Gennaro Somma, Lake Buena Vista,  Florida

A cura di Nicole Cascione

“Mi chiamo Gennaro Somma, vivo e risiedo attualmente a Lake Buena Vista in Florida con mia moglie e i nostri 3 bambini. Lavoro nel parco Epcot della Disney e mi piacerebbe condividere la mia storia da immigrato con tutti i lettori di Voglio Vivere Così. Il portale che seguo da anni e da dove tutto ha avuto inizio”.

Questa di seguito è la testimonianza di Gennaro e della sua famiglia che, nel 2014, coraggiosamente ha deciso di mollare tutto e volare nella Grande Mela.

gennaro somma

Gennaro ormai vivi da quasi 5 anni in America. Raccontaci quando tutto ha avuto inizio.

Sono nato a Vico Equense (NA), famoso Comune della penisola Sorrentina, ma ho vissuto praticamente sempre a Sant’Antonio Abate (NA). Ho girato un pò l’Italia per lavoro fino al 2012 quando, con mia moglie e la nostra piccola Ginevra, ci siamo trasferiti a Roncade in provincia di Treviso, pensando di restarci per sempre, ma non è stato poi così. Tutto sommato a Roncade stavamo benino, si viveva bene, la cittadina era ben organizzata e con tanti servizi. Nel 2013 è nato il nostro piccolo Giuseppe, ma il lavoro non ci permetteva di guardare con sicurezza al futuro (comprare una casa, comprare una macchina nuova, ecc..), tante ore di lavoro per pagare affitto, assicurazione e altre spese e niente da poter mettere da parte. Quindi, vista la situazione, a settembre 2014 da solo sono partito per New York dove avevo un contatto e dei parenti. Sono partito con l’idea di valutare un eventuale trasferimento e poter capire come funzionava il tutto (lavoro, sanità, scuola, organizzazione della vita e tanto altro).

Vorrei aggiungere questa bellissima frase di una canzone di un artista napoletano “Chi nun tene curaggio ‘int vita, nu’ suonne o’ po’ sulo perdere” (Chi non ha coraggio nella vita un sogno può solo perderlo). Questo per dire a tutti che nella vita ci vuole coraggio!

Sicuramente! Tornando al tuo trasferimento, come sei riuscito ad organizzarti?

Come dicevo prima, a New York ho dei parenti con cui sono sempre stato in contatto, così ho pensato di fare un viaggio di circa 3 mesi per capire bene se fare un passo così impegnativo ed importante. New York è molta bella e viverla da turista è totalmente diverso che viverci e lavorare e poi il clima è davvero impegnativo. Ho deciso di proseguire il mio viaggio verso la Florida (al caldo) e più precisamente a Naples, una bellissima città sul golfo del Messico, dove ho incontrato il mio futuro sponsor che mi ha permesso di avere un visto e poi la Green Card per poter lavorare e risiedere regolarmente negli USA.

Dopo circa sei mesi sei stato raggiunto da tua moglie e dai tuoi figli. Qual è stato per loro l’impatto emotivo? Come hanno affrontato questo trasferimento?

Dopo il mio viaggio esplorativo sono rientrato in Italia e ho atteso i documenti per poter ripartire per la Florida. Ho vissuto per 6 mesi a Naples da solo, senza la mia famiglia, con molti sacrifici, ma con la speranza e la sicurezza che tutti questi sacrifici sarebbero valsi il nostro futuro. Dopo essermi sistemato bene sono rientrato in Italia e ho preso con me la mia famiglia per portarli a Naples. Il loro arrivo è stato emozionante, mia moglie era già stata in Florida alcuni anni addietro ma da turista, quindi conosceva già il clima e alcuni posti, i miei bambini erano felicissimi perchè la nostra casa a Naples era con giardino, piscina e Jacuzzi e con tanto spazio per poter giocare.

gennaro somma florida

Parlaci del tuo lavoro. Di cosa ti occupi?

Io sono Chef ed attualmente lavoro per una grande company di Hospitality Americana nei pressi di Orlando nel parco Epcot di Disney. Appena arrivato a Naples ho lavorato per BICE, un ristorante abbastanza conosciuto nel mondo e dopo circa 5 anni, abbiamo pensato di trasferirci ad Orlando per la felicità di tutta la famiglia, perchè Orlando oltre ad essere molto famosa per i parchi e il divertimento, è anche sede di una delle migliori università della Florida. Orlando inoltre, anche a livello lavorativo, offre opportunità migliori rispetto a Naples (bellissima, ma molto stagionale), infatti ci sono grandi company, tra cui Disney, che offrono condizioni di lavoro, benefit e salario non paragonabili a quelle che avevo a Naples.

