Due giovani, due vulcani d’idee, sempre pronti a migliorarsi e a migliorare la realtà che li circonda, con un desiderio, quello di diffondere in tutta Italia il corso “Come crescere tuo figlio secondo natura”.

Come crescere tuo figlio secondo natura

Antonio e Roberta ci raccontate qual è stato il vostro percorso professionale?

Tutto è iniziato con la scuola di naturopatia “L’Oasi Naturale”. Nel 2009 siamo diventati Naturopati e abbiamo iniziato a svolgere la professione accanto ad Angela Pedicone, la fondatrice della scuola e l’ideatrice del metodo per un’“Infanzia secondo natura”. Fin da subito per noi è stato chiaro che non avremmo voluto fare altro se non questo: la grande passione ci ha sempre spinti a conoscere, approfondire, migliorarci, ideare nuove iniziative, pur di fare esperienza pratica sul campo. Già nel 2008 abbiamo co-fondato, insieme ad Angela, il progetto della Comunità Naturopatica, sotto cui prende forma in particolare il progetto dei bambini in affido familiare. Da allora abbiamo ospitato circa 15 bambini e 6 realtà di mamme con bambino. Questa esperienza, che ci ha visti a stretto contatto quotidiano, 24 ore su 24 con realtà difficili, con bambini che hanno subito violenze, provenienti da ambienti e famiglie difficili o disadattate, con mamme con difficoltà di relazione e bisognose di ricostruirsi un loro spazio e un futuro, ci ha letteralmente “forgiati” e ci ha permesso di applicare il metodo e di verificarne costantemente l’efficacia. Nel centro abbiamo avuto anche un’esperienza triennale di istruzione familiare, in cui i bambini venivano accompagnati in un percorso educativo che prevede da un lato l’insegnamento dei contenuti scolastici previsti dal ministero e dall’altro l’utilizzo di una metodologia più in sintonia con la natura del bambino. A corollario di quest’intensa esperienza, abbiamo anche condotto gruppi di adolescenti sull’autostima, gruppi di fattoria didattica per sensibilizzare i bambini e gli adulti sulle risorse dell’ambiente, esperienze con gruppi di disabili. Nell’anno scolastico 2009/10 abbiamo condotto, a seguito del bando indetto dalla Regione Piemonte – Settore Sistema Educativo Regionale, il corso di aggiornamento “La Via Naturale: lo sviluppo emotivo del bambino secondo natura” per la formazione degli insegnanti delle scuole dell’infanzia. Il corso è stato svolto per le insegnanti delle scuole statali aderenti, delle province di Torino ed Asti. Fra il 2009 e il 2010 abbiamo partecipato all’attività di tirocinio nell’Ospedale Martini di Torino nei reparti di Otorinolaringoiatria e Pediatria, collaborazione nata con lo scopo di integrare l’attività medica ospedaliera con le discipline naturali. Sempre nell’Ospedale Martini, abbiamo condotto un corso di formazione in erboristeria e l’utilizzo dei rimedi naturali rivolto alle infermiere. Altra colonna portante della nostra esperienza professionale riguarda la conduzione di diversi Master di Specializzazione in Naturopatia Pediatrica, rivolti ai genitori e operatori del settore dell’infanzia. Personalmente, io Roberta, oltre che svolgere l’attività di consulente genitoriale attraverso le consulenze, la formazione personalizzata e l’accompagnamento alla nascita, scrivo testi, sono docente del nostro istituto di formazione, insegno Mandala, lettura dei disegni dei bambini e Tecniche di rilassamento. Antonio è il direttore del nostro istituto di formazione, è specializzato oltre che sull’infanzia, anche in erboristeria spagyrica e alimentazione. Si occupa inoltre di tutto l’aspetto della gestione tecnica dell’azienda e della diffusione del nostro messaggio, dimostrando che è possibile e assolutamente doveroso, affinché oggi il benessere si diffonda, unire l’aspetto più sensibile con l’aspetto più materiale da cui tutti in un modo o nell’altro siamo coinvolti.

Avete fondato la società di formazione Bimbiveri. Come e da cosa è nata l’idea di questo progetto?

