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Ma siamo proprio sicuri di non averle queste risorse per cambiare vita? Vademecum per chi sogna una nuova vita ma sa solo lamentarsi…

risorse per cambiare vita

Ma siamo proprio sicuri di non averle queste risorse per cambiare vita?

Riceviamo in redazione da M.D.R e volentieri pubbichiamo.

Mi capita sempre più spesso di leggere tra i commenti di questa pagina, il desiderio di molti nel voler emulare un cambio di nazione.

Decisione scaturita da un già esistente malcontento o semplice voglia di stravolgere la propria vita, grazie anche ai racconti delle esperienze altrui.

Spesso però, è un passo che fa molta paura, non tanto il timore dell’ignoto, ma perché ci si convince in partenza che l’età sia un limite o che, se per qualche motivo ci dovessimo trovare male nel paese ospitante, tornare indietro rappresenti un fallimento. No, non è così fidatevi e poi scusate ma chi vi dovrebbe giudicare anche volendo? Il parente o amico che non si è mai mosso dal divano di casa sua?

Una delle motivazioni più diffuse nel sentirsi frenati in questa scelta, è la mancanza dei giusti fondi perché, parliamoci chiaro, non sono più i bei tempi dove è possibile partire all’avventura, con uno zaino in spalla, facendo magari persino l’autostop, accontentandosi di giacigli di fortuna. Soprattutto non è fattibile se si è già sugli “anta” di età.

Ma siamo proprio sicuri di non averle queste risorse?

Anzi, domanda delle domande: quanto invece, davvero vogliamo fortemente attuare questo cambiamento e saremmo pronti a tutto per ottenerlo?

Non voglio cadere nel classico discorsetto da boomer, però, capite da soli che è poco credibile se alcune rimostranze le leggo da chi ha l’età e la fibra per poter affrontare tutto ciò ma ha speso, faccio esempio un 10.000 euro almeno tra tatuaggi, ultimo modello di I phone, unghie finte a cui farà manutenzione con cadenza quindicinale, abbonamento a Netflix, schermo tv di ultima generazione ed abiti di marca.

A parte una questione di priorità e scelte che rispetto, lo sapete che, conti alla mano, con un terzo di quella cifra ci potevate fare in un corso di lingua o prendere un attestato professionale anche serale di qualcosa che sarebbe stato più utile?

Persino, in nazioni dove ancora si trovano stanze o monolocali a 600€ al mese, vi pagavate un anno anticipato (ottenendo anche magari uno sconto) e vi ci usciva pure di mangiare dignitosamente e pagarvi i trasporti per almeno i primi mesi.

Interessante: come cambiare il tuo stile di vita grazie all'autoipnosi

Anche tra le persone mature e senza particolari lussi, si possono nascondere piccoli potenziali tesori da poter capitalizzare, basta guardarsi bene attorno.

L’oro della comunione che non usiamo ma non mettiamo e resta nel cassetto dei ricordi.

Miliardi di bomboniere e gingilli che prendono polvere.

Abiti in più, elettrodomestici che avremmo usato forse due volte in un anno, collezione di qualcosa ferma lì sullo scaffale, scarpe da cerimonia o degli hobby che potrebbero trasformarsi per un periodo in cose da vendere fatte da noi, tutto è utile per racimolare il famoso gruzzolo.

Abbiamo sicuramente più di quello che realmente ci occorre, credetemi!

Permettetemi quindi di illustrarvi il mio umile punto di vista, sulla base anche della mia diretta esperienza in quanto expat felice dal 2012 e che avrei voluto essermi decisa prima!

Magari qualcuna di voi ne potrebbe trarre motivazione ed utilità, magari no ma io ci provo ugualmente! 😉

1-Per prima cosa l’approccio mentale. Il sempre ed il mai, son due termini che dovete togliervi dal vostro vocabolario. Ricordate che non siamo alberi ma avendo le gambe, se un posto non fa per noi, si può sempre ricambiare meta o tornare indietro.

2-Fate vacanze esplorative!!!

Va presa confidenza con il luogo dove credete o sognate di vivere e non si può pensare di stabilirsi alla cieca sulla base di qualche reportage, per sentito dire o leggendo le esperienze altrui.

Anche negli apparenti paradisi si nascondono insidie e la vita felice e patinata dei social è spesso molto edulcorata!

Andateci quindi in vacanza, più volte ed in più stagioni (credetemi tra bassa ed alta stagione, tra sole e pioggia, vedrete che differenza nella percezione dei luoghi, di come cambiano i servizi e di come si comporta la gente!)

3-Prenotate l’alloggio on line, avendo cura mi raccomando di utilizzare solo siti ufficiali dopo aver ben letto le recensioni o di rivolgervi a persone la cui reputazione on line è impeccabile ed insomma tutti ne parlano bene.

Cautela nell’inviare soldi a perfetti sconosciuti senza prima aver fatto le opportune ricerche sulla persona ma soprattutto che la struttura esita e su Google Maps l’indirizzo corrisponda!

Magari poterci stare 3-4 mesi non è possibile con il vostro attuale lavoro e situazione familiare, ma farvi invece diverse vacanze l’anno da 15 giorni l’una potrebbe essere più fattibile. Iniziate con questa opzione.

Per chi può prendersi un periodo di aspettativa, lavora già da remoto o ha una piccola rendita su cui poter contare, la cosa migliore è un ostello o casa vacanze per almeno qualche settimana come prima volta che poi cambierete ed allungherete all’occorrenza.

