Investimenti e ricerca per Bierrebi, azienda del bolognese

Di Alessandro Luongo

Bierrebi, azienda di Pontecchio Marconi (Bologna) che opera nella produzione di macchine per il taglio dei tessuti e attrezzature per la confezione di tessuti a maglia, è l’esempio di come un’impresa sana colpita da un fallimento possa rinascere grazie a investimenti e ricerca fatti da due giovani imprenditori. Sorge nel 1963 da un’intuizione di due soci, Mario Roda e Cesare Beccari, che viene in seguito adottata dai maggiori produttori di abbigliamento nazionale e internazionale: il taglio a strato singolo che garantisce la perfezione e consente la riduzione degli sfridi, maggiore produttività e risparmio di spazio. Con l’introduzione di questo sistema, Bierrebi ha imposto sul mercato prodotti innovativi di qualità e originalità, raggiungendo una leadership incontrastata nel settore. Nel 2009 la favola subisce però un arresto quando la gestione di un fondo d’investimento la porta al fallimento. Tuttavia l’abilità del curatore fa si che sia indetta un’asta per la vendita senza che l’attività lavorativa si fermi. Bierrebi viene così acquistata dai due imprenditori, Francesco Virlinzi, 41 anni, siciliano, e Mario Paoluzi, 39, romano.

Francesco Virlinzi e Mario Paoluzi investimenti

Amici, prima ancora che soci, ricoprono oggi, rispettivamente, la carica di presidente e di amministratore delegato dell’azienda: giovani, ma con alle spalle una lunga attività imprenditoriale focalizzata soprattutto in Sicilia, dove i genitori di entrambi, anch’essi soci, avevano avviato la distribuzione del metano in buona parte della regione. I Paoluzi, in particolare, sono impegnati in aziende meccaniche ad alto contenuto tecnologico; producono componenti e, tra i loro clienti, ci sono i più grossi nomi del territorio. La Sat, questo il nome dell’azienda di famiglia, ben presto ramifica in tutto il mondo, e, costretta a chiudere dopo il 2005 con la migrazione delle produzioni in Asia, insegna però a Mario l’importanza di creare prodotti unici. Esperienza che ha spinto Mario ad accettare la proposta, nel 2009, dell’amico di rilevare la Bierrebi. Francesco Virlinzi, d’altra parte, si è fatto le ossa nell’azienda di famiglia in Sicilia e, dopo una laurea alla Luiss, ha capito che per andare avanti andavano fatti dei cambiamenti, mantenute e controllate le attività del padre ma supportate con altre nuove, più al passo con i tempi, la tecnologia e l’industria. Realizza questo sogno creando il progetto Gestione Archivi, società che opera nel mercato di servizi per la gestione documentale per enti pubblici e privati, con un team composto di giovani onesti, competitivi, aggiornati e disposti a mettersi in gioco. Lo stesso spirito che Francesco ritroverà nei dipendenti rimasti fedeli a Bierrebi: combattivi e determinati nel comune sogno di rimettere l’azienda bolognese in piedi. Un sogno che si realizza a novembre 2009 quando, a soli pochi mesi dall’acquisizione, i due imprenditori si rendono conto del potenziale che hanno e che necessita solo d’importanti investimenti, soprattutto di natura tecnica, per recuperare anni d’immobilismo dell’azienda. Ripartono gli ordini e, soprattutto, tutti i dipendenti sono stati ripresi e inserite nuove risorse giovani, oltre a fare importanti investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo. Il management ha inoltre coinvolto i dipendenti nelle strategie aziendali, non solo rendendoli partecipi delle strategie, ma facendo corsi di formazione per creare un sistema di premi su basi oggettive in rapporto ai risultati. Del resto il pensiero del manager è chiaro: c’è sempre qualcosa da imparare da chi lavora sulle macchine e per questo va ascoltato.