De Luca Sartoria: esportare lo stile italiano all’estero

Riprendere le antiche tradizioni per poi introdurre una nuova figura professionale. Questa è l’idea vincente di Luca Girimondo, titolare della “ De Luca Sartoria”, che dodici anni fa ha deciso di riprendere l’attività sartoriale fondata da suo nonno e di innovarla con l’introduzione del Consulente di Stile, una persona in grado di consigliare e seguire passo dopo passo il cliente nella costruzione del proprio stile; un referente unico a cui affidare il proprio guardaroba.  Oggi, la “De Luca Sartoria“ esporta lo stile italiano anche all’estero, offrendo capi cuciti a mano e seguendo la propria filosofia del “ prodotto e servizio esclusivo proposto da professionisti del settore ad un prezzo concorrenziale”.

Luca, ci parli del tuo progetto sartoriale?

“De Luca Sartoria” è un’attività familiare, fondata da mio nonno materno decine di anni fa a Salerno, assieme al fratello e poi interrottasi negli anni ’70, quando i suoi figli si trasferirono al Nord in cerca di fortuna, come tantissimi altri meridionali in quegli anni. Dodici anni fa, ho deciso di iniziare la mia attività imprenditoriale nella Sartoria, perché questo mondo mi ha sempre appassionato, ma anche per riprendere quella che è sempre stata l’attività di famiglia. Oggi “De Luca Sartoria” è una realtà articolata che nasce per soddisfare una nicchia di clientela con esigenze specifiche. Non produciamo solo abbigliamento da uomo su misura, rispettando le antiche metodiche dell’artigianato sartoriale italiano e utilizzando i più prestigiosi tessuti italiani ed inglesi, ma la nostra attività si è trasformata in un servizio esclusivo e moderno, che mancava nel panorama dell’impresa dell’abbigliamento italiano e mondiale. Nei nostri giorni, i businessman, i politici, i professionisti e i manager, hanno alcune esigenze da coniugare: hanno bisogno di un abbigliamento impeccabile, di uno stile che li contraddistingua e che trasmetta agli altri il loro status, ma non hanno tempo di fare “shopping” in 100 negozi, alla ricerca di qualcosa che li vesta bene e li renda unici. Per questo motivo è nata “De Luca Sartoria” e i suoi Consulenti di Stile. Io e il mio socio Luca Zanini, abbiamo deciso di creare una nuova figura professionale, il “CONSULENTE DI STILE”, un vero e proprio professionista che sa consigliare e seguire passo dopo passo il cliente nella costruzione del proprio stile, completando il guardaroba con capi su misura, che rispecchino ed esaltino la personalità e le qualità fisiche del cliente, nascondendo eventuali piccoli difetti fisici, come solo un capo su misura cucito a mano può fare. Oggi i consulenti di Stile della “De Luca Sartoria” operano in tutto il Nord Italia, servendo a domicilio tutti coloro che vogliono crearsi un look personale (e non un’immagine di massa come le griffe propongono) senza perdere molto tempo, avendo un unico referente al quale affidare il proprio guardaroba.

De Luca Sartoria, lo stile italiano nel mondo

Quali sono le qualità che bisognerebbe possedere per avvicinarsi al mondo della sartoria?

Lavorare oggi nel mondo della moda per un giovane è, secondo me, poco gratificante, perché anche nelle grandi boutique la vendita è diventata un self service e la professionalità del commesso non è più indispensabile. Lavorare da Vuitton o da McDonald è praticamente la stessa cosa. “De Luca Sartoria” invece, propone un’attività molto interessante a ragazze e ragazzi di 25/35 anni che vogliono veramente mettersi in gioco e scoprirsi Consulenti di Stile; donne e uomini che sono disponibili ad imparare l’antica arte sartoriale per poterla mettere a disposizione di una clientela esigente, con la grande soddisfazione di veder cambiare l’immagine del cliente, grazie al gusto personale e alla capacità di capire il messaggio comunicativo giusto per ogni persona, perché l’abito è il mezzo di comunicazione “non verbale” più “grande” che abbiamo addosso. L’abito giusto è quindi molto importante nelle nostre relazioni professionali e interpersonali e, se un Consulente di Stile è in grado di suggerire al cliente il miglior abbigliamento per le sue esigenze, renderà unica l’esperienza dell’acquisto, creando un legame speciale con lui.

Secondo te, qual è il futuro della sartoria italiana? Questa crisi economica mondiale ha influito anche sul mondo sartoriale?

Secondo me in questi anni impegnativi a livello mondiale, chi produce un bene deve dare al cliente la massima qualità ad un prezzo adeguato. Sono finiti i tempi delle magliette da 3 euro prodotte in Cina e rivendute in Italia a 100€. Oggi il consumatore vuole capire cosa acquista, vuole più prodotto, vuole un bene che duri di più. Per questo motivo, la Sartoria, che è stata per decenni relegata a servire solo grandi imprenditori e politici, oggi è diventata interessante. Le grandi griffe, a fronte di un prodotto di media qualità, realizzato al 100% non in Italia e neppure in Europa, propongono prezzi impegnativi e per questo motivo un capo di sartoria, cucito a mano, oggi costa meno di un abito di marca. Nei prossimi anni, sempre più consumatori impareranno ad apprezzare la sartoria e questo, “De Luca Sartoria” l’ha capito e si propone con il servizio a domicilio per questo motivo. Un prodotto esclusivo, un servizio esclusivo proposto da professionisti del settore ad un prezzo concorrenziale, questa è la nostra filosofia.

