Vivere senza soldi: la guida “Senza Soldi”
No, non è una provocazione che suoni fastidiosa per chi invece tutti giorni cerca di “farli” i soldi per mangiare, pagare l’affitto, le bollette e per crescere i figli. È invece il titolo di un’interessantissima e più che mai utile guida, pubblicata da Edizioni Intra Moenia, per imparare a sopravvivere, senza soldi, in un’epoca di austerità e crisi economica. Perché la tesi dimostrata da questo libro, attraverso numerosi esempi, è che campare senza sottostare alle severe regole monetarie del mercato si può, e si deve, anche.
Nel mondo infatti, come ci racconta nell’introduzione Pierluigi Sullo che insieme a Anna Pizzo, Roberto Musacchio e Patrizia Sentinelli ha curato il volume, “l’economia detta “informale” è sempre più la sola via di salvezza non di milioni ma di miliardi di esseri umani. In Messico – spiega Sullo – paese di 120 milioni di abitanti, il 60 per cento della forza lavoro non compare nelle statistiche ufficiali, per la semplice ragione che il lavoro di tanta gente, i prodotti del loro lavoro, i loro scambi di beni e servizi, avvengono in modi socialmente accettati e al di fuori o ai margini dell’economia monetaria”. Quello riportato dall’autore è solo un esempio, ma in realtà è in ogni parte del mondo che si va sempre più rapidamente diffondendo un’economia alternativa che ai pesos, ai dollari, e agli euro sostituisce altre forme di misurazione del valore di ciò di cui si ha bisogno o si ha da scambiare.
Il tempo, ad esempio, o le monete locali che molte città stanno adottando, il baratto, che nella Grecia piegata dalle istituzioni finanziarie è diventato un modo di vita, con i tantissimi che ritornano a lavorare la terra e offrono i prodotti del loro raccolto in cambio di altre cose che servono per vivere. Sono davvero tanti insomma quelli che cercano, sottraendosi alla tirannia del denaro che non c’è, di sopravvivere dignitosamente in un mondo governato dalle spietate leggi del capitalismo finanziario e del liberismo selvaggio. “Senza soldi” è un libro che racconta il mondo che si ribella all’inganno del denaro e lo fa, oltre che con le banche del tempo, il baratto e le monete locali, in mille altri modi: con l’autoproduzione di cibo, energia, vestiti e arredamento, attraverso la reciprocità, con la coltivazione di orti urbani, con la promozione della gratuita circolazione di libri, servizi, e altro ancora. Mediante gruppi di acquisto solidale, mercatini a km 0….il tutto basato su uno scambio non monetario.
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Ognuno a suo modo, insomma, sono in moltissimi che hanno scelto di fare da sé e questo libro ce lo racconta, spiegando le tante soluzioni che si possono (e si devono) adottare per non finire strangolati nel meccanismo tritacarne dell’austerity finanziaria, seria minaccia alle conquiste democratiche ottenute fin’ora.
Concetta Celotto