Qual è l’aspetto che più ti ha colpito del popolo americano?

L’aspetto migliore è l’organizzazione e l’informatizzazione di tutto l’apparato statale. Tutto si prenota online, una vita molto semplice a livello burocratico. Altro aspetto importante: le strade, la segnaletica stradale, la pulizia e la gestione dei parchi e delle spiagge (tutte le spiagge sono pubbliche). Direi tutto ben organizzato, qui non ho mai avuto problemi a trovare un posto per la macchina, è tutto ben distribuito. A Naples ad esempio, i residenti non pagano nessun tipo di parcheggio, basta avere un bollino sul parabrezza che si ritira facilmente, dimostrando che sei residente e puoi parcheggiare sempre e comunque. In generale non mi sento di fare un paragone con l’Italia, perché davvero ne usciremmo a pezzi, il nostro Paese ha dei posti fantastici ma veniamo governati da sempre da persone incapaci e corrotte, in Italia se hai amici al posto giusto fai passi da giganti altrimenti sei fregato. Qui non ho mai avuto bisogno di avere qualcuno che mi aiutasse. Tutto si ottiene secondo le regole e le leggi e tutto funziona, certo gli Stati Uniti non sono un Paese perfetto, ma vivere in Italia è davvero impossibile in alcuni casi. Qui vai avanti se vali e ti impegni, in Italia vai avanti solo sei hai amici in settori chiave. Qui la corruzione e rara ed è punita seriamente a tutti i livelli e la tua carriera finisce rapidamente, mentre in Italia pare che più fai le cose sbagliate più sei premiato. Roba da non credere visto da qui.

America, terra di opportunità. Quanto di vero c’è in questa affermazione?

Sempre vero direi, almeno per noi è stato cosi, ma conosco tanti altri casi di successo qui negli Stati Uniti. Abbiamo fatto tanti sacrifici sia chiaro, ma sempre con buoni risultati. Qua non ho mai avuto problemi ad essere retribuito, ogni settimana c’è il tuo salario accreditato. In Italia molte volte capitava spesso di essere pagato in ritardo o addirittura non riuscire ad essere pagato. In America in generale e in Florida nello specifico, non esistono grandi tutele per i lavoratori, ma esistono regole ben precise che vengono rispettate e quindi tutto funziona perfettamente senza dover correre dietro la burocrazia e la legge. Puoi cambiare lavoro facilmente ed essere licenziato rapidamente, ma trovare un lavoro è abbastanza facile e questo permette una vita più facile senza appellarsi a un licenziamento e stare per anni con avvocati e giudici per far valere o meno un tuo diritto. Questo è un paese libero dove esistono leggi che vengono fatte rispettare. Faccio un esempio: qui in Florida se per caso butti dal finestrino un mozzicone di sigaretta o altro e vieni beccato prendi 500$ di multa più vari giorni presso i servizi sociali a pulire le strade. Posso garantirti che la Polizia qui viene rispettata e se ti viene intimato l’ALT ti fermi, altrimenti puoi passare brutti momenti. In Italia non c’è rispetto per le forze dell’Ordine, prendi una multa e quasi non la paghi, qui se prendi un Ticket (la multa) e non paghi, al prossimo stop ti sequestrano il veicolo e non lo riprendi finchè non paghi, senza alcun appello.

Cosa bisognerebbe valutare attentamente in un trasferimento come il tuo?

Per potersi trasferire negli Usa bisogna fare i conti con un processo immigratorio non semplice ma non impossibile. Non si può arrivare qui e restarci, si rischia di rimanere illegali per tutta la vita e, non poter avere una patente per guidare e viste le distanze, non è consigliabile. Inoltre qui la Polizia è rispettata e si potrebbe essere rispediti indietro con un Ban di moltissimi anni. Io mi sono trasferito prima solo per 6 mesi e poi ho portato la mia famiglia, sempre avendo un visto che mi permetteva di entrare e poter lavorare. Oggi sono residente permanente e quindi posso entrare e uscire senza dover richiedere nessun tipo di visto, ma ripeto tutto il processo immigratorio è complesso e c’è bisogno di un buon avvocato per espletare tutto il processo.

viver ein florida

Per quanto riguarda i servizi dedicati alla famiglia, l’istruzione, la sanità, ecc.. quali sono le differenze sostanziali con il tuo paese d’origine?