Il 10-10-2010 Angela Pedicone lascia il corpo in giovane età, lasciando in particolare a noi il compito di proseguire con la stessa passione di sempre, la diffusione del messaggio che in anni di esperienza come infermiera pediatrica, caposala e formatrice, aveva avuto modo di mettere a punto. Così, ad Aprile del 2011 nasce Bimbiveri, una società e un istituto di formazione che ha, a livello di contenuti, le stesse basi solide che ci hanno accompagnati negli ultimi anni, a cui si aggiungono ora un ancora maggiore numero di esperienze sul campo, una più affinata qualità nell’offerta del servizio, un consolidamento degli obiettivi da raggiungere e un desiderio sempre maggiore di fornire il nostro contributo e il nostro appoggio ai bambini e alle loro famiglie. Crediamo profondamente che “bimbi più felici, sereni, motivati potranno condurci verso un mondo più ricco e più pacifico”. Per fare questo, dato che tutti i bambini sono perfetti, è necessario rendere il loro ambiente il più armonico possibile e, anche se pare scontato ma non lo è, davvero a misura di bambino. I genitori, i nonni, le tate, gli insegnanti, gli educatori, gli infermieri, le ostetriche, fanno tutti parte di questo ambiente, anzi, sono i primi promotori della salvaguardia del benessere e della felicità del bambino, che non sono solo fisici, ma che riguardano anche il cuore, la mente e l’anima. Un buon accompagnamento da parte dell’adulto secondo i principi naturali che garantiscono la sua crescita armonica, è garanzia di una relazione familiare sana, di assenza di stress e tensione, di armonia e di piena espressione e realizzazione del bambino stesso.

A chi si rivolge e quali sono le finalità?

La nostra attività è rivolta principalmente a tutti coloro che ruotano attorno al mondo del bambino: genitori, educatori, insegnanti, nonni, tate, medici, pediatri, infermieri, ostetriche, puericultrici, assistenti sociali. Oggi molti si occupano dei bambini, in tutti i modi possibili. Pochi si occupano in maniera davvero efficace di ri-educare l’adulto verso il suo ruolo di educatore: manca nell’adulto la consapevolezza di essere l’unico esempio per il bambino, da cui dipende la formazione dei suoi valori, l’imitazione dello stile di vita, la scoperta dei suoi talenti, la manifestazione di sé, la stima di sé. Soprattutto manca oggi all’adulto la consapevolezza di quali siano gli strumenti efficaci che ha a disposizione per costruire con il bambino una relazione armonica, sana, efficace. Quindi, il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’adulto, con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, verso una consapevolezza dell’infanzia, delle sue verità, dei principi che la governano, di come onorarli, di come, nella pratica di tutti i giorni, poter essere per il bambino un esempio, una guida, un contenitore, un sostegno. Come spesso era solita ricordarci Angela Pedicone: “solo un adulto consapevole può portare il proprio bambino verso la consapevolezza”. Poiché tutti abbiamo dentro di noi un bambino interiore, va da sé che la nostra attività non è limitata soltanto a chi riveste in modo o nell’altro il ruolo di educatore, ma a tutti coloro che hanno a cuore la propria maturazione, la propria crescita e la realizzazione del proprio progetto di vita. In entrambi i casi, il nostro intervento è finalizzato a contribuire alla maturazione dell’individuo, affinché possa liberarsi dei meccanismi difensivi che minano la manifestazione di sé, possa conoscere i propri talenti, stimarsi, avere fiducia ed essere in grado di realizzare al meglio i propri progetti, nel rispetto di sé e degli altri.

Bimbi Veri figlio

Sicuramente avrete aiutato diversi genitori nelle varie fasi della crescita del proprio figlio. Quali sono le problematiche più comuni?

Ci sono parecchie problematiche che più di altre preoccupano i genitori e li fanno sentire impreparati, con la paura di non saper fare le giuste scelte: la febbre, le bronchiti ricorrenti, le allergie, le coliche, il sonno, lo svezzamento. Oltre a questi aspetti, le grandi questioni che più di altre angosciano le mamme e i papà, riguardano strettamente la relazione con il proprio bambino e la gestione dei suoi contenuti emotivi. Sempre più spesso ci accorgiamo quanto siano in balia delle situazioni e quanto poco credano di poter attingere alle loro innate risorse, per sapere sempre come gestire al meglio la situazione. Vogliamo aiutarli a comprendere che, quello loro e quello dei loro figli, non sono due mondi distanti che viaggiano su binari paralleli, ma sono due mondi che danzano su linee che si intersecano e che comunicano, proprio come la forma del nostro stesso DNA ci ricorda.

Avete anche fondato un centro per bambini in affido familiare. Attualmente com’è la situazione riguardante gli affidi?

