Giada e Matteo: con il nostro Ranger, andiamo in giro per il mondo per un anno

A cura di Maricla Pannocchia

Dopo aver messo da parte un po’ di soldi, Giada e Matteo, entrambi piemontesi e insieme da quasi 20 anni, sono partiti a bordo del loro Ranger (“un macchinone americano con il cassone, per rendere l’idea”) alla volta dell’America. “Abbiamo scelto questo continente perché ci sembrava più semplice da percorrere con il nostro mezzo rispetto, per esempio, all’Africa o all’Asia”, racconta la coppia che, per realizzare il proprio sogno, non solo ha messo da parte i soldi necessari (Giada ha chiesto un anno di aspettativa dal lavoro in banca mentre Matteo è in pensione) ma si è impegnata per organizzare il tutto. “I nostri cari ci hanno supportati”, raccontano Matteo e Giada, “Siamo partiti da poco perciò è ancora presto per dire quali siano gli aspetti positivi e quali quelli negativi di questo stile di vita ma il nostro mezzo ci permette di raggiungere luoghi davvero al di fuori dei sentieri più battuti e qui il comfort non manca.”

A chi volesse vivere un’esperienza simile, a prescindere dalla disponibilità economica, la coppia consiglia “sangue freddo”, un ottimo spirito di adattamento e una tendenza al minimalismo.

Giada e Matteo: con il nostro Ranger

Ciao ragazzi, state per iniziare la vostra avventura dall’Alaska alla Terra del Fuoco in camper. Da dove nasce quest’idea?

Siamo Giada e Matteo, ci trovate sui social come “in Viaggio col Ranger”, siamo entrambi piemontesi e insieme da quasi vent’anni. Da sempre abbiamo la passione dei viaggi, o forse è un bisogno innato di visitare il mondo con ogni mezzo. Abbiamo viaggiato in auto, moto e barca, ma non ci bastavano più le classiche vacanze estive per coltivare la nostra passione e così è nata questa folle idea di un anno in giro per il mondo!

Dopo varie riflessioni abbiamo deciso che il mezzo più adatto per noi poteva essere un 4×4 con una cellula abitativa (un piccolo camper, per intenderci) in modo da avere la massima libertà di movimento in strada e fuoristrada. Il nostro mezzo è un Ford Ranger, da qui l’idea del nome social.

Come vi siete mossi, dal punto di vista pratico, per farla diventare realtà?

L’organizzazione è iniziata nel 2020 quando abbiamo acquistato il pick-up ed abbiamo fatto costruire la cellula abitativa da un artigiano (l’azienda si chiama Modulidea). In questi ultimi anni abbiamo risparmiato il più possibile per realizzare questo progetto.

Negli ultimi sei mesi prima della partenza ci siamo dedicati all’organizzazione pratica del viaggio: burocrazia, assicurazioni, spedizione del mezzo…

Di cosa vi occupate o di cosa vi occupavate in Italia?

Giada: Fino all’ultimo giorno prima della partenza ho lavorato in una banca a Torino, ora ho chiesto un anno di aspettativa.

Matteo: Avevo un’attività di ferramenta a Torino ma ora sono in pensione.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla vostra scelta?

Un po’ di stupore iniziale, ma tutti hanno capito che era un sogno per noi e ci hanno aiutati a realizzarlo.

Parlateci meglio del vostro camper…

Il nostro non è un vero e proprio camper. E’ un pick-up (i macchinoni americani con il cassone, per rendere l’idea) con una cellula abitativa (una “scatola”) appoggiata nel cassone.

La cellula abitativa è come un camper in miniatura, ci sono la cucina (fornello, lavandino e frigo), il tavolo che si abbatte e si trasforma in letto e il bagno con la doccia. Inoltre, è super attrezzata con riscaldamento a gasolio Eberspaecher e boiler per l’acqua calda, quindi è perfetta per tutte le stagioni.

Da fuori sembra piccolina ma gli spazi sono sfruttati al massimo e il comfort è assicurato!

Giada e Matteo: con il nostro Ranger

Quali sono, secondo voi, i pro e i contro della vita in camper?

Finora l’abbiamo utilizzato solo per le vacanze, quindi la risposta definitiva ve la potremo dare tra qualche mese. Per ora quello che noi abbiamo patito di più in camper sono state le giornate di brutto tempo perché lo spazio comunque è limitato. I pro sono sicuramente quello di poter arrivare in posti sperduti (con il nostro mezzo che è un 4×4 ancora più sperduti), tipo nel bel mezzo del deserto, e poter trascorrere giorni e notti in totale autonomia.

Come avete affrontato le difficoltà?

