In tempi di password rubate e dati violati, la privacy sembra non avere prezzo. Eppure un prezzo ce l’ha e costa ben 16,560 dollari. È questo il valore dell’ultimo smartphone di casa Android che promette di essere supersicuro e a prova di attacco informatico. Il suo nome è Solarin e nasce nei laboratori svedesi e israeliani della Sirin Labs, società con sede in Svizzera, allo scopo di offrire ai suoi utenti un ambiente in cui crittografia e sicurezza sono un obbligo inderogabile. Svelato a Londra, il dispositivo si rivolge a imprenditori, manager e milionari. In concreto si tratta di uno smartphone Android con display da 5,5 pollici, fotocamera da 23,8 megapixel, processore Snapdragon 810 di Qualcomm. Il suo telaio è costituito da leghe aerospaziali – tra cui Matrix, con rinforzo in titanio – in grado di resistere a urti, graffi e cadute di diversi metri. In più ha una memoria da 128 GB dove archiviare tutte le informazioni che si vogliono tenere lontane da occhi indiscreti. Le specifiche tecniche sono quindi elevate, ma reperibili in smartphone che costano un ventesimo del Solarin.

smartphone solarin

La maggior parte del valore dello smartphone Solarin è infatti incentrata negli sforzi profusi a livello crittografico per renderlo un prodotto unico nel suo genere, grazie all’intervento di Zimperium, società che propone soluzioni di security enterprise ad alto livello, e alla presenza di espedienti quali Security Switch, che permette con un solo tocco di passare dall’OS Android installato a una versione che consente di effettuare chiamate e inviare messaggi sfruttando rigorosamente gli standard di crittografia AES 256-bit, difficilmente scalfibile secondo gli standard moderni.

Il punto di forza è dunque proprio la privacy. Ci sono voluti due anni di ricerca e sviluppo per offrire una tecnologia che al momento è a disposizione solo delle agenzie governative. La crittografia è di tipo militare, e toccando il retro del telefono si può attivare la “modalità sicurezza” che disattiva tutte le funzioni del dispositivo lasciando solo telefonate e messaggi completamente criptati.

«Non accettiamo che sia il prezzo a decidere quali tecnologie sono disponibili. Con Solarin rompiamo le regole», ha detto il presidente di Sirin Labs, Moshe Hogeg. D’altra parte, osserva l’azienda, «un solo attacco informatico può danneggiare la reputazione e le finanze». E chissà quanto davvero si sia disposti a pagare per tutelare la propria privacy. In fondo per un milionario 16mila dollari non sono poi molti.