Autore Topic: Regno Unito  (Letto 105999 volte)

jluke75

  • Esordiente
  • *
  • Post: 7
    • Mostra profilo
    • E-mail
LONDRA - consigli vari (seri)
« Risposta #60 il: 18 Novembre 2012, 20:48:09 »
Salve,
Dopo aver appurato che la mia prima destinazione desiderata (Canada) non è al momento opinabile per vari motivi ho deciso, sia per valutazioni mie che per validi consigli di persone accreditate in merito, di trasferirmi a Londra.
La mia professione è cameriere, e nonostante non abbia titoli professionali da vantare (come spesso succede qui al sud) è un lavoro che svolgo molto bene, al punto che "supero" di gran lunga i ragazzi che frequentano l' alberghiero.
Inoltre, parlo inglese da quando avevo 12 anni (ne ho 38 ora), e nonostante la grammatica un pò arrugginita sono ancora ad un livello superiore alla media della "new italian generation"; difatti sono andato al British Institute perchè volevo informarmi sugli esami e mi hanno classificato già al livello B1 (3 di 7).
Appurato che a Londra la ristorazione và sempre alla grande, e che c'è sempre richiesta di personale, che il costo della vita è sì più alto ma lo sono anche gli stipendi (altrimenti gli inglesi come farebbero??), che è una città multiculturale ma governata sempre dagli inglesi (che sicuramente governano meglio degli italiani), che le cose in generale funzionano 10.000 volte meglio che qui (leggasi Napoli), che nel mio caso, dato che sono anche chitarrista ma faccio un genere che qui è letteralmente ALIENO (leggasi METAL), e che Londra è la capitale europea della musica in generale e che ti offre una marea di possibilità per suonare e realizzare i tuoi sogni, ho messo sulla bilancia tutto questo bel pò da una parte e la mia condizione attuale dall' altra, e indovinate da quale parte la bilancia s'è letteralmente sfondata.
Appurato tutto questo, avrei delle domande da porre, e gradirei ricevere risposta da chi è realmente informato (ERGO chi vive o ha vissuto a Londra negli ultimi tempi, e non chi parla per "sentito dire").
Ok, partiamo con il questionary:

1 - Su internet ci sono vari siti che offrono assistenza per trasferirsi e lavorare a Londra, offrendo pacchetti completi (alloggio, colloqui, assistenza varia).. escludendo quelli fasulli c'è qualcosa di vero? Qualcuno ha avuto esperienze?

2 - Vorrei, almeno per i primi tempi, condividere l' alloggio per risparmiare, ma dato che parto da solo, come fare per trovare le persone giuste?

3 - Quali sono le zone di Londra dove è più facile trovare impieghi per la mia professione? E quali le zone "strategiche" dove alloggiare? (alcuni mi hanno detto le zone 2 e 3)

Per ora è tutto. Grazie per le eventuali risposte.

rickb

  • Veterano
  • ***
  • Post: 164
    • Mostra profilo
Re:LONDRA - consigli vari (seri)
« Risposta #61 il: 18 Novembre 2012, 21:51:50 »
non prendertela ma per me sbagli a dipingere londra come chissa' quale paradiso.
Ci sono quartieri a londra che non sono ne meglio ne peggio di quelli piu' disadattati di Napoli.
Poi la favola del multiculturalismo viene presentata solo in un modo, peccato pero' che tra diversi gruppi etnici a londra si scannano fra loro. Non passa weekend dove serbi non fanno a botte con  gli albanesi, romeni contro jamaicani etc etc. Ogni settimana viene accoltellato a morte almeno un somalo.

Poi non ti ricordi delle riots che sono successe l'anno scorso? Sfido a trovare altra citta' europea dove ci sia stata una sommossa caos del genere. Sembrava che le immagino fossero da baghdad, invece erano di uno store londinese in fiamme.... ???
Dopo l'invasione dell' est' europa post 2004 non e' piu' facile trovare un lavoro che paghi il giusto nella ristorazione a londra. Il mercato e' saturato.

