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Gabriella: vivere in un paese tropicale è sempre stato il mio sogno

paese tropicale

Vivere in un paese tropicale: il sogno realizzato di Gabriella

Riceviamo da Gabriella Manerba e molto volentieri pubblichiamo. Nata e cresciuta a Milano, da sempre amante del sole e del mare, con una laurea in economia e commercio e un master in comunicazione, ho scoperto a trent’anni la passione per i viaggi. Ho avuto la fortuna di fare un lavoro, pubbliche relazioni, che mi ha permesso di conoscere da vicino alcune realtà con l’occhio attento del viaggiatore e non solo del turista frettoloso, ho imparato ad apprezzare le caratteristiche dei diversi posti e a valorizzarne gli elementi essenziali. La situazione economica degli ultimi anni mi ha indotto a fare una riflessione sulle mie scelte di vita che mi ha condotto a optare per un cambio di scenario. Vivere in un Paese tropicale è sempre stato il mio sogno, come quello di tante altre persone, e ad un certo punto ho deciso che era il momento di realizzare questo sogno.

La scelta di trasferirmi in Repubblica Dominicana è stata una scelta scaturita dalla conoscenza: ho lavorato per circa 8 anni come responsabile Pubbliche relazioni per l’Ente del Turismo della Repubblica Dominicana in Italia e ogni anno accompagnavo dei giornalisti alla scoperta del Paese. Sì perché, al di là delle spiagge e del mare, ci sono tanti aspetti da approfondire. Ogni volta che organizzavo un viaggio aiutavo i giornalisti a conoscere un aspetto di quest’isola legato alla natura, allo sport, al benessere, alla gastronomia, al lusso, all’incentive, alla moda, all’immobiliare, etc. Studiavo l’itinerario nei minimi dettagli, contattavo eventuali partner in modo da fornire ai giornalisti le informazioni utili per la stesura di un articolo con tutti gli approfondimenti… e alla fine ho deciso che volevo provare a vivere in questo Paese che, a differenza dell’Italia, sta attraversando una fase di crescita in diversi settori.

La Repubblica Dominicana è uno dei Paesi di maggior attrattivo per le iniziative imprenditoriali grazie agli accordi di libero commercio con l’Europa e gli Stati Uniti d’America. Gli investimenti in zone franche sono in regime di totale esenzione fiscale e molteplici sono le opportunità in diversi settori quali: immobiliare, turistico, tecnologico, farmaceutico, manifatturiero, calzaturiero, mobili, macchinari industriali, produzioni artigianali, esportazione e importazione di materiali grezzi, energie rinnovabili e alternative, etc. Il tasso di crescita di alcuni settori parla chiaro sulle possibili prospettive per chi decide di investire in questo paese: comunicazioni +26,2%; costruzioni +14,9%; acqua ed elettricità 12,2%; manifattura 8,1%; commercio 7,2%; trasporto 6,1% governo 5,9%. In particolare, il settore immobiliare, risulta interessante, in quanto non esiste la tassa sulla plusvalenza in caso di rivendita e il rendimento medio annuo di un immobile a Santo Domingo è del 6-8%. Il rendimento risulta anche influenzato dal positivo andamento del cambio euro/dollaro registrato fino a pochi mesi fa in quanto le compravendite sono effettuate in Dollari.

La legge 16-95 della legislatura dominicana regolamenta gli investimenti stranieri come segue: trattamento paritario per investitori locali e stranieri; restrizioni minime negli investimenti; libero accesso alle valute internazionali tramite le banche locali e il Banco Central de la Repùblica Domincana, rimpatrio del 100% degli utili, riconoscimento del trasferimento tecnologico come investimento, libertà di conversione dei fondi, procedimento di registrazione semplici e rapidi. Inoltre viene garantita la protezione degli investimenti attraverso Multilateral Investment Guarantee Agency (MIGA) del Banco Mundial e la Overseas Private Investment Corporation (OPIC).

Trasferirsi, soprattutto dall’altra parte del mondo, non è mai una scelta facile. Le abitudini, sono diverse, così come, ovviamente, gli usi e costumi. La cosa più importante è capire quali sono le dinamiche del Paese in cui si decide di andare a vivere e quindi imparare a gestirle. Lo straniero è visto con un po’ di sospetto ed è fondamentale creare dei rapporti di fiducia e rispetto. La professionalità, a tutti i livelli, è molto diversa dalla nostra e ogni settore ha le sue regole che bisogna apprendere per poter lavorare.

In Italia mi occupavo di marketing, comunicazione, PR e ufficio stampa in diversi settori. Nei primi 6 mesi in Repubblica Dominicana ho ricoperto il ruolo di direttore marketing in un resort di Lusso a Cap Cana, poi mi sono trasferita dall’altra parte dell’Isola, in un paese che si chiama Las Terrenas, nella penisola di Samanà, dove sto facendo alcune consulenze di comunicazione, un po’ di PR, ma soprattutto mi occupo di real estate. Il settore immobiliare in Repubblica Dominicana registra una crescita del 10% e consente di realizzare discreti guadagni grazie anche a una tassazione praticamente nulla: la tassa sulle proprietà immobiliari, la cosiddetta IPI, è dell’1% e viene calcolata sul valore catastale eccedente i 6,5 milioni di pesos pari a circa 117.000 euro. Il comparto, nonostante la crisi mondiale è dinamico, e ci sono opportunità interessanti sia per chi vuole investire (gli investimenti nel settore sono agevolati dalla legge 158-01 ora integrata dalla 195-01 sullo sviluppo turístico), che per chi vuole comprare la casa delle vacanze o costruirsi la casa dei propri sogni per trasferirsi. Bisogna però stare molto attenti a cosa si compra, per questo motivo è fondamentale avvalersi di consulenti professionali in grado non solo di consigliare e aiutare nella selezione degli immobili, ma anche di verificare la titolarietà della proprietà che non è un fatto da dare per scontato, soprattutto quando si compra un terreno o un immobile in costruzione.

Gabriella

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