Nel mentre cercate un alloggio che vi consenta di poterci stare (con regolare contratto) per un tempo più lungo e paff paff, (rumore di pacca sulla spalla perché vi avviso sarà un’impresa epica, ma non impossibile, quindi non vi scoraggiate).

Prendete in considerazione anche l’idea di dover condividere una stanza con altre persone per i primi tempi. Per noi Italiani è una cosa assurda ma all’estero è consuetudine e se questo piccolo sacrificio vi permette di avere un indirizzo regolare per domiciliarvi, fare la documentazione necessaria per poter lavorare o anche solo di realizzare il vostro sogno di poter vivere in quel determinato posto, perché dargli un calcio a priori?

L’unica cosa di cui vi dovrete assicurare è che la vostra stanza si chiuda bene, meglio se con un lucchetto. Per il resto per quanto gli altri coinquilini vi possano sembrare mostri a tre teste, vi assicuro che mangiano, vanno di corpo, ridono e piangono esattamente come voi!

Metti che avete appena incominciato a lavorare e non avete le ferie che fate? Non è piacevole rimanere bloccati all’estero e non vorrete certo fare la fine di Tom Hanks nel film the Terminal! 😀

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Vi costerà poche decine o centinaia di euro ma vi servirà sia da mostrare al farmacista, ad un dottore, per fare un preventivo di assicurazione medica in loco e soprattutto se (facciamo gli scongiuri) doveste finire al pronto soccorso!

Le case farmaceutiche più famose e presenti a livello globale riportano in fondo una lista con il nome del farmaco diverso per ogni paese, anche col dosaggio che viene commercializzato in ogni nazione.

Sapere già cosa chiedere sarà piu facile per farsi capire in una lingua di cui ancora non ne avete la padronanza!

Non vi isolate in un hotel dove il massimo dell’interagire sarà dire buon giorno e buona notte ai receptionist.

Dovete fare la spesa nei mercatini locali, entrare nei negozietti e sforzarvi di chiedere indicazioni ai passanti.

Dovrete essere costantemente circondati dai locali per testare la vostra capacità di adattamento e per sviluppare il famoso “orecchio” alla parlata del posto che spesso, vi assicuro è ben distante dalla lingua ufficiale che pensavate di trovare! 😉

Mi raccomando le classiche infradito che vi serviranno per fare la doccia ovunque scongiurando funghi o peggio ed un grosso pareo che se il letto trovato dovesse peccare di igiene, almeno lo usate come momentaneo isolante in attesa di andarvi a comprare un paio di lenzuola.

Non abbiate vergogna di entrare nei negozi dell’usato o di frequentare i mercatini di seconda mano. Si trovano anche cose di valore e di buona qualità a prezzi irrisori, così come non portate in valigia peso inutile.

Attenzione perché il classico set svizzero compatto di multi coltellini, cavatappi e brucoline a scomparsa, in alcune nazioni può essere vietato così come lo spray al peperoncino.

Informatevi più che bene sulle restrizioni del posto.

Sono certa che anche in capo al mondo troverete un ristoratore o qualcuno che lì sta studiando o che fa il commesso.

I dipendenti di Mc Donald’s, Starbucks, Foot locker e molte catene simili, hanno in genere il proprio nome sulla divisa.

Sarà quindi facilmente individuabile un/a connazionale anche in Papuasia per fargli magari qualche domanda pratica sulla vita del posto😊

Il classico Portaportese laziale, il Gumtree inglese o il Milanuncios spagnolo per intenderci!

Ricordate che la vostra lingua italiana, all’estero può già essere un vantaggio, perché spesso ricercata nei call center anche piccolini che sono ormai ovunque, soprattutto quelli di assistenza clienti o in alcuni musei, cliniche mediche o estetiche (private), come camerieri o per qualunque escursione da proporre.

Non sarebbe male come piccolo inizio se non avete una particolare e ricercata professione da proporre😎

Vi ricordo che strutture pubbliche come centri commerciali, ospedali, centri culturali, biblioteche, municipi, centri per l’impiego, tribunali eccetera, hanno prese libere ( per ricaricare il vostro telefono se non avete con voi una power bank meglio se solare), così come hanno servigi igienici e spesso macchinette automatiche di bevande e snaks.

Idem qualunque stazione dei treni. Usatele che è un modo anche per entrare a contatto con la gente del posto ed un’oretta in questi luoghi vi offrirà un riparo nelle ore più fredde/calde e tutto quello di cui avrete bisogno senza che nessuno vi chieda conto della vostra presenza. Ovviamente cercate di non intralciate il lavoro di nessuno.

Se ordinerete una pizza o chiamerete un taxi, in caso di disguido il tizio non vi richiamerà mai su di un numero straniero.

Anche alcuni uffici pubblici non sono autorizzati o abilitati per fare chiamate estere, quindi se cade la linea dovrete richiamare voi.

Infine per qualunque formulario di lavoro che sia on line o cartaceo, se compare un numero straniero al 70% dei casi verrete subito cestinati!

Più allargherete la vostra cerchia di conoscenze, più sarà facile per voi integrarvi rapidamente e serenamente.

In tutto questo, sicuramente si avvicina la data in cui avrete il vostro aereo di ritorno.

Può darsi voi torniate a casa con un bagaglio che si chiamano esperienze, colori, odori e tanti visi che avrete incontrato nel vostro cammino, ma magari, invece, sarete ben felici di spostare quel biglietto di ritorno perché la vostra vita lì ha preso una bella piega e per ora, non avete alcuna intenzione di tornare a casa!! <3

Spero di essere stata un pochino utile o di avervi almeno strappato una risata.😇

In bocca al lupo per i vostri progetti di vita che si realizzino presto!

M.D.R

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