Cristina: viaggi, anche in solitaria, sono alla portata di tutti

A cura di Maricla Pannocchia

Cristina ha qualcosa da raccontare quando si parla di viaggi. Dall’esperienza di volontariato in Burkina Faso all’esplorazione del Vietnam durata quasi 1 mese, sempre usando mezzi locali, passando per la vita nell’ashram indiano e la scoperta di altri Paesi del sud-est asiatico, Cristina è una donna che, alle vacanze all-inclusive negli alberghi di lusso o ai gruppi organizzati, preferisce le esplorazioni zaino in spalla. A chi sogna di fare lo stesso e magari di partire per il primo viaggio in solitaria, Cristina suggerisce di fare il primo passo perché viaggiare è possibile per la maggior parte degli italiani.

“Non è vero che viaggiare dev’essere per forza costoso” racconta Cristina, “Più risparmiamo nella vita di tutti i giorni, più potremo viaggiare. È anche importante fare le debite ricerche e avere spirito di adattamento”. Questa capacità di far fronte agli inevitabili rischi che i viaggiatori incalliti conoscono bene è, secondo Cristina, una delle chiavi per viaggiare a lungo termine o comunque per concedersi tanti viaggi durante l’anno.

Non è vero che per partire serve coraggio, ci ricorda Cristina e, in attesa di continuare a esplorare il mondo (“non sono ancora stata, per esempio, nei Paesi dell’America del Sud”), lancia un invito a tutti quelli che vorrebbero partire da soli ma non hanno ancora trovato la spinta per farlo. Preparate uno zaino, informatevi e poi, via, partite!

Cristina: viaggi, anche in solitaria, sono alla portata di tutti

Ciao Cristina , raccontaci di te. Chi sei , da dove vieni…

Ciao, mi chiamo Cristina, ho 57 anni e sono torinese. Ho fatto per tanti anni la commerciante e, da poco tempo, ho venduto la mia attività e ristrutturato alcuni appartamenti che affitto ai turisti.

Ti definisci un’amante dei viaggi. È una passione che hai fin da quando eri piccola oppure si è sviluppata più avanti ?

Amo viaggiare ed è una passione che è cresciuta nel tempo. Mi sono sposata giovane e ho condiviso con mio marito alcuni viaggi itineranti in Europa ma con il passare del tempo lui è diventato sempre più sedentario mentre in me è aumentata la voglia di esplorare e con l’età (a 40 anni circa) ho capito che non potevo trascorrere le vacanze ogni volta alla stessa spiaggia. Il tempo scorre in fretta ed io volevo vedere il mondo.

Hai viaggiato spesso da sola, al massimo con un paio di altre persone. Che consigli daresti a chi vorrebbe fare un viaggio in solitaria ma non sa da che parte iniziare ?

Per iniziare a viaggiare da soli meglio cominciare scegliendo Paesi con un basso tasso di criminalità, questo per non dover stare troppo in guardia ed essere più rilassati. Io mi documento molto, cerco di raccogliere quante più informazioni possibili per avere un’idea chiara di cosa mi aspetterà. Faccio ricerche sui luoghi più interessanti, sulle abitudini della gente, sulle cose che si possono fare e su quelle da evitare. Mi preparo un itinerario dettagliato ma cerco comunque di essere flessibile. I cambi di programma fanno parte dell’esperienza, occorre avere sempre un piano B o inventarlo al momento, senza stressarsi se qualcosa non va come previsto. È importante anche ripassare l’inglese, se non lo si ricorda particolarmente bene.

E quali suggerimenti hai, invece, per le donne che viaggiano da sole?

Alle donne che vorrebbero viaggiare da sole dico: mettete tutto in uno zaino e partite. Come in tutte le cose della vita la prima volta si possono avere varie paure ma poi ci si scopre molto più in gamba di quanto si pensi e la fiducia in noi stesse aumenta. Se dovessi dare un consiglio direi: sorridete molto e siate gentili con tutti. La gente vi sorriderà. Questo, tuttavia, non vuol dire essere ingenue. È necessario tenere gli occhi aperti e usare l’istinto. Sconsiglio anche di uscire da sole di notte e, specialmente in Paesi culturalmente diversi dal nostro, di non vestirsi in maniera che potrebbe essere considerata “provocante” ma di adeguarsi allo stile delle donne del posto. Se dovessi consigliare una prima meta per un viaggio a lunga distanza da sole direi il Giappone, così sicuro e pulito ma anche interessante. Si tratta di una meta facile e con il fascino della diversità.

Hai viaggiato spesso nel sud-est asiatico. Quale, tra i Paesi della zona, ti è rimasto di più nel cuore e perché?

