Mario Quaglione: così ho cambiato vita due volte

Riceviamo in redazione da Mario e volentieri pubblichiamo

Si dice che la vita sia “un viaggio meraviglioso” e che sia “bella perché varia”, quindi se facciamo il nostro percorso effettuando qualche cambio di rotta e di destinazione probabilmente stiamo vivendo come vale la pena di vivere! Oggi, a 44 anni, mi guardo indietro e vedo diversi cambiamenti sostanziali sin dall’infanzia, anche se è dall’età adulta che ho deciso di voltare decisamente pagina per ben due volte riscrivendo nuovi capitoli della mia vita.

Il primo risale a tanto tempo fa, più o meno a 21 anni fa, quando ero un disegnatore dipendente di un’azienda metalmeccanica di Torino. Ricoprivo una posizione di tutto rispetto per la mia età. Col passare del tempo, però, ho iniziato a sentirmi “risucchiato” dalla solita routine vivendo in uno stato di malessere, in una situazione frustrante. L’insoddisfazione cresceva incalzante. Vivevo male l’essere impiegato alle dipendenze di qualcun altro, con i miei paletti, i miei limiti, la mancanza di responsabilità o l’impossibilità di esprimermi in toto. Nonostante dall’esterno vivessi una vita che poteva considerarsi soddisfacente e gratificante, mi chiedevo insistentemente: “Ma è questa la vita che voglio fare?!”.

Mario Quaglione

Volevo cambiare perché consideravo quello stile di vita statico e passivo, o almeno era questa la percezione che avevo. Decisi così che dovevo fare qualcosa per conto mio. Volevo buttarmi e fare il grande salto per sentirmi libero di costruire (ma anche di distruggere) e di mettermi in gioco. Insomma volevo realizzarmi mettendomi in proprio. Venendo da una famiglia normalissima – papà ferroviere e mamma casalinga – non è stato semplice, ma alla fine ho trovato i mezzi per fare il grande passo.

E così nel marzo 2003 ho avviato la mia prima attività commerciale a Bologna intraprendendo una bellissima avventura, nonostante non fossi adeguatamente preparato. Mai, prima di quel momento, mi ero sentito così vivo e mai avevo avuto così tanta passione nel fare qualcosa! Da allora ho imparato tantissime cose del business, mi sono misurato con me stesso, tuffandomi in molti progetti con soci differenti da cui ho appreso moltissime nozioni preziose e maturato tantissima esperienza sul campo.

Sono andato avanti per 15 vanni aprendo e chiudendo molte attività commerciali in tutta Italia fino a quando, nonostante mi trovassi in una situazione “privilegiata”, ha iniziato a manifestarsi qualche sintomo di routine: insoddisfazione, mancanza di entusiasmo. Certo, non si trattava della stessa situazione opprimente che subivo da impiegato, ma in qualche modo anche come imprenditore retail alla fine c’erano diverse cose che si ripetevano. Penso agli ordini merce, all’amministrazione e alla contabilità. Perché, inevitabilmente, il sistematico riproporsi di alcuni schemi diventano pian piano noiosa routine.

Mea Culpa! Avrei dovuto essere un imprenditore più dinamico: da un lato assistevo ancora alle stesse situazioni che si ripetevano, e dall’altra avevo qualche costrizione di troppo a cui dovevo sottostare. Un esempio su tutti: gli accordi ferrei con le aziende con cui lavoravo. Insomma sentivo nuovamente la mia libertà a rischio e avvertivo ancora immobilità e insoddisfazione.

È il 2014 ed è nuovamente ora di svoltare. Sì ma in quale direzione? Inizia per me un periodo di profonda riflessione e introspezione. Mi metto alla ricerca di nuove possibilità e soprattutto cerco di schiarirmi le idee fino a quando, nel tentativo di documentarmi sulle opportunità e storie di cambiamento presenti sul web mi imbatto in Voglio Vivere Così, che seguo ormai da qualche anno e dal quale traggo sempre molta ispirazione come la prima volta in cui c’ho sbattuto il naso e mi sono illuminato.

Ispirato dalle notizie e dai fantastici racconti letti sul magazine decido insieme alla mia fantastica compagna di partire per due mesi con i nostri due marmocchi in giro per l’Australia con un camper. Mentre ci documentavamo sulle reali opportunità offerte da quel Paese, ho cominciato a svolgere molte delle mie attività da remoto, iniziando ad assaporare la libertà di un lavoro “Location Indipendent”!.

Terminata questa fantastica esperienza, inizio a studiare tutto ciò che posso sul mondo digitale e dopo qualche mese programmiamo un altro lungo viaggio in Australia (45 giorni) nuovamente in camper con tutta la mia famiglia. Tra un viaggio e l’altro decido di affidarmi a un coach che potesse aiutarmi ad accelerare questa trasformazione e così dopo un’approfondita ricerca, mi metto in contatto con Elena Carlotta Manavis che è diventata la mia Mentor e Business Coach. Grazie ad Elena ho intrapreso un percorso che mi ha permesso di rivalutare e valorizzare tutta l’esperienza di imprenditore (nel retail) maturata nel tempo. Mi sono improvvisamente reso conto che le conoscenze di cui dispongo (ottimizzazione/programmazione finanziaria tramite cashflow, break even dell’attività ecc..) hanno un valore immenso e che sono in realtà sconosciuti alla maggioranza della piccola e media impresa italiana.

Decido così di mettere a disposizione la mia esperienza sul web per aiutare altri imprenditori o aspiranti tali. Infatti oggi, grazie a Elena con cui collaboro, ho avviato la mia attività di Business Coach orientata all’ottimizzazione e pianificazione finanziaria e al Growth Hacking. Di fatto non sono un vero e proprio Nomade digitale, ma mi sono creato un’occupazione completamente Location indipendent che mi consente di lavorare dove voglio con chi voglio e quando voglio. Non potrei chiedere più libertà!

Inoltre il conoscere e aiutare persone, imprenditori o aspiranti tali, a realizzarsi nel business, e quindi anche nella vita, non ha davvero prezzo. Attualmente continuo ad essere anche un imprenditore, ma svolgo questa mansione con una mentalità completamente differente da prima. Grazie all’altra mia attività di coach, ho infatti acquisito un “mindshift” nuovo e ho adottato una gestione in remoto di tutte le mie attività retail (quattro punti vendita). Attraverso diversi tools (Trello, Asana ecc…) e grazie al mio team, sono riuscito a creare un’organizzazione delle attività che mi permette di gestire a distanza ciò che prima ho sempre gestito in maniera tradizionale e cioè garantendo la mia presenza fisica.

Sono felicissimo di aver, ad oggi, già voltato pagina due volte, ma la vita è imprevedibile e non escludo altri cambiamenti nel futuro! Nel frattempo porto avanti la mia attività di Business Coach facendo del mio meglio per contribuire al successo di altri imprenditori o aspiranti tali. Proprio per questo motivo ho fatto una guida gratuita per chiunque voglia aprire un’attività e creato un link per prenotare una session gratuita e parlare direttamente con me.

Per riuscire a dire “Voglio Vivere Così” sono necessari dei cambiamenti, a volte anche dolorosi, ma come ha scritto Richard Bach: “Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”.