Poi sinceramente da cameriere a londra finiresti a fare un house share in periferia con altri 4 o 5 illegal immigrants. Ora a 38 anni ti va di fare l'house share con gente che magari nemmeno scarica il cesso o che fa casino con la musica fino alle tre di mattina?

Capisco volere abbandonare l'italia me per me sbagli destinazione.
Fossi in te opterei per una cittadina di mare del sud inghilterra.

luca_902419

  • Apprendista
  • **
  • Post: 58
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:LONDRA - consigli vari (seri)
« Risposta #62 il: 18 Novembre 2012, 22:55:33 »
io di questi riots mi ricordo benissimo tra l'altro.. ero all'aeroporto di dublino ,  e nell'attesa di fare il check in guardavo sky  news24 sugli schermi la presenti... davvero terribile , che gente bastarda ....

rickb

  • Veterano
  • ***
  • Post: 164
    • Mostra profilo
Re:LONDRA - consigli vari (seri)
« Risposta #63 il: 18 Novembre 2012, 22:58:06 »
fosse successa in italia una cosa del genere mi domando cosa avrebbero detto i vari esterofili del forum...

empanada

  • Esordiente
  • *
  • Post: 6
    • Mostra profilo
Re:mollo tutto, ma dove vado? londra?
« Risposta #64 il: 19 Novembre 2012, 08:47:23 »
Ciao a tutti  :D
sono una ragazza di 28 anni di brescia, mi sono laureata in industrial design, ma purtroppo vince la disoccupazione.. sono arrivata al punto di voler cambiare la mia vita, di darmi altre possibilità per sentirmi ancora qualcuno, cercare la possibilità di crescere sentendomi indipendente. Ho convinto il mio ragazzo (anche lui disoccupato) a trasferirci.. inizialmente abbiamo optato per Londra, ma facendo un po di ricerca sul web sembra che la scelta della capitale britannica non sia delle migliori.. stipendi bassi, costo della vita alto.. per di più il mio grosso problema è l'inglese. Ho letto di persone che vanno a londra pur non sapendo la lingua con la speranza di riuscire ad impararla, ma che tornano dopo 6 mesi con un inglese elementare e la coda tra le gambe.

Scrivo qui perchè ho veramente bisogno di consigli, inanzitutto vorrei sapere se la mia idea di Londra è effettivamente sbagliata da un punto di vista lavorativo e dalle troppe difficoltà economiche per una coppia di fidanzati (ad esempio il costo di un appartamento per due persone).

e poi se è possibile vorrei sapere quali città mi consigliereste in alternativa..

Vi ringrazio anticipatamente

Alice


Ciao, fai bene a parttire se vuoi. Magari il fatto di non sapere l'inglese ti spaventa.. ma anche io sono partita che l'inglese nn lo sapevo e in 6 mesi l'ho imparato. quindi se hai anche solo l'idea di farlo.. parti!!

luca_902419

  • Apprendista
  • **
  • Post: 58
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:mollo tutto, ma dove vado? londra?
« Risposta #65 il: 19 Novembre 2012, 13:35:02 »



Almeno non hai una laurea umanistica 

qual è il tuo problema con le lauree umanistiche?

Cambiare Vita

  • Apprendista
  • **
  • Post: 36
  • Smettere di Lavorare e Cambiare Vita
    • Mostra profilo
Re:LONDRA - consigli vari (seri)
« Risposta #66 il: 19 Novembre 2012, 15:26:35 »
Sicuramente l'house sharing è una delle soluzioni che mi sento di consigliarti, serve un po di spirito di adattamento, ma a Londra la vita è cara, e risparmiare è d'obbligo.

rickb

  • Veterano
  • ***
  • Post: 164
    • Mostra profilo
Re:LONDRA - consigli vari (seri)
« Risposta #67 il: 19 Novembre 2012, 20:47:22 »
Sicuramente l'house sharing è una delle soluzioni che mi sento di consigliarti, serve un po di spirito di adattamento, ma a Londra la vita è cara, e risparmiare è d'obbligo.

