Salve a tutti…mi presento!

Sono Simone Gentilini e sono un “ragazzo”di 41 anni che vive nella provincia di Bologna. Ho una caratteristica ben precisa…sono amante dei viaggi siano essi ludici o d’avventura. Questa passione nata tantissimi anni fa, nel lontano 1998, è ancora in corso e non credo terminerà tanto facilmente tant’è che negli ultimi anni ha subito un evoluzione dai connotati umanitari. Il volontariato ha ricoperto e ricopre ancora tantissimo spazio nel mio cuore.

simone gentilini volontariando

Perché questo? L’ispirazione è nata mentalmente durante il mio percorso universitario iniziato nel 2003 e conclusosi nel 2009 anno di conseguimento della laurea in scienze del turismo e comunità locali c/o la Facoltà di Sociologia all’Università degli Studi di Milano Bicocca ed è stato messo in pratica nel 2011 quando, dopo essermi licenziato dall’azienda per la quale ho lavorato per ben 11 anni, sono partito per la prima volta come volontario per un periodo di 3 mesi per l’Australia e la Nuova zelanda, dove ho lavorato in fattorie – ho optato per un mese e mezzo di volontariato ed il restante tempo a disposizione per viaggiare – come Willing Worker on Organic Farms gratuitamente in cambio di vitto e alloggio.

Si tratta di un progetto che offre la possibilità a coloro che desiderano visitare questo splendido continente di lavorare e allo stesso tempo girovagare spensierati per un periodo di 1 anno (Working Holiday Visa) solo però se il range di età varia tra i 18 e i 30 anni.

Simone Gentilini

In questa fascia di ètà bisogna ricordare che si possono ovviamente fare tantissimi altri lavori e anche ben retribuiti. Superati i 30 ci si deve “accontentare” di un visto turistico che può variare in termini di durata dai 3 ai 6 mesi. Io, a causa dei miei 36 anni “suonati” di allora, ho usufruito di quest’ultimo e la mia esperienza meravigliosa mi ha permesso di visitare tutta la parte Est del continente da Brisbane verso nord lungo la costa sino a Cairns e Cape Tribulation, virando poi verso ovest in direzione Darwin e da lì, scendendo, sino ad Adelaide attraverso Katherine Gorge, la meravigliosa Alice Springs e il “simbolo aborigeno” Uluru.

Non contento, da Adelaide sono arrivato a Sidney dove ho trascorso qualche giorno di pace prima di prendere l’aereo e tuffarmi in Nuova Zelanda, terra meravilgiosa dal punto di vista naturalistico che, da nord a sud durante il mio cammino, mi ha riempito di emozioni uniche: da Auckland a Queenstown in aereo per poi risalire in bus tra le rovine del terremoto di Christchurch sino a Wellington e Auckland nuovamente.

Simone Gentilini

Da li purtroppo l’aereo del ritorno per l’italia. A questo punto perché fermarsi? Infatti l’anno successivo ho intrapreso un’altra esperienza, ma questa volta in America Latina e precisamente in Ecuador in cui mi sono confrontato con bambini disabili, meravigliose creature, a cui ho donato affetto e in cambio ho ricevuto amore, comprensione e …chiedetemi e vi spiegherò: qualcosa di indescrivibile. Ho avuto modo di visitare il paese anche se avevo base a Quito e dal lunedì al venerdì ero occupato nella scuola. Splendida la terra e splendida la gente, sempre sorridente ed accogliente, nonostante la povertà e le difficoiltà che quotidianamente dal punto di vista economico si trovano ad affrontare.

Come si suol dire non c’è due senza tre ed infatti nel 2014 ho scelto l’Africa, continente che mi mancava all’appello, e non un paese qualunque ma il Togo, paese poverissimo che si affaccia sul Golfo di Guinea, accogliente, ricco di etnie e dialetti diversi; una perla dell’Africa nera non ancora sviluppatissima dal punto di vista turistico e sostanzialmente paese tranquillo politicamente. Qui mi sono dedicato ad aiutare i maestri del villaggio di Danyi Hi Heatro durante le lezioni tenutesi a questi pestiferi ma meravigliosi sorrisi al color di cioccolato…

Meditate gente …meditate…

Simone Gentilini

www.mochilasimon.com