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Luca: vivo a Bali con la mia famiglia e rimarremo qui. Il mio progetto per il futuro? Aprire un bar o un ristorante

Luca Rosignoli Bali

Luca: vivo a Bali con la mia famiglia e rimarremo qui

A cura di Maricla Pannocchia

Dopo un’esperienza in Nuova Zelanda e una a Londra, Luca è arrivato a Bali e si è sentito a casa. Con la moglie balinese e il figlio, Luca sa che non lascerà quella terra, ma gli va bene così.

A parte il problema del traffico e del conseguente inquinamento, la vita a Bali è semplice, il popolo è sorridente e resiliente e “se non ti comporti da expat snob ma mostri genuino interesse per loro, i balinesi ti accolgono a braccia aperte”.

Da sempre lavoratore nel mondo dell’hospitality, Luca suggerisce d’informarsi sulle varie normative per vivere e lavorare in Indonesia perché, com’è ovvio, gli indonesiani sono messi al primo posto e, fra le altre cose, gli stranieri che vogliono lavorare lì devono dimostrare di passare le loro competenze ai locals.

Fra i progetti futuri di Luca c’è quello di aprire un bar o un ristorante a Bali!

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Ciao Luca, cominciamo dall’inizio. Chi era il Luca che viveva in Italia?

Luca che viveva in Italia era un bartender con il pallino del viaggio e dell’andarsene in giro in cerca di chissà cosa sin dai tempi della scuola. Probabilmente il venire da un piccolo paese delle Marche (Loreto) ha inciso molto nella mia decisione di vedere cosa c’era un po’ più in là. Per motivi vari, i viaggi veri sono iniziati solo verso i 30 anni con la Nuova Zelanda, Londra e poi, finalmente, Bali.

Adesso vivi a Bali, com’è avvenuto questo passaggio?

Diciamo che l’esperienza di Londra è stata magnifica dal punto di vista lavorativo ma sul piano della salute mentale è stata un disastro perché mancava la realtà in cui sono cresciuto. A Londra sei solo immerso in un mare di gente, ma sempre e comunque solo. Un puntino. Nel paesino invece tutti ti conoscono e, sembra assurdo, questo mi mancava, quindi, visto che in Nuova Zelanda avevo iniziato a surfare e i vari viandanti che avevo incontrato per il mondo me ne avevano parlato benissimo (dicendo che me ne sarei innamorato!!), ho preso il mio zaino e mi sono dato 2 mesi di tempo per trovare lavoro. Fortunatamente sono riuscito nel mio scopo!

Quanto pensi che sia importante pianificare prima di trasferirsi all’estero?

Io, per l’appunto, non l’ho fatto, ma credo di essere stato estremamente fortunato. In Indonesia ci sono delle restrizioni importanti per chi vuole venire a vivere qui e saperle prima ti aiuta a capire se sia fattibile o no.

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Bali è spesso visto come un luogo paradisiaco. Quando una persona va a vivere in un posto del genere, pensi che sia più facile correre il rischio di rimanere delusi per via di aspettative troppo alte?

Non saprei, io ho avuto ciò che cercavo e Bali è più o meno quello che ti vendono.

Dove abiti e di cosa ti occupi?

Io vivo a metà tra Nusa Lembongan (isola a largo di Sanur), dove lavoro e dove sono approdato appena arrivato a Bali, e Denpasar, dove vivono mia moglie e mio figlio che, per motivi scolastici e lavorativi, devono rimanere nella mainland.

Il mio lavoro è quello del food and beverage manager per un resort a Lembongan. Tutto il mio background lavorativo è sempre stato nell’industria dell’hospitality.

Quali sono i lavori più gettonati per gli italiani a Bali?

Non saprei, credo molti aprano una loro attività, principalmente ristoranti e bar.

Pensi che Bali sia idonea per i nomadi digitali?

Dipende da che tipo di nomade si è. Ultimamente hanno approvato anche il nomad visa che rende tutto più facile e se si è un Instagrammer… beh, le locations aiutano di certo.

Come funziona, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare a Bali?

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L’Indonesia, ovviamente, privilegia gli indonesiani quindi per lavorare qui ci sono una marea di visti e permessi da fare, che costano anche abbastanza. Non si può pensare di venire qui e fare qualunque cosa. Ci vogliono almeno 25 anni di età e tanta esperienza. Il lavoro dev’essere di Top Manager e devi dimostrare d’insegnare quello in cui sei esperto agli indonesiani e di migliorare la loro conoscenza dell’argomento. Per aprire una propria attività non lo so dire… ancora!

È facile integrarsi con la popolazione locale?

Per molti versi è complicatissimo, veniamo da culture completamente diverse, però i balinesi sono spettacolari e solari. Ti accolgono sempre a braccia aperte e se dimostri di non essere il classico expat snob ma abbracci le loro usanze e tradizioni (anche solo culinarie) sono felici e divertiti.

C’è una comunità d’italiani o, in generale, una di expat? Ne fai parte?

Onestamente non ne faccio parte e non m’interessa. Andare in Asia per circondarmi d’italiani mi sembra alquanto cretino…

Cos’hai imparato vivendo a Bali?

Che non bisogna mai darsi per vinti. La fibra dei balinesi durante la pandemia è stata straordinaria. Non si sono arresi, sono tornati a fare quello che sapevano fare prima del turismo di massa e via… si resetta e si riparte da lì.

Se potessi cambiare qualcosa, cosa sarebbe?

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Il Covid? 

Come valuteresti servizi quali i mezzi pubblici, la burocrazia e la sanità?

La sanità a pagamento è una cosa, il BPJS (mutua)… beh, lasciamo stare che è meglio. Direi che la burocrazia è molto lenta e ogni impiegato dell’ufficio ha una sua idea su ciò che devi fare e sui documenti da portare… insomma, come in Italia.

Qual è, secondo te, il budget minimo mensile per vivere a Bali facendo una vita “normale”?

Da expat che s’integra 1.300 Euro il mese sono sufficienti per stare bene. Se vuoi il ristorante figo e fare la spesa nei negozi con tutto importato… ci vuole un po’ di più.

Quali sono i luoghi che hai visitato e che ti sono rimasti nel cuore?

A Bali sicuramente Lembogan e Penida ma tutta la parte Sud, da Melasti Beach a Pantai Pandawa.

In Indonesia, G Land.

Se dovessi trovare un difetto a Bali…

Il piu grande è l’inquinamento dovuto al traffico. C’è davvero troppo traffico.

Pensi di rimanere a vivere lì per sempre?

Mia moglie è balinese e mio figlio è nato qui (anche se si chiama Valentino) quindi sì, rimarremo qui.

Progetti futuri?

Un giorno mi piacerebbe aprire il mio caffè, bar o ristorante.

Per seguire e contattare Luca:

Instagram: https://www.instagram.com/lukeross83/

E-mail: lucarosignoli15121983@gmail.com

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