Michela Zanarella: “Meditations in the Feminine”

Di Nicole Cascione

Michela Zanarella, nasce a Cittadella, nel 1980. Già da giovanissima inizia a scrivere poesie e negli anni pubblica sei libri, oltre ad ottenere diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali. La sua ultima opera è “Meditations in the Feminine”, una raccolta di 66 poesie di riflessione e meditazione sull’esistenza. Un libro, tradotto anche in inglese, carico di esperienze ed emozioni, nel quale vengono affrontati diversi temi, come il dramma della guerra, le alluvioni della sua terra, la Shoah. Pagine attraverso le quali l’autrice cerca di abbracciare affetti, legami, attualità, le luci e le ombre della quotidianità, per dare una visione completa del suo sentire.

Michela, come e quando è nata l’idea di scrivere il tuo ultimo libro: “Meditations in the Feminine”?

Diciamo che è arrivato tutto in modo inaspettato. “Meditations in the feminine” è una raccolta in edizione bilingue, inglese e italiano, pubblicata da Bordighera Press, storica realtà editoriale specializzata in poesia italo americana, con sede a New York. Sono stata contattata alcuni anni fa tramite mail dalla traduttrice Leanne Hoppe, laureata in poesia all’Università di Boston. Aveva fatto una ricerca sui poeti contemporanei italiani e le era comparso il mio nome. Rimase talmente colpita dalle mie poesie, che decise di scrivermi, con il supporto della sua docente. Da allora è iniziato un fitto scambio di mail, con la proposta prima di tradurre alcune mie poesie, poi un’intera raccolta. In realtà il libro di base è “Meditazioni al femminile”, che pubblicai nel 2012, con prefazione di Donatella Bisutti e Giuseppe Neri. Leanne, tra le varie pubblicazioni che le inviai in lettura, scelse di lavorare alla traduzione proprio di quel volume. Da allora sono successe tante cose. Lei è venuta in Italia a conoscermi, tra noi si è instaurato un rapporto di estrema fiducia, tanto che le ho affidato la scelta dell’editore. Quindi “Meditations in the feminine” è un progetto di accurata traduzione dei miei testi, ma anche un libro carico di esperienze ed emozioni.

Michela Zanarella: “Meditations in the Feminine”, una raccolta di 66 poesie di riflessione e meditazione sull'esistenza

Da cosa nasce il titolo?

Il titolo nasce da una serie di riflessioni sull’esistenza. Ho osato definirle “meditazioni” in versi, in quanto mi hanno dato modo di esplorare me stessa, ma allo stesso tempo di toccare argomenti dal valore universale. Sono al “femminile”, non perché siano rivolte solo ed esclusivamente alle donne, ma perché sono scritte da me donna, ma anche perché la psicanalisi junghiana e freudiana ha svelato come l’essere vivente abbia in sé sia il mascolino che il femminino. In questa raccolta ho cercato di far emergere percezioni ed intuizioni dell’anima con la massima spontaneità.

Il libro raccoglie 66 poesie di riflessione e meditazione sull’esistenza. Da cosa trai spunto e quanto tempo hai impiegato a scriverlo?

Sono un’attenta osservatrice del cosmo. Gli elementi della natura sono la principale fonte di ispirazione. Tutto ciò che avviene intorno a me può diventare spunto di scrittura. Non a caso nel libro affronto anche il dramma della guerra, le alluvioni della mia terra, la Shoah. Ho cercato di abbracciare affetti, legami, attualità, le luci e le ombre della quotidianità, per dare una visione completa del mio sentire.

Meditations in the Feminine” è stato anche tradotto in lingua inglese da Leanne Hoppe. Può capitare che nella traduzione dei testi si perdano alcuni significati. Anche nella poesia questo accade?

Credo sia abbastanza normale che in una lingua diversa alcune parole perdano il loro significato. Ci sono sottili sfumature che a volte è impossibile tradurre. Cambia anche la musicalità, il ritmo. Ogni lingua ha le sue caratteristiche. L’importante è avvicinarsi all’universale di ciò che voleva esprimere il poeta, senza stravolgere completamente il senso.

A tuo parere, qual è il passo più bello all’interno del libro?

Non vorrei sembrare scontata, ma ritengo che ogni testo sia per me importante. Ogni poesia ha un suo significato, una sua collocazione precisa, una sua vibrazione. Lascerei la risposta ai lettori.

Cos’è per te la poesia?

La poesia è la mia dimensione ideale. La considero fedele compagna del mio transito sulla terra. Rende i miei giorni sicuramente migliori e mi dà la forza per guardare al domani.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho tanti progetti in corso. Sto lavorando ad una nuova raccolta di poesie. Ma ho anche dei testi teatrali da proporre. Insomma, le idee non mancano. Credo sia necessario credere nella poesia, nelle iniziative, nella condivisione. Le occasioni arrivano, bisogna saperle cogliere.