Giuseppe Peluso racconta la sua storia

Di Enza Petruzziello

Pizzaiolo affermato in tutto il mondo: Giuseppe ha vissuto per ben 13 anni a Mosca prima di stabilirsi a Minorca

Napoletano di origine, cresciuto a Lucca, Giuseppe Peluso classe 1981 ha cambiato più volte vita. Dalla Toscana alla Russia con una breve fermata in Australia, fino a trasferirsi un anno fa nella bellissima isola di Minorca: di strada Giuseppe ne ha fatta tanta per inseguire il suo sogno di diventare un pizzaiolo affermato.

Un percorso in giro per il mondo pieno di sacrifici e anche di soddisfazioni. Al centro di tutto l’arte della pizza tramandata da suo padre. Una base importante da cui partire per poi innovarsi negli anni e aprirsi al mercato internazionale.

Nel 2005, Giuseppe coglie l’occasione della vita: si trasferisce a Mosca in Russia dove comincia a lavorare presso la “Bottega Siciliana”. Dopo un’esperienza lavorativa a Sydney, Giuseppe ritorna nella capitale russa per inaugurare una pizzeria tutta sua: Vesuvio by Giuseppe Peluso, occupandosi anche di consulenza in Crimea a Yalta e in Kazakistan.

Giuseppe Peluso

Infine un anno fa la vita lo porta a Minorca, di cui apprezza lo stile rilassato e il mare. Ecco cosa ci ha raccontato.

Giuseppe negli ultimi vent’anni hai girato il mondo. Al centro di tutto la passione per la pizza. Un’arte che poi è diventata la tua professione, tanto da diventare un pizzaiolo affermato in Italia e all’estero. Come nasce questa passione?

«La passione per l’arte della pizza nasce da mio padre, anche lui pizzaiolo. È stato lui ad insegnarmi le tecniche di lavorazione degli impasti e i segreti per fare una buona pizza. Sono praticamente cresciuto tra gli impasti. Poi ho scoperto la Federazione Italiana Pizzaioli e incontrato uno dei miei maestri, Giuseppe Santoro. Mi è sempre piaciuto fare la pizza e in particolare gli impasti rigorosamente leggeri: solo acqua, farina, sale e lievito».

Dopo aver aperto la tua pizzeria a Torre del Lago in provincia di Lucca, decidi che è arrivato il momento di cambiare, così cogli l’occasione e ti trasferisci in Russia. A Mosca rimani per ben 13 anni, aprendo anche una tua pizzeria, Vesuvio by Giuseppe Peluso. Che anni sono stati e com’è stato vivere qui?

«In Russia è come vivere a Napoli, ma con la neve! La gente è cordiale e disponibile. Negli ultimi 20 anni il Paese è cambiato tanto. C’è stata una forte crescita nel settore delle costruzioni in occasione dei Mondiali di Calcio del 2018. Negli ultimi 2 anni sono stato anche in Crimea a Yalta dove l’85% degli abitanti ha votato per aderire alla Federazione Russa. Della Russia mi mancano le saune, il Mors una bevanda tipica a base di succo di frutta e naturalmente gli amici».

È stato difficile aprire una tua attività in Russia dal punto di vista economico e burocratico?

«È stato piuttosto semplice, anche grazie all’aiuto del mio amico fraterno Victor. Da un punto di vista burocratico è facile aprire un’attività in Russia. I russi amano il nostro Paese e adorano gli italiani».

Inevitabile una domanda sulla guerra tra Russia e Ucraina. Cosa ne pensi di quello che sta succedendo tra i due Paesi e della politica adottata da Putin?

«Purtroppo la guerra nel Donbass dura da 8 anni ma l’Europa se ne accorta soltanto adesso. Spero solo che finisca al più presto, che torniamo a fare affari con la Russia, e che riaprano i voli».

Stai sentendo qualcuno dei tuoi amici che è rimasto lì? Il peso delle sanzioni si sta facendo sentire?

«Le sanzioni imposte dall’Europa alla Russia si faranno sentire ad ottobre. Gli amici mi raccontano che tutto più o meno è rimasto come prima e il rublo ha guadagnato tanto sull’euro».

Giuseppe Peluso

A livello personale cosa provi nel vedere in guerra il paese che per 13 anni è stato la tua casa?

«Difenderò sempre Napoli, la mia città, la Russia ed i russi perché sono persone aperte come noi. Sicuramente sono molto dispiaciuto di tutta la situazione e anche del blocco del turismo russo».

Torniamo alla tua vita. Da un anno vivi e lavori a Minorca. Una netta differenza con la fredda Mosca. Che cosa ti ha portato nella bella isola delle Baleari e perché hai deciso di rimanerci?

«Dopo tanto girovagare tra Russia, Azerbaijan, Kazakistan, Australia, Iran, Germania e Italia, dove continuo ad avere la mia pizzeria Torre del lago Puccini, ho deciso di venire su questa isola meravigliosa con mia moglie. Mia figlia, che adesso ha 3 mesi, è nata qui dove c’è il mare. Sto lavorando con l’azienda Molino Denti, che produce farine di grano tenero, e mi occupo della pizzeria Ciao Belli a Cala’n Bosch».

Come è vivere a Minorca rispetto a Mosca?

«Sicuramente a Minorca è tutto più rilassante rispetto a Mosca. Pensa che faccio doppio lavoro, perché non sono abituato a lavorare solo di sera, così la mattina lavoro in un bar».

Giuseppe Peluso minorca

In che modo è cambiata la tua vita da quando sei partito dall’Italia?

«In modo molto positivo, intanto ho 3 figli meravigliosi, il doppio passaporto russo e italiano. Nei prossimi mesi mi piacerebbe aprire una pizzeria a Ciutadella».

Torneresti in Russia?

«Considero la Russia casa mia e andrò non appena sarà finito tutto».

Per contattare Giuseppe Peluso questo il suo recapito telefonico: +34 642 48 04 69. ‬