Federica Cattani, guida italiana a Miami

Di Enza Petruzziello

«Il Covid ha fermato il mio progetto, ma non il mio sogno». Tenace, solare e sempre ottimista. Si presenta così Federica Cattani, perito turistico, direttore tecnico iscritto all’albo della provincia di Vicenza, con un Master in Hospitality Management e una vita trascorsa nel settore dei viaggi e delle vacanze.

A 48 anni, con una figlia di 23 anni di cui è molto orgogliosa, Federica ha deciso di fare il grande passo, trasferendosi alla fine del 2019 a Miami e avviando la sua attività turistica. I primi mesi sono molto positivi, i turisti italiani che si rivolgono a lei sono tanti e soddisfatti. Purtroppo però, come ormai sappiamo, nel marzo 2020 il Covid-19 ha fermato tutto. Chiuse le frontiere e senza più turisti, Federica ha dovuto mettere in stand by il suo progetto in attesa di tempi migliori.

Federica Cattani, guida italiana a Miami

Federica come nasce la tua passione per i viaggi e il turismo?

«Nel 2003 ho aperto la mia agenzia di viaggi a Creazzo, in provincia di Vicenza, il paese dove sono nata e cresciuta. Ho sempre amato viaggiare, credo mi sia stato trasmesso sia da mia madre, che per molti anni ha accompagnato gruppi in giro per il mondo, sia da mio padre che per lavoro si recava all’estero per diversi mesi. Era un sogno nel cassetto avere la mia agenzia viaggi e nel 2003, dopo anni trascorsi ad informarmi e studiare il sistema, mi si è presentata l’occasione e l’ho aperta. Un anno dopo ho deciso di convertire il mio diploma di Ragioniera in quello di Perito Turistico per ottenere il titolo di Direttore Tecnico, quindi ho frequentato per due anni i corsi serali. Chiudevo l’agenzia alle 19 e correvo a scuola, avendo a casa mia figlia di 9 anni con mia mamma. Ho fatto parecchi sacrifici e “sputato sangue” per portare avanti l’agenzia viaggi e ho avuto anche molte soddisfazioni, ma quando ho scoperto Miami ho deciso che la mia vita prima o poi sarebbe cambiata».

Lo scorso anno la decisione di mollare tutto e reinventarti a Miami, come mai la scelta è ricaduta sulla capitale turistica della Florida?

«Nel 2009 sono andata per la prima volta a Miami in vacanza. Era una delle città degli Stati Uniti che non avevo ancora visitato e che mi incuriosiva molto. Ho una carissima amica, Brunella, anche lei amante e conoscitrice degli Stati Uniti, che mi diceva sempre che se avessi visto Miami non me ne sarei più andata. Secondo lei era la mia città ideale. Aveva ragione …

Naturalmente me ne sono innamorata a prima vista. Da quel primo viaggio, ogni volta ho cercato di andarci almeno una volta all’anno, prendendo contatti con operatori turistici italiani attivi a Miami. Da lì è partito il sogno e l’idea di sviluppare il mio lavoro sul turismo a Miami. Questa città mi è entrata nel cuore, non solo per il clima, la natura e lo stile di vita, ma anche perché mi sono accorta che Miami è una città che nasce e si sviluppa intorno al turismo e così mi sono detta: quale miglior posto per fare il mio lavoro? ».

Federica Cattani, guida italiana a Miami

E così hai aperto Ola Papito a Miami. Come è nata l’idea?

«Proprio per la sua vocazione turistica, ho pensato che con le mie competenze, le mie capacità e la mia professionalità ci fosse molto da fare a Miami. Mi sono messa in moto, ho aspettato che mia figlia terminasse il suo percorso di studi laureandosi, e l’anno scorso ho deciso di trasferirmi a Miami con il progetto che stavo preparando da 5 anni: seguire i turisti italiani a Miami e in Florida, facendogli da guida, portandoli in giro per la città, fornendogli tutte le informazioni per vivere al meglio Miami e organizzando escursioni e tour di più notti. Facendo, insomma, vedere Miami attraverso i miei occhi e la passione per questa città. Prima di partire, ho contattato tantissime agenzie viaggi italiane e tour operator mettendoli a conoscenza del mio progetto, presentandomi come un punto di riferimento per tutti gli italiani in vacanza a Miami.

Con alcuni tour operator e agenzie di viaggio ho un accordo scritto e firmato: tutti gli italiani che partono con loro per Miami passano attraverso me».

Gli inizi sono andati bene, poi purtroppo la pandemia di Covid-19 ha fermato tutto. E il settore del turismo è stato tra i più penalizzati.