Dopo cinque anni di collaborazione con gli assistenti sociali e psicologi delle città di Torino, Viterbo e Casale Monferrato, abbiamo concluso gli ultimi progetti che erano in corso nel mese di agosto di quest’anno e ci stiamo dedicando a pieno regime alla realizzazione del corso “Come crescere tuo figlio secondo natura”, in cui forniamo tutte le conoscenze sia pratiche che teoriche, riguardo all’educazione secondo natura, alla formazione del temperamento del bambino e all’acquisizione di competenze. I contenuti spaziano inoltre dalla trattazione del senso della malattia per il bambino, come affrontarla con metodi naturali, all’annoso tema dell’alimentazione, causa di numerosi disagi e fonte di svariate lotte di potere tra genitori e figli. Il tempo a disposizione ci permette oggi di seguire singolarmente e direttamente genitori e famiglie che richiedono il nostro supporto, ci permette di collaborare con servizi pubblici in qualità di consulenti e soprattutto come portatori di anni di esperienza in campo diretto e a stretto contatto con realtà difficili. Grazie alla tua domanda ci permetti anche di esprimere quanto sia importante oggi dedicare la dovuta attenzione alla realtà dell’affido familiare, il cui beneficio e la cui efficacia consideriamo molto superiori rispetto agli interventi delle comunità per minori. Oggi sono sempre maggiori le situazioni familiari che richiedono un intervento “riparatore” esterno. L’affido familiare, oltre che garantire, laddove possibile e consigliato, un rapporto in situazione protetta con la famiglia di origine, assicura al bambino l’inserimento in un ambiente familiare di tutto rispetto, non asettico, caloroso e accogliente, in cui lui può godere di due figure genitoriali in equilibrio, a disposizione dei suoi bisogni affettivi più intimi. Questo dettaglio è fondamentale, perché la grande carenza che mostrano tutti questi bambini in difficoltà è l’aver subito enormi carenze dal punto di vista affettivo nella primissima infanzia e di non aver mai goduto del sostegno e dell’esempio di una figura materna e una figura paterna, efficaci anche per il naturale risveglio delle sue competenze femminili e maschili interiori. Stiamo anche ideando nuovi progetti formativi in collaborazione con gli assistenti sociali di Torino.

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Qual è, in questo caso, il vostro supporto?

Dato che questa è una carenza che riscontriamo anche in situazioni meno disagiate, possiamo dire che il nostro supporto, in generale, si rivolge proprio a garantire la possibilità per il bambino, inserito nel suo ambiente, di avere tutti gli strumenti per poter raggiungere serenamente l’acquisizione di tutte le competenze che riguardano la sua crescita, di imparare a gestire le proprie emozioni, di scoprire i propri talenti, di maturare e realizzarsi nel benessere e nella gioia. Per fare questo, come dicevamo, è fondamentale l’intervento in supporto del genitore, che è per il bambino la fonte di amore, di esempio, di protezione e di sostegno.

Bimbi Veri figlio

Qual è, fra i tanti, il compito che ritenete più delicato?

Sicuramente accompagnare l’adulto a essere consapevole dei suoi meccanismi e delle sue ferite interiori. Prima ancora di far breccia nel suo animo, si incontra inevitabilmente la sua parte egoica, quella delle corazze emotive, quella delle barricate innalzate per non soffrire. Se non si hanno il giusto tatto e la giusta empatia, si rischia di attivare nell’altro una energica reazione che lo porta a negare tutto questo, a trovare “scuse” per non mettersi in discussione, a percepirci come accusatori invadenti, come impreparati, anziché riconoscere il valore racchiuso nell’imparare ad osservarsi, nell’accettare di far luce sulle proprie ombre, accettando il nostro supporto.

Cosa significa essere al giorno d’oggi un educatore?

Oggi un educatore ha valore solo se è consapevole. I bambini sono anime pure, perfette sotto ogni punto di vista, nascono già consapevoli. La sfida sta nel riuscire a mantenere e portare a frutto queste loro innate qualità, senza che si spengano. In quest’ottica l’educatore è colui che è in grado, solo dopo averlo fatto con se stesso, di accompagnare l’altro a portare fuori la conoscenza di sé, che da sempre racchiude nella sua interiorità, la conoscenza delle proprie virtù e delle proprie debolezze, la consapevolezza del proprio progetto di vita e dei modi in cui è possibile realizzarlo. Con i bambini in particolare, l’educatore è colui che sa plasmarsi in base ai bisogni di ciascun bambino, che sa farsi portatore di un profondo messaggio di fiducia verso se stessi e verso la vita e che, come la natura fa in ogni momento, sa farsi contenitore per le emozioni del bambino e allo stesso tempo sostegno stabile durante “l’avanzata”, garantendo un percorso agevole, senza però sostituirsi alle prove della vita, proprie di ciascuno. Insomma, il buon educatore è colui che predispone l’habitat perfetto affinché il baco possa costruire il suo bozzolo, ma poi lascia che la trasmutazione avvenga da sé e che la farfalla possa da sola rompere le pareti, così da irrobustirsi ed essere in grado di spiccare il volo in piena autonomia.