Io ho 35 anni. Io penso che nella vita di ognuno ci siano delle fasi e per me la fase dell' house sharing e' finita da 13 anni. Fare house sharing con gli inglesi non e' facile, e farla con degli immigrati illegali a Londra e' anche peggio. Poi dipende dallo stile di vita che uno ha ma io scommetto che la maggior parte di noi ed anche l' OP non abbia bisogno di house share in Italia anche in questo momento di crisi. Perche' tornare indietro?

rickb

  • Veterano
  • ***
  • Post: 164
    • Mostra profilo
Re:mollo tutto, ma dove vado? londra?
« Risposta #68 il: 19 Novembre 2012, 20:48:36 »
dipende da dove... diciamo che se ti accontenti... lì ci sono molte soluzioni...anche tipo affittare una stanza di qualch ecasa inglese... poi tieni conto che a londra i mezzi pubblici sono straordinari anche se sei lontana dal centro ...ci arrivi in un attimo...  io partirei con almeno un 3000£ in saccoccia... ma direi che in base a quanto possiedi poi cerchi l'alloggio e tutto...

bah io non penso che la metro a Londra sia piu' puntuale di una qualsiasi linea b di Roma....gia' ti va bene se non la riempiono di bombe vedi 2005....

Foxbat

  • Apprendista
  • **
  • Post: 40
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:lavoro a londra e casa a lewisham
« Risposta #69 il: 20 Novembre 2012, 09:38:25 »
L'aspettativa di vita italiana è molto simile a quella giapponese.
La speranza di vita (e non aspettativa) e' calcolata sul numero medio di anni che una persona può aspettarsi di vivere al momento della sua nascita in quel paese in base ai tassi di mortalita' registrati nell’anno considerato. Questo indicatore costituisce, insieme con quello la mortalita' infantile, e' uno dei parametri maggiormente significativi delle condizioni sociali, economiche e sanitarie di un paese, configurandosi, quindi, non solo come indicatore demografico ma anche del livello di sviluppo di un paese. In genere nelle tabelle che si trovano sul web forniscono alcune informazioni di massima che possono essere prese a modello per le rilevazioni future o per comparazioni oggettive. Le informazioni che troverai infatti potrebbero stabilire che i bambini africani, nati in un certo periodo potranno vivere 52 anni mentre i coetanei europei arriveranno quasi a 73.
La speranza di vita alla nascita si calcola effettuando una media aritmetica ponderata dall’eta' della popolazione totale deceduta nell’anno considerato. L'alimentazione, le medicine, il numero di posti letto, le condizioni di vita generali o localizzate non entrano mai in questo calcolo in quanto considerate come eventi localizzati e troppo soggetti a mistificazione o manipolazione di singoli individui o di flussi di pensiero. Leggersi qui: http://www.sistemavsitalia.it/metodi.htm
Citazione
Italia-Giappone: differente storia, differente cultura, differente dieta, differente religione, dove sta la fregatura?
Che poi si viva di piu' perche alla base c'e' una maggiore coscienza della qualita' della vita, dell'alimentazione e della cultura come affrontare le malattie (queste ultime sono sempre dovute all'ambiente, all'inquinamento, alla mancanza di igiene e anche all'alimentazione) ecc e' risaputo, ma da qui a dire che e' l'alimentazione a influire sulla speranza di vita e' un altro discorso.
In Giappone forse dimentichi furono lanciate due bombe atomiche, una su Hiroshima e una su Nagasaki.
In tutto oltre 170,000 perirono all'istante e nei giorni immediatamente successivi alle esplosioni, mentre diverse migliaia di persone si calcola invece fossero morte negli anni a seguire. Tuttora negli ospedali Giapponesi si calcola ci siano fino a 100,000 persone che in qualche modo sono state coinvolte dalle esplosioni, pochi superstiti, figli, nipoti dei degli  hibakusha (被爆者), una parola giapponese che significa letteralmente "persona esposta alla bomba". Questa e' la ragione principale per cui il numero di posti letto in Giappone sembra, ma e' solo apparente, maggiore che rispetto all'Italia.

