Capisco benissimo quello che dici. Più si rimanda e più sarà difficile ricrearsi una vita in futuro in un altro posto.
Io sono "solo" un ventenne, ma mi rendo conto che sarebbe questo il momento giusto per queste decisioni... perché andando avanti non si va altro che attecchire sempre più in una realtà di partenza sbagliata. Se si aspetta tutto può diventare una scusa per non cambiare, e le cose si complicano molto.
Poi con la giovinezza c'è anche più entusiasmo, maggiore spirito di adattabilità e infine più voglia di fare esperienza. E se le cose vanno male, sai che in fondo ci hai provato e hai fatto un'esperienza di vita invidiabile.
E' da anni che, viaggiando, informandomi, tramite amici, sono venuto a conoscenza di altre realtà rispetto a quella italiana. Nel mondo ci sono così tante realtà diverse... ci sono più di 200 nazioni... luoghi con mentalità, leggi, società, economia, clima così diversi l'uno dall'altro...
Ho sempre avuto la convinzione che una persona prima di accettare qualcosa deve sapere quale sarebbe "l'alternativa". Per questo mi ripeto sempre che "c'è sempre qualcosa di diverso (o migliore) là fuori". Viaggiando, informandosi, uno scopre nuove culture e nuovi modi di vivere.
Molte persone non hanno la minima idea che -magari- la loro vita sarebbe notevolmente più felice/semplice/appagante se trascorsa in un altro contesto, ovvero in un altro paese. Argentina, USA, Australia, Spagna: questi sono solo alcuni dei paesi in cima alla mia lista, paesi dove ho trovato qualcosa che, per me, li pone al di sopra dell'Italia. Non dico che ci siano paesi di serie A o di serie B. Dico solo che ognuno può trovare il "suo" posto, con le caratteristiche ideali.
Io non disprezzo l'Italia. In fondo è un bel paese. Però non è la scelta più conveniente, per me. Già soltanto il costo della vita e il clima del nord sono due fattori che da soli bastano a ritenerlo, nella mia ottica, un paese non ideale in cui potrei vivere. Un clima come quello in cui vivo ora (freddo, grigio, deprimente) ha su di me un vero e proprio effetto debilitante, limita la mia serenità e modifica il mio approccio alle cose.
Quello che mi hai detto mi ha fatto riflettere. Attualmente non è però per me conveniente intraprendere una scelta simile. Nella vita di un uomo ci sono anche altri obbiettivi, e la scelta del posto in cui uno vive non deve essere un imperativo su tutto il resto. E' per questo che già da tempo mi sto informando e sto vagliando varie ipotesi, in attesa del momento giusto. Tuttavia, credo che la cosa fondamentale sia che uno non perda di vista i propri sogni. E' questo l'errore più comune. Molte, troppe persone quando pensano a un loro sogno, di difficile realizzazione, lo bollano direttamente come "irrealizzabile" e lo trascurano. E poi lasciano che lentamente gli eventi esteri li facciano dimenticare dei loro sogni. E non solo: a volte fanno in modo che siano gli altri a dire loro cosa devono desiderare...
Quasi come se la vita non fosse una sola!
Quando arriverà il momento favorevole, lo coglierò preparato e consapevole perché ogni giorno antecedente avrò coltivato questo sogno, ovvero obbiettivo, in modo da essere pronto. Se l'occasione giusta dovesse tardare, rifletterò e valuterò, ma sarò anche disposto a crearmela "l'occasione giusta".
La cosa importante è non arrendersi e non perdere di vista le proprie priorità. Comunque ti ringrazio per il tuo consiglio, credo che mi sarà molto utile tenerlo a mente, è il frutto di un'esperienza di vita particolare ma importante.