«Sì, esatto. Sono arrivata a Miami alla fine del 2019. A dicembre ho iniziato a buttare le basi del mio progetto e fino a marzo stavo lavorando bene, con tanti gruppi di turisti ma anche singoli: famiglie, coppie in viaggio di nozze, gruppetti di amici. Insomma le cose stavano andando bene ed ero molto contenta, avevo servizi prenotati fino a luglio. A marzo purtroppo si è fermato tutto. Fortunatamente ho un carattere positivo, sono una persona solare e di energia ne ho ancora da vendere. Il mio sogno non è crollato, mi piace pensare piuttosto che il mio progetto sia solo in stand by. Spero che le frontiere riaprano il prima possibile perché ho intenzione di portare avanti quello che per anni e anni ho cercato di mettere in piedi con tanti sacrifici».

Immagino che ritrovarsi sola in una città straniera e in un posto così lontano, affrontando il Covid-19, non sia stato e non sia tuttora. Come stai vivendo tutto questo?

«Rimanere qui senza mia figlia, mia mamma e i miei più cari amici non è facile, però lo sto facendo perché mia figlia adesso ha una sua vita, un suo lavoro, un suo compagno e mi dice: “Mamma è il tuo sogno, adesso puoi farlo, resta lì, tieni duro e cerca di portare avanti quello che hai programmato e per cui hai lavorato tanto negli ultimi anni”. Persino mia madre mi sta incoraggiando a rimanere qui, perché vedendo la situazione in Italia è convinta che a Miami avrò sicuramente più possibilità di carriera».

Federica Cattani, guida italiana a Miami

Prima che il Coronavirus bloccasse la tua attività, a che cosa stavi lavorando?

«Avevo dei contatti con un grosso tour operator italiano per organizzare a Miami alcuni soggiorni e pernottamenti direttamente negli yachts in una delle varie marine presenti in città, per poi trascorrere alcuni giorni anche alle Bahamas. Un pacchetto studiato da me, che purtroppo non è andato in porto, ma confido che anche questo veda la luce nella primavera 2021».

Nel frattempo cosa stai facendo?

«Sono una persona tenace che quando si fissa un obiettivo cerca di raggiungerlo meglio che può. Ho scelto l’anno sbagliato per realizzare il mio sogno e progetto lavorativo, ma è solo fermo pronto per ripartire. Nel frattempo ho una piccola rubrica su Radio 105 Miami insieme a Vicky. Inoltre gestisco la palazzina di appartamenti dove vivo a South Pointe, aiuto la mia amica Lucy nel food truck Made in Italy, collaboro con il mio compagno che ha tre barche e le charterizza, cioè vengono noleggiate da gruppi di persone per festeggiare compleanni, anniversari o semplicemente per trascorrere una giornata in mare e ho altre cose in ballo. Lo scorso anno, inoltre, ho seguito per qualche mese anche la direzione di un piccolo hotel in Ocean Drive, il Century hotel».

Ti sei mai pentita della scelta di trasferirti a Miami?

«Assolutamente no! Certo, con la situazione che stiamo vivendo essere qui da sola non è facile, ci sono parecchi momenti di nostalgia per i miei affetti più cari, ma non voglio mollare. Sapevo quello che facevo quando sono partita, ero sicura allora e lo sono anche adesso. Miami per me è casa».

Come è cambiata la tua vita da quando vivi qui?

«Beh sicuramente lo stile di vita qui è abbastanza diverso da Vicenza. Innanzitutto ero stanca di gestire l’agenzia viaggi, avevo la mia clientela consolidata da anni ma avevo perso l’entusiasmo per quel tipo di lavoro. Negli ultimi anni era diventato difficile per l’avvento di internet.

Qui molto spesso al mattino mi alzo e vado a farmi una passeggiata sul lungomare per ricaricarmi di energia sana, positiva. Poi inizia la giornata ma con calma, i ritmi sono molto latini. Adoro percorrere le strade di Miami Beach con la mia vespa, ammirando la natura rigogliosa, i palazzi Art Deco, le mega ville sull’acqua.

Avevo i miei servizi con i clienti e mi piaceva portarli in giro raccontandogli la storia di questa città, i vari usi e costumi locali e mi sentivo molto gratificata perché erano tutti soddisfatti. Sai, per un turista italiano arrivare qui ed avere una persona che parla la stessa lingua e che gli fa vivere il luogo nel migliore dei modi è un grande plus. Chiaramente da marzo ho dovuto reinventarmi con lavori nuovi, diversi, ma guardandola dal lato positivo va bene perché sto facendo nuove esperienze, è sempre un arricchimento personale. Tengo a precisare che non rinnegherò mai le mie origini, ma qui mi sento nel mio posto».

Per contattare Federica ecco i suoi recapiti:

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papitointernational@gmail.com

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