La Florida ha un welfare ottimo, ma credo anche altri Stati. Esistono svariati servizi dedicati alle famiglie che vanno dalla sanità, alla scuola, fino ad arrivare anche ad aiuti economici veri e propri in termini di acquisto di spesa giornaliera. Proprio su questi aiuti il Presidente Trump ha cercato di dare una stretta perché molte persone approfittano di questo sistema. Dalla mia esperienza posso dirvi che noi abbiamo una assicurazione sanitaria (Health insurance) che molte volte è offerta dalle aziende e soprattutto quelle grandi company di cui parlavo, ma anche chi non ha un’assicurazione posso assicurarvi che viene curato e soccorso. Vorrei sfatare “il mito che ti lasciamo morire per strada”, non è assolutamente vero, chi non ha assicurazione viene soccorso nello stesso modo di chi ha un’assicurazione, l’unica differenza che poi gli toccherà pagare le spese a volte molto alte, ma sempre in base al reddito e alle proprie possibilità. Esiste comunque un fondo assistenziale. Per l’istruzione davvero qui siamo su un altro pianeta, ci sono tantissime scuole (sempre nuove e super attrezzate) per ogni quartiere e le scuole sono gratis, incluso il servizio Bus a partire dalle elementari alle superiori. Nessun costo, non esistono libri da comprare, tutto si fa a casa con computer e software che la scuola mette a disposizione, inoltre le biblioteche sono tutte a disposizione dei cittadini che possono prendere e restituire i testi senza costi. Discorso diverso sono i college e le Università molto care, quindi vanno solo i meritevoli e chi ha veramente voglia di studiare. Non esistono facoltà a numero chiuso e inoltre se lo studente eccelle in qualche sport e ha superato brillantemente la High School, l’Università è gratis o quasi del tutto gratis. Molti studenti lavorano e studiano oppure accedono a dei finanziamenti per lo studio messi a disposizione dalle Banche.

Come e in cosa è cambiata la vostra vita da quando vi siete trasferiti e quali sono i vostri progetti futuri?

Inizierei con il dirti che in 5 anni che siamo qui, abbiamo fatto più cose che in 25 anni in Italia. Come spiegato prima, in Italia devi sempre essere amico di qualcuno altrimenti tutto è molto complicato. Abbiamo comprato una casa a Naples, abbiamo due macchine e pensiamo di comprare un’altra casa qui ad Orlando nei prossimi 2 anni. Accedere ad un mutuo è molto semplice se hai sempre pagato regolarmente tutte le scadenze. Un finanziamento per l’acquisto di un’auto si ottiene in 20 minuti e in un’ora entri ed esci dal concessionario con un’auto. Per il futuro mia moglie sta portando avanti un piccolo progetto turistico: “Vado in Florida”, attraverso il quale vorremmo far conoscere la Florida al di fuori degli itinerari turistici classici.

Gennaro Somma e vivo a Lake Buena Vista in Florida

Secondo la tua personale esperienza, quali caratteristiche sono necessarie per affrontare al meglio un cambiamento di vita così radicale?

Non esiste per me nessuna caratteristica specifica ma solo tanta voglia di iniziare da capo con determinazione e voglia di fare, tutto il resto viene da sè. Certo è fondamentale partire con il piede giusto e avere un visto per lavorare, perché altrimenti è molto complicato andare avanti. In America esistono tanti illegali, ma resteranno illegali per tutta la vita tranne in alcuni rari casi. Non esistono sanatorie qui, credo l’ultima sia stata fatta dal Presidente Ronald Reagan. L’immigrazione è un argomento complicato che andrebbe discusso in un ampio capitolo. In ogni caso non è impossibile trasferirsi in America, ma è un percorso assai complicato in ambito immigratorio che richiede degli ottimi Skills per poter affrontare una sponsorizzazione. Inoltre un consiglio che voglio dare a tanti che a volte leggo sui vari gruppi in internet che verrebbero qui a fare di tutto, credo che ciò sia sbagliato, perchè anche qui ci sono approfittatori che ti fanno lavorare 13/14 ore al giorno, pagandoti molto poco (è capitato anche a me), quindi fate sempre attenzione ad accettare qualsiasi lavoro. Io dico sempre “Nel momento in cui chiedi un qualcosa per favore che però ti spetta, stai diventando schiavo” e questo succede quasi sempre con company piccole e non di Americani.

g.somma78@gmail.com