Citazione
Inoltre parlano tanto di dieta mediterranea: FALSO!
Dieta italiana è un conto, ma ipotizzare che i popoli che si affacciano sul Mediterraneo seguano tutti lo stesso principio di alimentazione è a dir poco bugiardo!
Senza citare popoli sull'altra sponda del mare, cito ad esempio: Sloveni, Croati o Francesi, non mi pare che seguano un'alimentazione italiana....

Non confondiamo. La dieta mediterranea e' prima di tutto un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi europei del bacino del mediterraneo, in particolare Italia, Francia meridionale (in particolare Provenza e Linguadoca), Grecia, Spagna e Marocco.
Si tratta di un modello nutrizionale non un pricipio di alimentazione, significa che alla base dell'alimentazione c'e sempre almeno uno o piu' dei componenti assunti nel modello e parlo dell'olio di oliva che rientra nella cultura e viene abitualmente consumato in Italia, Spagna, Francia, Grecia e in parte anche Marocco, sponda mediterranea ovviamente, del pane, della frutta e verdura unite alle erbe aromatiche ai cereali, al pesce e vino in moderazione, la carne non rientra se non marginalmente in quanto le polazioni comprese nelle aree individuate come la culla della dieta mediterranea alimentarsi con pesce invece di carne era la norma.

La dieta mediterranea inoltre e' stata adottata come orientamento di riferimento nella cultura alimentare di molte nazioni del pianeta, primo fra tutti  gli Stati Uniti d'America.

Non considero gli USA come detentori della verità alimentare in quanto hanno disseminato su tutta l'Europa il loro junk food, e le nuove generazioni italiane sperimentano sulla propria pelle l'obesità.
Inoltre il consumo di olio d'oliva è circoscritto ad alcune Nazioni, ma non tutte quelle che si affacciano sul Mediterraneo.
Il consumo di carne bovina o suina può essere limitato o vietato per motivi religiosi.
Lo stesso si applica su pesci e crostacei, selvaggina, vino ed alcoolici etc.
Nel bacino Mediterraneo si affacciano TRE religioni coi loro dogmi in fatto di alimentazione.
Perciò se gli USA vogliono impartire lezioni alimentari, parlino di "piramide alimentare".
« Ultima modifica: 20 Novembre 2012, 17:56:20 da Marrone »
Giovanni

Foxbat

  • Apprendista
  • **
  • Post: 40
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:mollo tutto, ma dove vado? londra?
« Risposta #70 il: 20 Novembre 2012, 10:04:35 »
L'inglese si può, e si deve, studiare in patria prima di partire.

In parte è vero, dipende tutto dalla qualità ed esperienza dell'insegnante (di madrelingua!)
Purtroppo abbiamo anche pessimi insegnanti che "millantano" conoscenze che solo a posteriori si rivelano pressoché nulle.
Comunque l'inglese si impara veramente vivendo sul posto ed evitando tassativamente di parlare italiano, anche con altri connazionali in luoghi pubblici!
Giovanni

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:lavoro a londra e casa a lewisham
« Risposta #71 il: 20 Novembre 2012, 17:13:13 »
Non considero gli USA come detentori della verità alimentare in quanto hanno disseminato su tutta l'Europa il loro junk food, e le nuove generazioni italiane sperimentano sulla propria pelle l'obesità.
Inoltre il consumo di olio d'oliva è circoscritto ad alcune Nazioni, ma non tutte quelle che si affacciano sul Mediterraneo.
Il consumo di carne bovina o suina può essere limitato o vietato per motivi religiosi.
Lo stesso si applica su pesci e crostacei, selvaggina, vino ed alcoolici etc.
Nel bacino Mediterraneo si affacciano TRE religioni coi loro dogmi in fatto di alimentazione.
Perciò se gli USA vogliono impartire lezioni alimentari, parlino di "piramide alimentare".

No no, forse mi sono spiegato male, non considero nemmeno io gli USA come detentori della verita' alimentare.
Ho solo detto che hanno menzionato la dieta mediterranea come salutare per il consumo di olio d'oliva eccetera.
Personalmente ho visitato per diletto o per lavoro tutti i paesi del Mediterraneo.