De Luca Sartoria, lo stile italiano nel mondo

Che tipo di clientela si rivolge a voi?

I nostri clienti storici sono notai, avvocati, commercialisti, architetti, medici, politici, manager, personaggi dello spettacolo e dello sport e businessman di tutti i settori dell’economia, tutte persone che hanno bisogno di distinguersi nel lavoro anche tramite l’abbigliamento. Ma anche tanti ragazzi che nel loro giorno più importante, decidono di investire in un abito che possa durare nel tempo, anche dopo il giorno delle nozze. In realtà tutti dovremmo avere uno o due abiti fatti bene nel nostro armadio, perché nella vita le occasioni importanti ci sono e perché è meglio spendere 100 € in più per un capo che dura 15 anni.

Hai sviluppato la tua attività anche all’estero?

“De Luca Sartoria” da alcuni anni serve clienti esteri provenienti dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Cina e dagli Stati Uniti. Viaggiare all’estero è molto gratificante, capire quanto l’Italia sia amata dal resto del mondo, fa dimenticare i problemi che ogni giorno ci assillano nel nostro Paese.

A proposito di questo, la sartoria Made in Italy come viene considerata all’estero?

Il nostro estro, la nostra fantasia, lo stile di vita italiano, la nostra terra, la gastronomia e la nostra capacità di rendere tutto più bello (dall’abbigliamento all’arredamento, all’architettura di interni) ci fa amare da tutti. I nuovi ricchi (i famosi Paesi del BRIC) vedono tutto quello che è italiano come un punto di arrivo di stile e lusso. Cercano il VERO made in Italy, quello artigianale, quello che si tramanda da generazioni e non quello che in realtà loro producono per noi da decenni (parlo di Cina, Brasile, India e Paesi come Romania e Repubblica Ceca, che producono i nostri grandi marchi da 10/15 anni). Vedo roseo il futuro del VERO made in Italy all’estero. Chi saprà capire questo momento storico e saprà mettersi in gioco, rischiando un po’ per iniziare nuove avventure in questi Paesi, potrà realizzare sogni che oggi la nostra Italia fatica a prospettarci. Per questo motivo, “De Luca Sartoria” è alla ricerca di persone che vogliono cambiare vita e trasferirsi in un nuovo Stato (o che magari si sono già trasferiti), per iniziare assieme un’emozionante attività imprenditoriale, molto apprezzata e stimata dalla clientela internazionale.

De Luca Sartoria, lo stile italiano nel mondo

Cosa ricerca il cliente straniero?

Il cliente straniero ricerca un’altissima qualità del prodotto, una consulenza evoluta, un capo esclusivo e realizzato solo per lui e a fronte di tutto ciò, è pronto a spendere molto denaro e a rendere gratificante l’impegno messo per la realizzazione di quel capo.

E cosa quello italiano?

Il cliente italiano cerca di spendere meglio i suoi soldi, cerca più prodotto e meno Marketing, cerca di tornare a investire il denaro nell’abbigliamento e non a sprecare i soldi in capi che si “autodistruggono” in una stagione, per soddisfare contorte regole di guadagno veloce delle grandi aziende.

Secondo la tua esperienza chi, tra l’uomo e la donna, è più esigente nel vestirsi?

Per definizione, la donna è la regina dello shopping, ama farlo e dedicare ore a se stessa alla ricerca del capo giusto, che meglio la identifichi. Mi dispiace però dare a tutte le signore una brutta notizia…. L’uomo moderno è sempre più attento al proprio look, alla propria immagine e al proprio fisico. Penso che oggi in Italia (che è uno Stato a sé in fatto di look), l’uomo e la donna investano quasi la stessa quantità di denaro nella propria immagine e che le esigenze siano simili.

Cosa non ti piace del tuo lavoro e qual è invece l’aspetto più bello?

In realtà il mio non è un lavoro, ma una scelta di vita. Dedicare il 100% del mio tempo alla ricerca di un prodotto di altissimo livello, capire e realizzare le esigenze dei miei clienti, “inseguendoli” in giro per il mondo, è impegnativo a livello fisico e richiede una grande capacità di organizzazione, ma in cambio ci sono soddisfazioni che nessun altro lavoro può dare. La professione del Consulente di Stile è fantastica, lavoriamo in un mondo scintillante, confrontandoci ogni giorno con persone che ricoprono le più importanti cariche esistenti. Da questo confronto nasce un’esperienza che nessun’altra attività può dare. Io credo che la crescita di una persona, passi dalle esperienze che fa, dalle persone che conosce e con le quali si confronta. Dal confronto nasce la crescita. Essere per queste persone un amico, un punto di riferimento nel settore dell’abbigliamento, dà una soddisfazione incredibile. Sapere che i nostri clienti ci stimano e apprezzano il nostro lavoro, tanto da segnalarlo ai loro amici e partner, ci fa capire che stiamo seguendo la strada giusta. Un grande prodotto con un grande servizio.

 

Concludiamo l’intervista con un consiglio … quali sono le regole giuste per vestirsi bene?

Noi realizziamo capi unici, quindi le regole giuste per tutti non esistono. Secondo un mio parere personale, il nostro abbigliamento è un biglietto da visita, è un modo per farci vedere al mondo e secondo me, vince chi riesce a esprimere meglio quello che ha dentro, anche con la parte visibile di noi. L’abito fa il monaco al 100% nella nostra società, ma deve essere il nostro abito e non l’abito di un altro monaco ….

Luca Girimondo

 

A cura di Nicole Cascione