mi mancava. Mi guardai dentro, misi insieme le mie più grandi passioni, che sono: viaggiare, la musica e vivere in libertà. Il risultato venne da sé.

Da lì in poi le cose cambiarono drasticamente. Tornato in Italia comprai un amplificatore e un microfono, mi chiusi in un garage per mesi e mesi. Iniziai a studiare, ad allenarmi, a provare… chiusi le porte al mondo fuori e dedicai ogni secondo del mio tempo a questo progetto. Volevo diventare un’artista di strada. Non volevo più  rendere conto a nessuno e gestirmi la mia vita.  Era il 31 dicembre 2012 quando, per la prima volta, nel centro storico di Terni, mi buttai e montai i miei strumenti. La gente correva per preparare le ultime cose per il cenone. C’era parecchia frenesia… Io ero molto teso, mi  vergognavo e, al tempo stesso, non pensavo di essere all’altezza. Poi, quando iniziai a suonare, la tensione si sciolse. Qualcuno iniziò ad ascoltarmi, ad avvicinarsi, a lasciare monete, qualcuno mi fece i complimenti… Per me fu tantissimo.

 Michele Lupo Buskerwolf

Una volta tornato a casa però fui assalito da una sensazione orribile: Una voce mi diceva di non essere sulla strada giusta. Guardati! Sei uno sfigato, un barbone, un poco di buono… Era la voce del perbenismo, del pregiudizio, della Società. Fortunatamente capii di che voce si trattasse, riuscii a combatterla, la sconfissi e rimasi solo con un incredibile senso di libertà. Dopo aver suonato anche in altre città, la mia  determinazione si rafforzò. Continuai a raccogliere consensi, anche dal punto di vista economico… fu una rivelazione! Dopo quell’inverno passato a suonare per strada dovetti partire per la Germania, avevo un contratto precedentemente firmato e non potevo disdirlo.

A Monaco lavoravo tantissimo, guadagnavo tantissimo, ma non riuscivo a pensare ad altro che al mio progetto… al mio sogno. Così, dopo neanche un mese, mi  licenziai e tornai in Italia. Poco tempo dopo ruppi con la mia ragazza, quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Quello stesso giorno mi sbarazzai di tutto quello che avevo, usai quasi tutti i miei risparmi per comprare un camper e finalmente partii.. Oggi, dopo quattro anni da quella scelta, ho deciso di rimettere in parte radici. Ho preso casa in affitto a Rimini con mia sorella e quando ne sento la necessità so di avere un posto in cui tornare. Ma la mia vita continua ad essere la strada. Anche perché, per me è diventato un mestiere a tutti gli effetti. Ora so come funziona, conosco le regole del mestiere e i regolamenti delle varie città, ho un bel repertorio fatto di cover pop rock: Pink Floyd, Coldplay, James Blunt, Beatles etc…

 Michele Lupo Buskerwolf

Ho creato uno spettacolo che alle persone piace e anche se non ho grandissime doti tecniche, ho molte doti espressive che non sapevo di avere. Quando mi esibisco vedo  l’emozione scorrere in chi mi ascolta e questa è la mia più grande soddisfazione…  Le mie giornate non sono mai uguali. Ogni giorno penso alle prossime mete, a dove andare a suonare e quindi a vivere. A volte mi rinchiudo dalla mattina alla sera in camper per imparare nuovi pezzi, altre volte girovago tutto il giorno nei luoghi in cui mi trovo, esco con persone conosciute lì, adatto continuamente la mia vita alle mie esigenze periodiche.

Da qualche giorno però sto lavorando ad un nuovo progetto. Senza rendermene conto, viaggiando negli anni, mi sono creato tantissimi contatti, sopratutto con artisti di ogni genere: musicisti, maghi, clown, trampolieri, fachiri, e chi più ne ha più ne metta.. ho pensato di mettere insieme tutto il mio bagaglio di conoscenze e creare un’agenzia che metta a disposizione ogni tipo di artista per ogni tipo di evento! Perché no? La mia vita potrebbe drasticamente cambiare di nuovo!

Credo che la libertà non risieda nel viaggio, né nella musica. La libertà è proprio la libertà di scegliere, ciò che più ci piace fare e ci si adatta, qualsiasi essa sia.

Michele

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