Who dares wins....
Non sempre e a questo punto non in questo caso!
Mi cito perche' non potevo piu' modificarlo, preferisco in questo caso il motto che pubblica Marrone "Meglio provare e sbagliare, che rimpiangere." che include la possibilita' di sbagliare, di commettere un errore invece che dare l'illusione che tutti quelli che osano poi sono vincenti.
La vittoria e' sempre aleatoria, opinabile, nel tuo caso alla fine del percorso hai perso pero', almeno hai provato e va bene cosi', non avrai il rimpianto di non averci almeno provato.
Questo messaggio non e' rivolto a te ma a tutti quelli che pensano che andarsene dall'Italia comunque vada sia una vittoria. Le statistiche dicono che per quanti ne vanno tanti ne tornano, evidentemente non gli stessi ma buona parte si. E quelli che tornano sono coloro che non si preparano abbastanza, che sperano senza aver mai speso veramente qualcosa nella preparazione del loro nuovo futuro.
Oggi lo sappiamo, andare all'estero e andarci in determinati paesi significa avere i titoli, non necessariamente quelli di studio, anche l'esperienza o la specializzazione in un mestiere danno le stesse chances di successo della Laurea (il solo titolo di studio ammesso). In alcuni paesi poi e' richiesta una buona salute, vedi Canada e Australia, poi un'eta' non superiore ai 50 anni ma ho sentito di visti rifiutati per il fattore eta' a 44enni.
Non e' piu' facile come una volta, le norme sono diventate piu' rigide, le esigenze maggiori, la crisi finanziaria mondiale poi non aiuta affatto.
Qualche volta e' meglio restare e cercare di combattere per ottenere il meglio, magari riprendendo in mano i libri o rischiare di intraprendere una propria e nuova attivita' piuttosto che partire e dover essere costretti ad un mesto ritorno.
Pensateci bene.