Jason, da manager a eco-rigattiere

Jason Mohr ha cambiato business. E vita. Questa storia dimostra un’istruttiva verità: quello che per molti è soltanto spazzatura , qualcuno riesce a trasformarlo in un tesoro. E’ il caso del 37 enne londinese Jason Mohr, che tre anni fa si è dimesso dalla banca d’investimento Rothschil & Sons per diventare il primo eco-rigattiere di Londra. Ha detto addio a uno dei posti più ambiti da yuppie disposti a sgobbare 15 ore al giorno. Allora,però, non sapeva ancora cosa avrebbe fatto. Aveva una sola certezza: diventare imprenditore. “Ho sempre voluto creare qualcosa di tangibile, di essere orgoglioso. Il lavoro in banca non mi rendeva più felice. Chi potrebbe esserlo, quando ti limiti a trasferire virtualmente smirurate quantità di soldi ? “, spiega con impeccabile accento dlla BBC. Il suo ufficio ora è in un vecchio magazzino accanto alla scenografica ex centrale elettrica di Battersea ( resa icona del rock dalla copertina del disco Animals dei Pink Floyd), da poco acquistata per 400 milioni di sterline da un’immobiliare irlandese, che la trasformerà in un centro polifunzionale. Oggi Jason è un eco-rigattiere.

foto fugone any junk rigattiere

Mentre Jason tira su la saracinesca, s’intravedono divani, giocattoli, tavoli, libri, mucchi di computer. Non a caso la sua società si chiama Any Junk, che in inglese significa “qualsiasi schifezza”. Cose che rischiavano di finire all’inceneritore e che ora sono pronte a un nuovo “ciclo vitale”. L’idea è semplice: ritirare facensosi pagare oggetti di cui la gente si vuole disfare e ridistribuirli con un network capillare a istituti di beneficenza, negozi di cose usate, collezionisti, stylist in cerca di arredi vintage per servizi di moda. Così i computer la via di paesi in via di sviluppo. Gli elettrodomestici, spesso funzionanti, li ritira eBay, che arriva ogni dieci giorni con i furgoni. I libri ? “Li rivendiamo al più grande rivenditore di usato del Regno Unito a un euro e mezzo l’uno”. Mentre i vestiti fuori moda portano in cassa 150 euro a tonnellata. Anche le famiglie risparmiano”perchè non comprano a quasi 800 euro il metro quadro un garage, per riempirlo di cose ingombranti che subito dimenticano. Se liberano una stanza da oggetti inutili, invece, la posono affittare”. L’ispirazione è arrivata in vacanza: “In tempo per evitare un cataclisma famigliare, quando mia moglie cominciava a ricordarmi ogni mattina: forza Jason, cosa vuoi fare della tua vita ?”. E’ stato un servizio di riciclaggio in Canada a convincerlo. “Ho scoperto che da noi, nessuno ci aveva pensato: C’erano attività simili ma gestite in modo poco imprenditoriale”. Jason ha anche appeso la targa del Portman Enterpreneurship Award – premio per le attività imprenditoriali più innovative copiate dall’estero – e quella ricevuta nel 2005 come migliore impresa con approccio friendly all’ambiente. “Sono felice perchè aiuto a inquinare meno, ottenendo dei risultati economici”. Merito dell’esperienza in banca, che Jason usa nel marketing e nella comunicazione. Prezzi bassi, prenotazione on line, furgoni e uniformi scintillanti, personale preparato, rimborso in caso di danni sul posto, perfino un servizio di pulizia a ritiro completato. Ma il suo orgoglio è il logo dell’ azienda: l’elefante bianco in campo rosso e blu, che ormai è una presenza familiare ai londinesi. “ Che siano gli stessi colori della bandiera inglese è un caso. I nostri furgoni non passano inosservati, anche perchè si annunciano con un megafono che trasmette musica jazz ! Ci facciamo pubblicità con spille e magliette. E quando vedo in strada i bambini con l’elefante bianco sulle t-shirt…sono un uomo felice”. Tra i clienti di Any Junk sono arrivati anche i vip: “ giocatori di calcio, cantanti, miliardari russi, attrici. E’ divertente: non sai mai che spazzatura interessante, pardon tesoro, puoi trovare”. E non è che il primo passo di un’avanguardia del riciclo: Jason Mohr è pronto a diffondere nel mondo la sua idea con reti di franchising:

Il sito web di Any Junk:

http://www.anyjunk.co.uk

Fonte:

Flair

Articolo di Stefania Romani