In Marocco si produce e consuma olio d'oliva nella loro cucina, la famosa crema di ceci houmous o hummus e' infatti costituita principalmente da olio di oiva e ceci leggermente lessati e pestati nel mortaio fino a diventare un piatto saporito e energetico.

Anche in Algeria si produce olio di oliva, gli oliveti furono impiantati dai romani al tempo della loro conquista, e la tradizione e' stata tramandata fino ai giorni nostri. La costa da Skikda fin quasi a Algeri viene coltivata a grano ma intercalata da uliveti. Altra grande tradizione Algerina e' il vino, alcol si, ma lo vendono principalmente alla Francia e c'e' un discreto consumo locale.

Anche inTunisia si prepara l'hommus ma anche la crema d'aglio, altra sciccheria per il palato, anche questo condito con olio di oliva, anzi direi aglio annegato nell'olio d'oliva. Per questi tre paesi il pesce rapppresenta una risorsa importante, soprattutto le genti rivierasche ne fanno un consumo giornaliero. Aggiungerei la frutta in prevalenza mediterranea, non esotica intendo, l'Algeria conta aranceti e grandi coltivazioni di uva, non solo per il vino ma anche a uso alimentare.

Continuando il nostro giro del mediterraneo arriviamo in Libya, troviamo il solito houmous, il pesce, la carne, il couscus, la frutta, le verdure, cibi comuni a quelli mezionati prima. In Libya non si consumava vino, lo trovavi nei campi delle societa' petrolifere italiane o straniere ma in citta' difficile ma in Libya mancavano tanti alimenti, i supermercati erano desoltamente vuoti e la gente moriva di fame alla faccia del rais.

Eppoi l'Egitto, dei paesi mussulmani del mediterraneo e' stato l'ultimo visitato, ero li alloggiato al Semiramis hotel durante l'inizio della rivolta in piazza Tahrir il 25 gennaio del 2011. Inutile dire che gli egiziani mangiano come le altre nazioni con la stessa religione, consumo olio d'oliva, anche perche' lo producono, vino, per lo stesso motivo (ma prima della rivolta, dopo non so), frutta e verdura e pesce.

Percorriamo il nostro viaggio virtuale verso est in senso antiorario volutamente antiorario, per giungere in Palestina. A parte l'hummus, comune a tutti i mussulmani non ho trovato altro, ma son rimasto troppo poco per apprezzare, un pranzo di corsa e via.

Israele riflette troppo le abitudini alimentari americane (i fast food), italiane (la pizza), francesi e spagnole, anche indigene. Mangiano di tutto ma consumano olio di oliva, frutta, pesce e verdure nel rispetto di una dieta con molte influenze ebraiche.

Il Libano, in Libano ci sono stato moltissimi anni fa, ero giovane e di belle speranze. Ricordo la deliziosissima crema d'aglio detta anche toum o thoum oppure thoums ma soprattutto garlic cream, il solito hummus e altre cremine a base di olio d'oliva e alimenti vari, una squisitezza. In Libano ho mangiato il miglior risotto allo zafferano che nemmeno a Milano ho mangiato mai, incantevole. E che dire della fattouch un'insalata libanese preparata con verdure esive condita con del buon olio d’oliva, che e' apprezzato e prodotto in tutto il Mediterraneo e dell’aceto di vino, ma cio' che la rende unica e' il prezzemolo la menta e il sommaco, una spezia mediorientale dal gusto delicato e particolare, e poi la laban b’khiar un'insalata di cetrioli allo yogurt....

Della Siria conosco poco, non posso parlarne ma sono sicuro abbiano le stesse usanze e tradizioni alimentari dei vicini mediorentali.