Per ora non ci sono state difficoltà insormontabili, ci è voluta solo tanta, tanta organizzazione per incastrare tutto nel modo migliore.

Avete già stabilito un itinerario o andrete “a braccio”?

L’itinerario di massima lo abbiamo deciso. Il nostro progetto prevede di attraversare l’America da Est a Ovest per arrivare fino in Alaska, poi scendere lungo la Panamericana fino ad Ushuaia. Abbiamo segnato su Google Maps tutti i punti che vorremmo visitare. Come unire quei puntini sulla carta lo decideremo, invece, giorno per giorno.

Ci sono dei luoghi che non vedete l’ora di esplorare? Perché?

Ci sono luoghi iconici che sicuramente desideriamo vedere più di altri come le Cascate del Niagara, i ghiacciai dell’Alaska, le spiagge della Baja California, i parchi nazionali degli Usa e il Salar de Uyuni, ma crediamo che qualunque panorama sia degno di essere ammirato!

Quali sono, secondo voi, le caratteristiche da avere o su cui lavorare per vivere questo tipo di esperienza?

Una scelta del genere, indipendentemente dalle possibilità economiche, è più facile a dirsi che a farsi. L’impatto psicologico è molto forte, tutte le proprie certezze svaniscono in un attimo e ci si ritrova catapultati in un mondo completamente nuovo!

Oltre a molta determinazione servono sicuramente “sangue freddo”, un ottimo autocontrollo, tanto spirito di adattamento e una forte propensione al minimalismo.

Come mai avete scelto di esplorare proprio questa zona di mondo?

Siamo stati sicuramente ispirati da molti viaggiatori e Youtubers che hanno percorso queste zone, inoltre ci è sembrato “più semplice” come primo continente rispetto a quanto avrebbe potuto essere, ad esempio, l’Africa o l’Asia.

Immagino che siate degli appassionati viaggiatori. Ci sono dei viaggi, fatti prima di questo, che vi sono rimasti nel cuore?

Avevamo già percorso la Route 66 con auto a noleggio nel 2019 (motivo per cui alcune zone degli USA le “salteremo”, avendole già viste) e credo di poter dire che per entrambi è stato il viaggio più interessante della nostra vita. Con il nostro mezzo siamo stati, invece, in Islanda e in Tunisia per avventure off-road, entrambe stupende (trovate posts e vari video sui nostri canali social).

Giada e Matteo: con il nostro Ranger

Potete raccontarci di alcune delle persone che avete incontrato nei vostri viaggi?

In questi primi giorni in Canada abbiamo incontrato per puro caso due coppie famosissime di viaggiatori e Youtubers, gli Stepsover e i Chingon. Sono stati incontri brevi, di una sola giornata, poiché avevamo direzioni opposte di viaggio, ma entrambi molto intensi! Ci siamo confrontati sul viaggio e abbiamo fatto tesoro dei loro consigli!

Perché, secondo voi, viaggiare è così importante?

Per non smettere mai di conoscere ed imparare! Viaggiare è il modo migliore per rimanere attivi e avere sempre una nuova meta da raggiungere.

Che cosa sperate d’imparare vivendo quest’avventura?

Vorremmo, innanzitutto, migliorare le nostre conoscenze linguistiche, dato che attraverseremo territori in cui si parla inglese e spagnolo. Inoltre, ci piacerebbe apprendere tradizioni, usi e costumi dei luoghi che attraverseremo, che saranno uno diverso dall’altro.

Che consigli dareste, anche dal punto di vista pratico, a chi vorrebbe vivere un’esperienza simile?

Vorremmo dire che “tutto è possibile, basta volerlo ed impegnarsi!” Noi ci siamo riusciti facendo delle scelte, non sempre facili, delle rinunce, dei sacrifici e dedicando tutte le nostre energie a questo progetto. Per quanto riguarda consigli pratici credo che la miglior cosa sia cercare di documentarsi il più possibile (oggi fortunatamente il web mette a disposizione tantissime risorse), informarsi sui social e chiedendo ad altri viaggiatori.

Un’altra cosa che consigliamo è di appoggiarsi ad aziende del settore per pubblicizzare il proprio progetto. Noi dobbiamo ringraziare i nostri supporters Sidat Group SpA ed Eberspaecher che ci hanno aiutato in questo viaggio.

Progetti futuri?

Per il momento diciamo che il progetto attuale è già abbastanza impegnativo! Tutte le nostre energie sono focalizzate su questo viaggio e non stiamo ancora pensando al dopo.

Per seguire Giada e Matteo:

Facebook: https://www.facebook.com/inviaggiocolranger

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Youtube: https://www.youtube.com/@inviaggiocolranger

E-mail: inviaggiocolranger@gmail.com