Barbara Bertagni 

Intervistata da Nicole Cascione

Barbara Bertagni, classe 1971, nel 2016 si è reinventa. Con alle spalle una Laurea in Economia e Commercio e dopo decenni di lavoro imprenditoriale legato a questo titolo di studio, quattro anni fa ha detto BASTA e si è letteralmente reinventata professionalmente e come donna, aprendo il suo blog di moda, cosmesi e lifestyle. Un blog tutto al femminile rivolto a donne over 40.

Barbara, parlaci di ladybb.it:

ladybb.it è il mio blog, la mia creatura. Ne sono fondatrice ed editor. Gestisco infatti personalmente, senza l’ausilio di collaboratori, sia il blog sia il mio profilo Instagram @ladybb___

Barbara Bertagni 

Fin dall’inizio ho deciso di scrivere personalmente gli articoli del blog e anche i copy dei post Instagram, poichè ritengo che solo così posso essere in grado di condividere con chi mi segue la persona che sono nella realtà. Penso che affidando ad altri la stesura dei testi rischierei di non trasmettere emozioni, sensazioni e sentimenti. Sono certa di essere alquanto lacunosa in termini fotografici. Le immagini che pubblico sono miei autoscatti realizzati con il telefono, ma ad oggi non ho altra scelta.

Agli inizi mi avvalevo di un fotografo, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che era diventato impossibile conciliare i reciproci impegni, pertanto ho dovuto imparare a fare fotografie, per le quali sono sempre stata negata. La scarsa qualità delle mie immagini è una lacuna che con il tempo mi propongo di colmare. Un aspetto a cui ho sempre tenuto è la tipologia di immagini da pubblicare. E così, a differenza di altre colleghe, pubblico solo scatti che mi ritraggono.

Non mi è mai piaciuta l’idea di condividere still life di prodotti, sicuramente più veloce e meno oneroso, ma le cose semplici non mi sono mai piaciute. Un’altra cosa che non mi è mai piaciuta è l’utilizzo del medesimo filtro/preset per tutti i post Instagram. Se dai un’occhiata al mio feed ti accorgerai della disomogeneità delle immagini, una disomogeneità che rispecchia la realtà.

Con orgoglio concludo dicendoti che recentemente Yahoo! Finance mi ha inserita fra le 9 Influcencer da seguire nel 2020. Un traguardo assolutamente molto importante, che mi stimola nel proseguire in questa mia attività e che voglio interpretare come un rinnovato punto di partenza per migliorarmi sempre di più.

Cosa significa essere una fashion blogger?

Essere una blogger significa tante cose. Ma per quanto mi riguarda, significa prima di tutto “Dare senza pretendere”. E’ l’essenza di questo lavoro. Solo “donando” contenuti di qualità, emozioni, verità, realtà e quindi la propria interiorità senza pretendere nulla in cambio, si può sperare di crearsi un seguito consolidato di persone che ogni giorno aspetta il tuo nuovo post.

Qual è l’aspetto positivo del lavorare sui social? E quello negativo?

Lavorare sui social, per me, ha molteplici aspetti positivi. Primo fra tutti la flessibilità degli orari, che mi consente di conciliare il lavoro con gli impegni personali e familiari. Quello negativo, che proprio detesto con tutta me stessa, è che i social sono in costante evoluzione. Ad esempio di recente Instagram ha lanciato i REELS, da qualche mese TikTok sembra essere diventata la nuova piattaforma per aziende e influencer … c’è da impazzire!

Barbara Bertagni 

Hai scritto da poco un libro in cui racconti il perchè della tua scelta professionale. Ce ne parli?

Sì, te ne parlo molto volentieri. Si tratta di una breve autobiografia relativa al mio periodo di transizione da imprenditrice a influencer, da quella che ero a quella che sono oggi. Ho scelto un titolo volutamente ironico “Non iniziare la dieta lunedì” ed ovviamente non parlo di diete alimentari. Ho scritto qualche riga per mettere nero su bianco il periodo più difficile e doloroso della mia vita che mi ha portata, nel 2016, a diventare una influencer.