Che supporto date alle famiglie che si rivolgono a voi?

Per venire incontro a tutte le esigenze, forniamo le nostre consulenze personalmente nelle città di Torino e Asti, ma siamo anche disponibili via skype o via telefono per chi abita in altre regioni. Oltre alla consulenza, forniamo anche pacchetti per una formazione personalizzata (qualche ora di full-immersion sui temi richiesti dalla persona interessata), un piano di incontri per accompagnare le neo-mamme e i neo-papà durante la gravidanza, il parto, i primi mesi successivi alla nascita e lo svezzamento. La formazione è rivolta anche agli operatori del settore dell’infanzia, come per esempio le tate che vogliono approfondire un determinato aspetto o colmare una loro carenza nella gestione dei bambini. Oltre a questo, le famiglie possono approfondire le tematiche di cui ci occupiamo, attingendo dal numeroso materiale che trovano sul sito www.bimbiveri.it e sul blog e che possono stampare o scaricare (post ed e-book gratuiti). Sul sito possono trovare inoltre e-book sul tema dell’alimentazione, sull’educazione e un interessante manuale per l’utilizzo consapevole delle piante come rimedio di salute.

Come vi adoperate per sostenere le famiglie che si rivolgono a voi? Quali strumenti usate?

L’approccio più efficace è sicuramente quello della relazione. Poter instaurare con la mamma o con la famiglia un rapporto empatico e basato sulla fiducia, è già di per sé garanzia di essere a buon punto: se l’adulto si fida, riesce a mettersi in discussione e a trovare lo spazio per sperimentare interventi educativi diversi, trova più tempo per dedicarsi al proprio figlio, riscopre le sue risorse, si dedica a migliorare la sua qualità di vita. In fondo sono sempre la volontà e l’umiltà di chi si mette in gioco la vera garanzia del successo dei nostri interventi.

Avete qualche aiuto economico dalle istituzioni?

Per quanto riguarda la realtà dei bambini in affido, il Comune di riferimento garantisce un rimborso spese mensile, fisso per ogni bambino. Per quanto riguarda invece il resto delle attività, al momento ci rendiamo disponibili gratuitamente per la realizzazione di interventi e progetti al fianco delle istituzioni. Siamo in una situazione che, ahimè, ha già grandi difficoltà a garantire i servizi minimi e ci sembra quindi buona cosa, trattandosi di servizi alla collettività, fornire la nostra esperienza gratuitamente. Questo è anche un modo per dare l’esempio: sappiamo quanto il servizio elargito in qualità di “servizio pubblico alla collettività” dovrebbe essere svolto da tutti gratuitamente per poter impiegare le risorse a favore di risanamento delle strutture, progetti sostenibili, ecc..

Encomiabile da parte vostra! Avete anche scritto il libro “ Smettila di reprimere tuo figlio”, di prossima pubblicazione. Ci dareste qualche anticipazione?

Certo, volentieri. Il libro è la nostra prima importante raccolta di tutti gli elementi che a grandi linee compongono le lezioni dei nostri corsi, di molti esempi pratici, di numerosi strumenti ideali per realizzare nella quotidianità la teoria. Il testo spazia dall’aspetto strettamente educativo, a quello alimentare e a quello della salute. E’ chiaro che a nostro parere ogni capitolo meriterà un degno approfondimento in testi successivi, ma resta il fatto che  “Smettila di reprimere tuo figlio”, in qualità di naturale figlio del testo “Osserva il Bambino” di Angela Pedicone, di cui prende le basi per poi spingersi oltre, rappresenterà anche in futuro la nostra pietra miliare, il nostro solido punto di partenza. Ci auguriamo che venga pubblicato al più presto e ci impegniamo per questo.

Progetti futuri?

Tantissimi. Come tutti i semi, anche questi meritano di rimanere ancora nel buio per potersi nutrire a dovere, ma qualche piccola anticipazione possiamo svelarla. Di certo desideriamo diffondere il corso “Come crescere tuo figlio secondo natura” sempre a più ampio raggio, coinvolgendo anche altre città italiane, così che sempre più persone possano comodamente usufruire dei contenuti. Sono già in cantiere altri due testi cartacei e diverse collaborazioni con scuole medie statali e associazioni Onlus per la formazione degli insegnanti e degli educatori.

Indirizzo email: info@bimbiveri.it

A cura di Nicole Cascione