Tra i Paesi che mi sono rimasti nel cuore ci sono il Myanmar e il Vietnam . Il Myanmar con il fascino della Thailandia di 50 anni fa, prima di essere invasa da frotte di turisti (purtroppo ora in Myanmar, dopo il colpo di Stato, c’è una terribile repressione in corso di cui in Occidente non si parla e non andrei). Sono stata in Vietnam per quasi 1 mese ed è stato bellissimo spostarmi con i treni e i bus notturni o in motocicletta. Io non guido la moto ma per una settimana mi sono fatta portare come passeggera!

Un’altra esperienza importante che hai fatto è quella del volontariato in Burkina Faso. Cosa puoi raccontarci al riguardo ?

Il volontariato in Africa è stata la prima volta da sola, lontana dalla famiglia e dalla mia comfort zone. È un’esperienza che ti cambia la vita, cambia la tua visione del mondo e delle priorità dell’esistenza. Nel mio caso quell’esperienza è stata un pugno nello stomaco dopo il quale è diventato impossibile fare le vacanze in un villaggio turistico. L’impatto con le difficoltà che ci sono in certi Paesi, soprattutto se si va a fare volontariato per un periodo abbastanza lungo, ti fa tornare cambiato.

Cristina: viaggi, anche in solitaria, sono alla portata di tutti

Che consigli daresti a chi vorrebbe fare volontariato, in Burkina Faso o altrove, ma non sa quali sono i primi passi da compiere?

Il Burkina Faso ora non è più come quando sono partita io, ovvero 16 anni fa. Il Paese è diventato pericoloso a causa degli estremisti islamici che arrivano dal Mali. Consiglio, per chi volesse fare volontariato, di rivolgersi a qualche Centro Missionario o a qualche Onlus. Documentatevi bene e assicuratevi che siano organizzazioni serie e senza scopo di lucro.

Com’è stata la tua esperienza in un ashram indiano?

Fare yoga in un ashram indiano è stata un’altra esperienza che ha allargato i miei orizzonti di pensiero e di possibilità di concepire la vita. Penso che avere la mente aperta sia importante.

Per te viaggiare è….

Libertà , conoscenza , cultura e incontri.

Quali sono le difficoltà che hai incontrato e come le hai superate?

Le difficoltà bisogna metterle in conto. Fra queste ci sono aerei cancellati, tempesta sul mare dove avevi prenotato un giro in barca, van insabbiato, hotel che non hanno ricevuto la tua prenotazione o posti sperduti dove gli hotel proprio non esistono, nessun bancomat e non avere più contanti dove vogliono solo denaro cartaceo, persone che cercano di fregarti… L’elenco sarebbe molto lungo. Bisogna sapersi adattare, non essere schizzinosi e neanche iracondi, bisogna pensare positivo e, quando non ci sono lati positivi, cercare di essere ottimisti e mettercela tutta per trovare un soluzione cercando di rimanere calmi e lucidi.

Cosa ti hanno insegnato tutte queste esperienze?

Queste esperienze mi hanno insegnato che per viaggiare non serve coraggio, bisogna credere in noi stessi, essere curiosi e versatili.

Cristina: viaggi, anche in solitaria, sono alla portata di tutti

Quali sono stati i momenti più belli vissuti in viaggio ?

I momenti più belli vissuti in viaggio sono quelli delle mani che ho stretto e lo scambio dei sorrisi con le persone incontrate sulle strade del mondo.

Qual è il Paese che ancora sogni di visitare e perché?

I Paesi che vorrei visitare sono tanti, soprattutto mi manca tutto il Sud America, che finora ho evitato per una paura legata al livello di criminalità di molti posti.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti a questa tua scelta di vita ?

Mio marito non condivide con me la passione dei viaggi, diciamo che è contento se io sono contenta e mi asseconda. Mia figlia è stata la mia compagna di viaggio in vari Paesi e apprezza e condivide questa mia passione mentre le amiche che fanno crociere o viaggi organizzati dicono che sono coraggiosa e non capiscono che basta essere curiose, avere spirito di adattamento e credere in sé stesse per vivere questo tipo di esperienze.

Cristina: viaggi, anche in solitaria, sono alla portata di tutti

Che consigli daresti a chi vorrebbe viaggiare di più?

Per chi volesse viaggiare di più dico che è possibile viaggiare senza spendere molto. Meno spendi, anche nella vita di tutti i giorni, e più viaggi ti puoi permettere. Basta avere uno zaino sulle spalle, fare una ricerca meticolosa dei voli e delle strutture a basso costo, nei Paesi più cari fare la spesa sul posto e cucinare da sé riduce le spese, usate il più possibile i mezzi pubblici e contrattate sempre. Lo dico a voi e lo ricordo a me stessa: ricordiamoci sempre che siamo ospiti che entrano in casa altrui, rispettiamo l’ambiente, le persone e gli animali che avremo la fortuna d’incontrare.

Progetti per il futuro?

Trovare il tempo per viaggiare sempre di più!!

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