Gian Battista ha una moglie e due figli. Vive in provincia di Belluno. Fino a qualche tempo fa aveva una vita perfetta: lavorava da optometrista. La sua vita scorreva su binari molto precisi. Viveva in una villetta a schiera. Tutti i giorni la sveglia suonava alla stessa ora. La luce del sole filtrava ai suoi occhi solo attraverso le vetrate del negozio dove lavorava. Tutti i giorni vedeva sua moglie solo la sera. Tutti i giorni, la monotonia e i ritmi imposti diventavano sempre piu’ insostenibili. “Per me era un incubo”, racconta. “Non potevo continuare cosi’. In qualche modo dovevo trovare un modo per cambiare vita”.

Quando hai deciso che era arrivato il momento di cambiare vita?

Quando mi resi conto di avere la via d’uscita a portata di mano: in un paese del Centro Cadore ho una mia proprieta’. Si tratta di un palazzo di quattro piani in centro storico. La valle del Centro Cadore si trova nel cuore delle Dolomiti bellunesi e negli anni a venire e’ destinata a diventare una zona molto turistica. Ho deciso quindi di realizzare un progetto a cui pensavo da tempo: aprire un Bed & Breakfast. Avrei abbandonato Belluno insieme alla mia famiglia per trasferirmi in Cadore. Avremmo abitato nel nostro Bed & Breakfast. Avremmo aperto un negozio di articoli sportivi da montagna all’interno della struttura. E cosi’ho fatto. Tre anni fa ho mollato tutto per dedicarmi alla realizzazione della nuova attivita’, circondato da parenti e amici che mi definivano un “sognatore”.

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CADORE

Qual’e’ stato il primo passo?

Abbiamo messo in vendita la nostra villetta a Belluno e abbiamo cominciato a investire nella casa in Cadore. La Regione Veneto aveva approvato un finanziamento al mio progetto. Si trattava di un bando dedicato alle nuove attivita’ imprenditoriali legate ai Bed & Breakfast. Per me e la mia famiglia stava per iniziare una nuova vita. Abbiamo rifatto i rivestimenti e gli impianti, svuotato completamente due piani della casa, iniziato i lavori per mettere in regola il nostro nuovo Bed & Breakfast.

E poi cos’e’ successo?

Dopo un anno e mezzo dall’inizio dei lavori la nostra villetta era ancora invenduta. Eravamo nel pieno della crisi e il mercato era bloccato. Nessuno comprava. La vendita della casa era importante per avere la disponibilita’ finanziaria che ci avrebbe permesso di completare i lavori. Ma nessuno comprava case sopra i 130mila euro, e questo per noi era un grosso problema. Una villetta a schiera vale dai 200 ai 350mila euro. Questa fascia di mercato era completamente tagliata fuori e io, nel frattempo, mi ero esposto finanziariamente per far iniziare i lavori del B&B.

CADORE

Come hai pensato di rimediare?

Abbiamo deciso di ultimare l’investimento minore: il negozio di articoli sportivi. Si rivelo’ una scelta sbagliata, perche’ l’attivita’ era troppo settoriale. Eravamo specializzati nel freeriding. Molto presto quella che doveva diventare una fonte di guadagno si rivelo’ un buco nero per le mie finanze. L’apertura del negozio e’ stato il colpo di grazia. Non avevo piu’ i soldi per finire il Bed & Breakfast e la casa a Belluno non si vendeva. Ho dovuto bloccare i lavori e –ironia della sorte – ho perso pure il finanziamento regionale.

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Perche’ hai perso il finanziamento regionale?

Perche’ si tratta di un finanziamento su progetti dal valore di 100mila euro che prevede un rimborso di 40mila euro. Ma per avere il rimborso bisogna spendere 100mila euro, cosa per me impossibile fino a quando non vendo la casa. Non e’ il caso di esporsi cosi’ tanto finanziariamente. Stiamo ancora pagando il mutuo della villetta a Belluno. Intanto, il B&B e’ rimasto chiuso e mi trovo al punto di partenza.

Cosa hai intenzione di fare ora?

Ho potuto aprire solo la taverna del mio B&B, dove per ora ricevo i turisti e la affitto. La taverna e’ stata un successo e questo e’ segno che l’idea e’ buona. E il segnale che aspettavo. Dimostra che non sono un sognatore, ma che inseguivo un progetto concreto e funzionale. Ora sto valutando se tornare al mio vecchio lavoro. In fondo, la vita di prima non era da buttar via…

Che consigli ti senti di dare a chi sta per lasciare tutto e cambiare vita?

Il tempismo e’ una dote importante. Bisogna scegliere i tempi giusti, non buttarsi in nuove avventure senza le dovute considerazioni. Anche se volete “uscire dalla gabbia” il prima possibile, lasciate che i tempi maturino, considerate attentamente le vostre risorse finanziarie. Ma allo stesso tempo non aspettate troppo: se io avessi deciso di portare avanti il mio progetto nel 2000, senza crisi del mercato immobiliare e nel pieno boom dei Bed&Breakfast, ora probabilmente avrei un attività avviata e redditizia. Guardate attentamente la vostra gabbia: è veramente così brutta?…

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Intervista di Leandro Diana

Leandro.diana.mail@gmail.com