Un viaggio in giro per il mondo a suon di musica

“Voglio Vivere Così, girando il mondo a suon di musica.” Si potrebbe riassumere così la storia umana e professionale di Andrea Zuin. Si potrebbe rischiando però di perderne tutta la ricchezza e complessità. Andrea, giovane della provincia di Treviso, ha da sempre una passione, un bisogno irrefrenabile: il viaggio, il movimento. A cui unisce un interesse quasi scientifico per la musica. Da qui nasce il progetto “Il cammino della musica”. “È un progetto impegnativo – ci dice – che ha come scopo quello di conoscere e far conoscere i popoli attraverso la musica. Per me ha rappresentato il modo per unire le mie due grandi passioni e per vivere nel lusso, quello vero; la possibilità di viaggiare e di conoscere le realtà vere.” E non è una precisazione da poco quella che ci fa Andrea, parlando di realtà vere, perché talvolta viene davvero il sospetto che per molti aspetti, quella in cui viviamo, più che una realtà sia un reality televisivo. “Con questo progetto davvero mi sembra di avere toccato con mano tanti aspetti di cui ci si dimentica. Per questo dico che vivo nel lusso.”

Andrea Zuin, girare il mondo a suon di musica

Andrea ha quasi un approccio da etnomusicista e antropologo, un impianto culturale che va oltre la semplice esecuzione musicale e organizzazione di spettacoli. “In effetti un po’ è così. Io studio oltre alla musica, ciò che c’è dietro. Mi interessano quei musicisti che hanno sulle spalle e sulla propria pelle, storie belle e particolari.”

E così nasce anche il sito e il blog per raccontare e testimoniare dei suoi viaggi, dei suoi incontri e lavori. Andrea ha concentrato molto del suo lavoro nell’America Latina, registrando suoni e immagini che diventano una storia a cui partecipano, viaggio dopo viaggio, chilometro dopo chilometro, musicisti sempre nuovi. “Esatto, non è un work in progress – racconta – ma un progetto ben delineato, a cui possono aggiungersi altri musicisti se c’è sintonia. Però la maggior parte degli spettacoli li faccio da solo.” E qui nasce la curiosità, forse un po’ prosaica, di capire come riesca a mantenersi. “Quando ho iniziato, ho fatto il giro di alcune aziende qui, della provincia di Treviso e qualche soldo sono riuscito a trovarlo. Ora è tutto molto più difficile. Vivo dei miei spettacoli, che per fortuna funzionano. E trovo sempre un’ospitalità straordinaria. Anche perché quando giro incontro persone che si sentono interpellate e coinvolte in un progetto. Forse è anche questo che rende i rapporti ancora più profondi. Comunque, tanto per parlare di sponsor, una volta, in Venezuela, sono stato aiutato dal governo stesso. Grazie all’intermediazione di un amico musicista, che stava portando avanti un progetto di recupero per ragazzi con handicap fisici e mentali attraverso la musica, ho potuto contare su aiuto economico della provincia venezuelana in cui mi trovavo. Ed è stato un aiuto essenziale.”

E qui in Italia? Sembra tutto un po’ più difficile, ma Andrea continua. È una miniera di progetti ed idee. “Dopo tutti questi viaggio ho capito che dovevo studiare anche la musica italiana, così ricca di tradizioni sconosciute a noi per primi. E, anche in Italia si sono create sinergie interessantissime. C’è tanto di quel materiale da studiare, da riprendere, da far conoscere. In fondo, posso quasi dire che la musica è solo un pretesto, quasi un collante per tenere insieme le immagini e le parole.”

Andrea Zuin, girare il mondo a suon di musica

Sì perché gli spettacoli di Andrea sono narrazioni multimediali possiamo dire, un dipanarsi di racconti con immagini, parole e musica.”

“Ma tu cosa facevi prima – gli chiediamo, con quella curiosità per il cambiamento che non ci abbandona mai” “Davo una mano a mio padre nella sua attività e insegnavo chitarra. Ma sapevo che nessuna delle due cose erano ciò che volevo fare per tutta la vita. Sebbene insegnare chitarra fosse comunque qualcosa che aveva a che fare con la musica, non mi bastava. Come ti dicevo prima io mi sento prima di tutto un viaggiatore che, tra le altre cose, suona. Ma è il viaggio la spinta principale.” Adesso, tra i progetti in cantiere ce n’è uno davvero particolare e interessante: con un camper Andrea viaggerà tra Montenegro, Albania e Grecia per trovare musicisti con cui, se riuscirà, si imbarcherà nel Salento, per dare vita ad un viaggio di scoperta di luoghi e suoni. Una sorta di scrittura della colonna sonora di quell’area del Mediterraneo, così particolare e unica. Un viaggio a tappe che sarà documentato anche visivamente e che vorrebbe entrare anche in un itinerario di turismo alternativo e solidale. “È un progetto che costa tanto – ci dice Andrea – perché in termini di impegno e spostamenti non è uno scherzo. Il viaggio di preparazione verrà filmato e messo su quei siti che dovrebbero aiutare i progetti nascenti dal basso. Si tratta di divulgare quei filmati il più possibile, chiedendo un aiuto economico dell’entità che ciascuno vorrà dare. Io, per una questione di serietà, dirò che se la cifra che serve non verrà raccolta entro una scadenza precisa, restituirò anche il denaro che mi è stato offerto fino ad allora.”

Noi di Voglio Vivere Così vorremmo continuare a seguire Andrea nelle sue avventure e progetti anche perché, parallelamente a questo, ha in cantiere un altro lavoro di cui non ci può ancora parlare ma che, siamo certi, riuscirà a realizzare.

Per seguire Andrea e i suoi progetti leggete il suo diario on line su www.ilcamminodellamusica.it che è anche molto ben fatto, con reportage in immagini dei suoi viaggi e di alcuni suoi spettacoli, pagine davvero curate di antropologia ed etnomusicologia, video e foto. Un viaggio attraverso le tradizioni più particolari e, quasi, sconosciute.

Il profilo fb è www.facebook.com/ilcamminodellamusica

A cura di Geraldine Meyer