Donne con la valigia

Per tutte le donne che sentono il richiamo del mondo, ma sognano di portarlo tutto con sé, compresso nel proprio bagaglio, arriva “Donne con la valigia”, una piccola guida all’arte di viaggiare con stile, scritto da Marina Misiti, 46 anni, giornalista romana. Si tratta di un vademecum tascabile, e dunque, irrinunciabile, edito da Astraea, nella collana The Little Pink Book, che parte dalla storia della borsa da viaggio e arriva a consigliare il bagaglio su misura per ogni occasione, il packaging perfetto e distilla consigli sulla gestione degli imprevisti. Tipo? Bagagli smarriti nel mondo, un classico. Con l’aiuto di questo libretto “rosa”, sarà più semplice andare e ritornare dal proprio tour.

Donne con la valigia

Nelle 130 pagine della guida ci sono tanti pratici suggerimenti su come farsi risarcire nel caso in cui si perda una valigia piena di vestiti o oggetti di valore. Fenomeno, sempre più diffuso. E in questo senso le prospettive non sono confortanti. Nel libro l’autrice scrive: “La previsione nel 2016 è di arrivare a 70 milioni di valigie smarrite nella sola zona europea. Oggi il massimo dell’indennizzo è di 1.167 euro per bagaglio, se la compagnia aderisce alla convenzione di Montreal, altrimenti sono riconosciuti venti euro per ogni chilogrammo di peso”. Dunque, occhio! E non è tutto. Un paragrafo è dedicato alle cosiddette assicurazioni del bagaglio, un aspetto da non trascurare. Importante è sapere chi le fornisce. Nel book rosa è scritto che vengono garantite da quasi tutti i pacchetti vacanza all-inclusive, le agenzie turistiche, Trenitalia e volendo anche le compagnie aeree e le società aeroportuali. Quando si impacchetta il bagaglio col Domopak, si possono richiedere. E non è tutto. Nelle ultime pagine c’è l’elenco delle cose che non devono mai mancare in valigia: dal piccolo kit di cucito, al coltellino, all’ombrello alle penne e bloc notes sino all’adattatore universale di corrente elettrica e al sacco lenzuolo, per i viaggi d’avventura. Insomma, nelle tasche o nelle borsette “Donne con la valigia” non dovrebbe mancare. Perché aggiunge Misiti, che è anche antropologa, e di recente come free lance si è occupata di fotoreportage di viaggio: “Una cosa è certa: viaggiare con arte implica una cura particolare nella selezione del nostro guardaroba itinerante. Nulla, infatti, parla meglio di noi, della valigia. Se è vero che gli oggetti ci guardano, ci accompagnano e si fanno scrigni delle nostre memorie, per dirla con il sociologo Jean Baudrillard, l’oggetto valigia sembra incarnare meglio di altri questo ruolo”.

Misiti ha anche realizzato un blog- magazine. “Volevo realizzarne- spiega- uno cucito su misura per me, con la valigia per antonomasia, perché in rete non trovavo niente di  realmente interessante e originale. Negli anni ho accumulato molto  materiale inedito che volevo condividere con una community di  viaggiatrici o comunque con persone che hanno scelto di risiedere in  diversi posti del mondo. Molte ‘amiche di valigia’ che mi leggono le  ho conosciute in giro nei vari Paesi. Poi il network  si è esteso a dismisura, del sito hanno scritto ovunque e il  successo di Donne con la valigia si è tramutato in una serie di  proposte editoriali. Tra queste ho scelto l’editrice Astraea e la  curatissima collana rosa dei Little Pink Book,  così adatti a  viaggiatrici attente anche allo stile e all’etica del viaggio”.

Ma vediamo qualche curiosità sulle donne con la valigia.

Come sono?

La nostra community riunisce donne davvero diverse per età, professioni, esperienze. Ma ci sono anche moltissimi uomini,  direi quasi il 35-40 per cento del gruppo. Tutti,  però, dalla studentessa all’impiegato, alla manager in carriera mi  sembra che abbiano in comune una grande curiosità verso l’altro e  l’altrove, uno spirito libero e tanti progetti e sogni da realizzare  in… valigia!

La loro professione?

Le donne che viaggiano spesso per lavoro di solito hanno già imparato a fare la valigia, con il vestiario adatto  e il peso giusto che poi, di solito, si trascinano da sole sui tapis  roulant degli aeroporti, ma sono sempre a caccia di nuove dritte, soluzioni inedite che riescano a far conciliare tutte le esigenze,  come per esempio portarsi pc, cellulari per essere sempre  “connesse”. E’ anche a loro che mi rivolgo nella guida “rosa”, che  vuole essere davvero un piccolo breviario del viaggio con stile. Gli  spunti, le idee e le varie checklist da spuntare, invece, sono il  materiale più apprezzato da ragazze, mamme o nonne in partenza per le vacanze, sia sole che con famiglia a seguito o con le amiche.  L’utilità di avere un bagaglio small size ma con tutto l’occorrente  è avvertita da tutte..

In particolare cosa chiedono le tue amiche?

In questi due anni di blog sono state migliaia  le mail ricevute per chiedere aiuto nel fare
la valigia ‘giusta’, quella adatta al proprio viaggio e,  aggiungerei, alla propria personalità, al proprio stile. Il mio  libro nasce da un’esigenza molto sentita, soprattutto dal mondo  femminile: non rinunciare ad abitini e scarpe col tacco pure con il  solo bagaglio a mano! E’ inutile, mi sono sempre detta, costringere  tutti al sacco a pelo se si viaggia in auto e si può portare con sé un grosso borsone, no? Le esigenze cambiano, le variabili sono così  tante, ma spesso perdiamo di vista i concetti di base.

Nel vademecum  ci sono suggerimenti e note che ho sperimentato e  migliorato in anni e anni di spostamenti.

Quali sono i posti preferiti?

Dai mini sondaggi realizzati sul blog ho dedotto che la  maggioranza delle ‘amiche di valigia’ è attratta dalle grandi città, forse anche dalla possibilità di shopping, dai musei, dai mercati,  dai caffè. Sono stati questi i contesti fotografici più cliccati e  apprezzati. Poi ci sono le storie di donne che si sono trasferite in  altri Paesi e di solito vivono in grandi città: da Boston a Buenos  Aires, da Hong Kong a Sydney, come si intuisce dal network di Donne con la valigia.

C’è differenza tra l’amica di valigia meridionale e quella settentrionale?

Le meridionali di solito sono costrette a viaggiare per studiare o a trasferirsi per lavoro e questo costringe tante a continui spostamenti di case. Per cui il saper muoversi “leggere” diventa una  grande conquista. Chi vive al Nord invece è spesso una frequent-flyer per lavoro o si sposta per weekend lunghi di vacanza mordi-e- fuggi, da sola o con il partner, e vorrebbe sempre avere con sé metà del suo guardaroba. Non solo.

Spesso anche la scelta di una marca di valigie piuttosto che un altra, diventa fondamentale per la propria  espressione estetica. Considerando ciò, nel libretto “rosa” ho  dedicato un’intera sezione alla descrizione di tutti i principali  marchi sul mercato, no logo comprese. La nostra valigia dice molto  di noi. Leggete per credere!

Marina Misiti valigia