Un’idea capace di cambiare la vita…

Non si può certo dire che a Nicola e a sua moglie Ottavia manchino l’intraprendenza e la fantasia. Quando, nel 2009, il suo settore comincia a dare evidenti segni di crisi, Nicola, agente immobiliare, un po’ per caso, un po’ per quella fortuna che davvero aiuta gli audaci, ha un’idea che cambierà la sua vita. Una di quelle “pensate” tanto semplici che a volte ce le si lascia scappare, relegandole tra le fantasie più bizzarre.

“Durante un viaggio in Norvegia – ci racconta Nicola – a me e a mia moglie è venuta un’idea, semplicemente osservando. Ci siamo accorti che lì, come in molti altri paesi, i negozi di souvenir erano pieni di gadgets che avevano per soggetto qualcosa di tipico di quel paese: in Norvegia è la renna, in Spagna il toro, in Irlanda la pecora. Abbiamo constatato che in Italia non esisteva qualcosa di simile. Tanta oggettistica e cartoline ma niente di davvero caratteristico.

Da lì abbiamo iniziato seriamente a pensare di colmare questo vuoto creando e registrando un marchio che avesse come principale settore di vendita un comparto meno in crisi di altri, e cioè il turismo. Ci è venuto in mente il cinghiale. Così, con l’aiuto di uno studio grafico, abbiamo creato un simbolo che ci è parso davvero tipico del nostro paese.”

Io vivo in Italia souvenir

Appena registrato il marchio in Camera di Commercio, Nicola trova un’azienda che lo stampa su magliette, cappellini, felpe, magneti. E come un commesso viaggiatore di altri tempi, si riempie una valigia con questi oggetti e inizia a girare alcuni mercati della Toscana e nei negozi di souvenir di Siena e Firenze. “Ad un venditore di un mercato – continua Nicola – lasciai un centinaio di magliette in prova. Dopo pochissimo tempo questo venditore mi telefona per dirmi che le mie magliette sono state un successo incredibile: tutte vendute nel giro di pochissimo.”

Da allora il successo del cinghiale, e di Nicola, non si ferma più. “Abbiamo via via aumentato i punti vendita che, in esclusiva, vendono il nostro marchio, fino ad arrivare a 150 negozi, tra Toscana e Umbria. L’idea di dare i nostri prodotti in esclusiva nasce dal fatto che, così facendo, si fidelizzano i punti vendita. Ma contiamo di espanderci ulteriormente. Siamo partiti da zero e ora, dopo soli tre anni, abbiamo un’azienda vera e propria.

L’investimento iniziale è stato di tremila euro e, nel 2010, abbiamo avuto un fatturato di 100.000 euro. Nel 2011 siamo saliti a 180.000 euro per registrare, nei primi mesi del 2012, un incremento del 40%.

Io vivo in Italia souvenir

Nicola ha dato vita ad una sorta di microeconomia locale creando anche un piccolo indotto: stampa e confezionamento sono dati ad aziende esterne che, ora, fanno a gara per lavorare con questo prodotto. “E non ci fermiamo qui – prosegue Nicola – perché continuiamo a partecipare a fiere e mercati. Ma la novità più grande è che ad Anghiari, abbiamo aperto il nostro primo Cinghiale Store gestito da noi. Un negozio monomarca nostro. Così abbiamo dato lavoro anche ad una persona che ci lavorerà. Per ora sarà solo stagionale, cioè da Pasqua ad ottobre. Poi vedremo. Il nostro progetto è quello di aprirne altri in compartecipazione con persone che abbiano voglia di lavorare e investire su questa idea.”

L’attività di Nicola continua a crescere tanto che ormai, per lui, è diventato il primo lavoro. “Per ora riesco a seguire e gestire tutto direttamente ma se continua così dovrò pensare anche ad assumere qualcuno o a trovare un socio. Anche perché cominciano ad arrivare richieste anche dall’estero.” È incontenibile l’entusiasmo con cui Nicola ci racconta la sua storia anche se non nasconde l’impegno e il duro lavoro che c’è dietro. “Aumentando il giro di affari aumentano anche le cose da controllare. Passo molto del mio tempo dagli avvocati per l’ azione di controllo della contraffazione. Molti tentano di copiarci ma non ci riescono. E anche se questa è una seccatura, in qualche modo è anche una soddisfazione. Quando arrivano a tentare di copiarti vuol dire che hai creato davvero qualcosa che piace molto e che funziona.”

Io vivo in Italia souvenir

Per Nicola il punto di forza dei suoi prodotti è la qualità del materiale, la continua proposta di nuovi colori e un packaging curato e accattivante. Tutte cose semplici forse ma che lui ha realizzato. Adesso la sua idea sarebbe quella di creare un’azienda dai numeri tali da poter essere messa in vendita a qualche multinazionale. “È un po’ la mia indole quella di iniziare qualcosa, portarla ad una certa riuscita e poi venderla. È quello che, con mia moglie, abbiamo fatto con un casolare nella campagna toscana. Lo abbiamo preso, completamente ristrutturato e ne abbiamo fatto un agriturismo. Siamo arrivati ad avere diciannove dipendenti che lavoravano in quella struttura, con un fatturato davvero interessante. A quel punto abbiamo messo in vendita un’attività ben avviata e di successo. Perché non pensare di fare lo stesso con il cinghiale?”

A cura di Geraldine Meyer