Realizzare il proprio potenziale: le opinioni dei bloggers

La crisi economica degli ultimi anni che ha investito gli Stati Uniti e l’Europa a partire dalla fine del 2007 è ormai una fase ed evento di portata storica. A differenza delle crisi finanziarie e crisi cicliche di epoche precedenti, quest’ultima mette in discussione una serie di valori e certezze ormai strutturali al mondo occidentale. Infatti, per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale e dall’avvio di un’epoca di pace e benessere, ci troviamo oggi a mettere in discussione i fondamenti del nostro passato recente. In tale contesto macro-economico, è spesso a partire dalle vite individuali che il nostro modello di sviluppo può essere posto in una nuova prospettiva. Una notizia fra tutte colpisce in questo senso: al momento, l’85% degli italiani sta riconsiderando le priorità della propria vita. Le sfide del presente sono particolarmente indirizzate alle giovani generazioni, sicuramente gravate nelle loro scelte e prospettive professionali dai limiti di questa contingenza, ma allo stesso tempo quelle con maggiori risorse per poter trovare nuove opportunità e capacità di reinventare il proprio futuro e sfruttare il proprio potenziale. Un recente progetto di ricerca realizzato da Future Laboratory e sponsorizzato da American Express, società leader di metodi di pagamento e servizi globali, si è particolarmente focalizzato su questo segmento sociale cosituito da quelle persone, i cosidetti “potenzialisti”, che nell’esplorare e sperimentare le proprie possibilità di vita e di cambiamento stanno diventando esempio di un nuovo modello sociale, particolarmente attento all’elaborazione di nuove metodologie e soluzioni maggiormente sostenibili.

sfruttare il proprio potenziale

I potenzialisti sono quindi quelle persone che hanno fatto del “reinventarsi” la propria bandiera. Spesso è la messa in questione di una carriera professionale già delineata a spingere verso la ricerca di un’alternativa e a distanziarsi da criteri di successo prestabiliti. Piuttosto, si tratta di riscoprire un modo di vivere il presente in maniera ottimale, imparando da ogni esperienza e rendendosi maggiormente attivi nella comunità. Lateral living (questo uno dei concetti) significa infatti esplorare alternative di vita che consentono lo sviluppo delle proprie proprie potenzialità e un senso compiuto del proprio quotidiano. L’iniziativa da parte di American Express ha inoltre visto l’organizzazione di un evento, una tavola rotonda avvenuta a Milano nel mese di Maggio, al quale hanno partecipato un numero di persone che hanno intrapreso un cambio radicale nel proprio percorso professionale ed esistenziale, raccontando regolarmente queste esperienze sui proprio blogs. Tra i bloggers partecipanti al dibattito vi era infatti chi é riuscito a trasformare il proprio progetto in realtà professionali ormai avviate: NONOGIORNO (società di design), HOPE CENTER (creatori di interior design per uffici), FOODA (cibo ed innovazione), FUNLAB (creazioni d’eventi e giochi per bambini), questi alcuni dei nomi rappresentati dai fondatori presenti.

Dalla discussione sono emersi diversi aspetti ricorrenti nelle diverse storie personali. In primo luogo, denominatore comune di queste realtà imprenditoriali è quello di rimettere la persona al centro del progetto, facendo passare in secondo piano una logica di profitto economico fine a se stesso. Questo è stato spesso il fattore principale dietro alla risposta virtuosa da parte dei mercati in cui si sono inserite le nuove proposte. A livello personale, invece, un punto importante è risultato essere la capacità degli ideatori di immaginare e delineare il percorso di crescita delle loro idee d’impresa. Un gran numero di questi, infatti, ha lasciato la precedente occupazione, a volte più remunerativa ma non appagante sotto il profilo umano, per rimettersi in gioco e fare dei loro sogni il proprio lavoro. Tutti hanno riconosciuto l’importanza in una certa predisposizione di fronte al nuovo inizio: giocare bene le proprie carte, essere positivi e proattivi, ed infine non aver paura di fallire pur essendo consapevoli dei rischi di queste scelte non facili.

D’altra parte, le implicazioni affettive, poi, sono poi un altro comune ostacolo; ancor prima delle difficoltà e incertezze di profilo economico, le resistenze da superare sono spesso di carattere culturale. Convincere delle proprie idee e soprattutto ottenere l’approvazione da parte dei familiari e persone vicine è stato per molti il primo fattore di resistenza nell’abbandonare la zona di comfort di una vita già prestabilita.

Infine, un’altra circostanza determinante dietro queste realtà è indubbiamente l’uso e il supporto della tecnologia, e non ultima la Rete, che può a giusto titolo far la differenza nello stabilire nuovi modelli di lavoro più flessibili. Internet, è inutile dirlo, ha rivoluzionato il sistema di rapporti interpersonali ma soprattutto consentito un nuovo modello di lavoro basato sulla flessibilità e sull’eliminazione delle distanze. Lo stesso dibattito, oltretutto, è stato indubbiamente un esempio di comunicazione virtuale effettiva, data l’ampia partecipazione di non meno di 80,000 persone che hanno seguito e interagito nella discussione. Questi racconti di vita risultano attrarre sempre più l’attenzione del pubblico. Non stupisce quindi che, sempre secondo la ricerca di Future Labs, il 77% di rispondenti esprime la propria ammirazione per coloro che sono riusciti a invertire la rotta del proprio percorso professionale. Per il 30% degli italiani, invece, la mancanza di tempo è il primo e più importante ostacolo al perseguimento dei propri sogni.

L’evento ha quindi saputo dare un forte messaggio nella direzione del cambiamento e dell’ottimismo. La crisi, come ricordava un genio come Einstein, “è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall’ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura”. La rivalutazione da parte dei potenzialisti di valori primari ma spesso dimenticati potrebbe davvero porre le basi per un nuovo rinascimento dell’Uomo e la persona.