“Non iniziare la dieta lunedì” significa, in estrema sintesi, non procrastinare, non rimandare a domani, ma agire oggi! In buona sostanza, condividendo il mio vissuto, desidero essere in qualche modo di supporto a tutti coloro che non amano la loro vita e desidero testimoniare che la nostra vita la possiamo cambiare se veramente lo vogliamo. Dobbiamo ascoltarci dentro senza mentire a noi stessi e dobbiamo avere il coraggio di compiere scelte anche contro il parere di tutti. E questo si può fare a qualsiasi età. Io l’ho fatto a 45 anni. E’ stato più che arduo, ma ora sono felice della scelta compiuta.

Dove è possibile acquistarlo?

Il mio libro è in vendita su Amazon in formato Kindle.

Non iniziare la dieta Lunedì

Com’è la giornata tipo di una influencer?

Domanda interessante! A dire il vero non ho una giornata tipo, non è un’attività professionale che si può svolgere “dalle alle” per 40 ore settimanali. Nonostante pianifichi meticolosamente ogni mio impegno quotidiano devo fare i conti con gli imprevisti. Spesso infatti le aziende/agenzie mi chiedono di anticipare/posticipare le pubblicazioni, di modificare gli scatti, di integrare con video etc etc … La flessibilità è un MUST. Volendo standardizzare le mie giornate ti posso dire che in genere ho la sveglia verso le 6 del mattino e che lavoro tutti i giorni della settimana. Per me non vi sono domeniche.

Ogni giorno è un giorno di lavoro, i social network non conoscono domeniche o ferie. Informazione e costante aggiornamento sono alla base di questo lavoro e sono propedeutici alla stesura degli articoli e dei post, oltre che il testare i prodotti (tutti i prodotti di cui parlo, li testo personalmente). Realizzazione ed editing delle immagini da pubblicare.

Feedback delle persone che mi seguono, rispondo sempre a tutti. Valutazione dei dati statistici per tenere monitorate le visite del blog, la provenienza degli utenti, con quale device sono entrati nel blog, quanto tempo sono rimasti sul blog, etc. Poi vi sono gli insight di Instagram, che tengo monitorati ogni giorno. E poi tutto il resto: gestione email, telefonate, conference call.

Diciamo che non ho tempo per annoiarmi. Infine, vorrei ricordare la partecipazione agli eventi. Inizialmente ero molto più attiva, con il passare del tempo mi sono concentrata unicamente sulla Milano Fashion Week. Svolgendo questa attività da sola ho dovuto compiere delle scelte, come quella di non disperdere inutili risorse. Quindi, mi sento di affermare che per me non esiste una giornata tipo. Ogni giorno è diverso dal precedente.

Barbara Bertagni blogger

Come scegli le tendenze che successivamente trasmetti a chi ti segue?

Ti confesso che scelgo ciò che mi fa stare bene con me stessa. Ovviamente amo la moda e ne seguo i trend, ma non come un automa. Non amo l’omologazione. Mi piace interpretare le tendenze e non subirle. Quindi scelgo abiti e accessori che ritengo adeguati alla mia figura, alla mia età e ai luoghi che abitualmente frequento. Non opto per un articolo solo perché è un MUST HAVE di stagione. Il vero MUST HAVE siamo noi stessi. In linea generale, scelgo tendenze che ritengo adeguate ad una donna della mia età e il mio stile può essere classificato come elegante e femminile.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho sempre talmente tanti progetti che non so da dove partire. Mi piacerebbe scrivere un nuovo libro sul tema “Professione Influencer”, purtroppo sono ancora molti coloro che non comprendono che questa attività è una vera e propria professione. Desidero anche spingere l’acceleratore sul Made In Italy. Ho iniziato durante il Lockdown a sensibilizzare il mio pubblico sul tema “compriamo italiano” e ci tengo a proseguire. Ho in programma di affrontare il tema “Fast Fashion/Inquinamento ambientale”.

In questi quattro anni di attività ho partecipato a varie campagne sociali a difesa del nostro pianeta e penso sia doveroso per chi lavora sui social lanciare messaggi in tal senso. Infine, un progetto che mi sta particolarmente a cuore più che altro rivolto alle aziende dei settori moda e cosmesi: le donne non più giovani, le c.d. Over 40, hanno alle spalle un vissuto che consente loro di essere attendibili e credibili. Hanno esperienza di vita e di lavoro.

Le Over 40 sono nate prima dei social e non con i social. Tutto questo è “tanta roba”! Brand svegliatevi!