In Turchia sono stato in tre diversi periodi. Agli inizi della mia carriera professionale, in un cantiere lungo il corso del Firat, a meta' degli anni ottanta durante un interminabile viaggio attraverso la regione in auto con tre compagni di avventura e un cane, giu' giu' fino a Cyprus (via nave la traversata da Iskenderun). L'ultima nel 2011, prima di venire in Vietnam. Non voglio ripetermi, la cucina e' quasi la stessa, i turchi prediligono le cipolle dal gusto forte e lo yoghurt che infilano un po' ovunque, vanno pazzi per la carne d'agnello che apprezzo ma non e' la mia passione e si mangiano quella di montone che aborrisco. Cioe' nonostante l'alimentazione, specialmente lungo la costa e' tipica Mediterranea.

Arriviamo in Grecia dove la cucina non varia nemmeno troppo. Turchi e greci sono, almeno a tavola, molto simili. Entranbe le nazioni hanno abitudini alimentari comuni a tutte le altre del bacino Mediterraneo, segno che, almeno sulle coste e principalmente la gente modesta, ne fa buon uso. Lo sapevate che certe isole Greche hanno diversi ultracentenari? Sara' per via di quello che mangiano?
 
Salendo un po' devo approfittare di un passaggio in barca, non conosco la cucina Albanese, ne quella dei paesi dell'ex Yugoslavia, potrei passare per uno che prende quello che trova sul web e lo vende come suo, giammai.

Dell'Italia sappiamo gia', vino, olio, frutta e verdure, pesce... c'e' tutto.
La Francia non e' molto diversa dall'Italia, loro prediligono, come gli arabi, le salsine di tutto, dall'aglio ai cetrioli, dal melone alla cipolla. E infine la Spagna e il viaggio ha fine.

Come vedi caro Foxbat, almeno sulle coste di questo Mare Nostrum la cucina mediterranea ha motivo di esistere.

Gli americani? Pessimi inventori del fast food, di MacDonalds, delle patatine fritte... no quelle le ha inventate un indiano, perfezionate dai francesi e proposte dagli americani per riempirci di colesterolo tutti.

Gli americani lasciamoli per un po' nel loro brodo... grasso naturalmente!  :D :D :D
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

Foxbat

  • Apprendista
  • **
  • Post: 40
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:lavoro a londra e casa a lewisham
« Risposta #72 il: 20 Novembre 2012, 18:53:34 »
Ottima analisi, però c'è un però.
Glia Arabi, osservanti dei dettami del Corano non possono mangiare carne suina o bere vino. Gli alimenti devono rispettare l'Halal.
In Israele, la cucina Kosher spadroneggia ovunque, dettando alcune ricette ed obblighi. Inoltre gli Ebrei praticanti non possono mangiare alcuni tipi di selvaggina, crostacei e frutti di mare.
Ma siccome nella cosidetta "dieta mediterranea" esaltano le virtù della pasta e riso, vorrei trovare una Nazione che ha nella propria cultura il mangiare pasta! Riso lo trovo anche in altri Paesi.
« Ultima modifica: 20 Novembre 2012, 19:20:17 da Marrone »
Giovanni

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:lavoro a londra e casa a lewisham
« Risposta #73 il: 20 Novembre 2012, 19:35:39 »
Ottima analisi, però c'è un però.
Glia Arabi, osservanti dei dettami del Corano non possono mangiare carne suina o bere vino. Gli alimenti devono rispettare l'Halal.
In Israele, la cucina Kosher spadroneggia ovunque, dettando alcune ricette ed obblighi. Inoltre gli Ebrei praticanti non possono mangiare alcuni tipi di selvaggina, crostacei e frutti di mare.
Ma siccome nella cosidetta "dieta mediterranea" esaltano le virtù della pasta e riso, vorrei trovare una Nazione che ha nella propria cultura il mangiare pasta! Riso lo trovo anche in altri Paesi.

Anche io ho un pero'.

Nella dieta mediterranea la carne e' in secondo piano, che sia di pecora, vacca, maiale o cavallo non risulta negli alimenti a consumo giornaliero e nemmeno settimanale, una volta al mese. Per quello ho menzionato sempre e solo le genti rivierasche piu' inclini e favorite al consumo di pesce o prodotti ittici in genere. Il pane e la pasta nella piramide italica c'e' al fianco della carne, mentre gli altri cereali (vedi sotto) andrebbero consumati giornalmente.
Poi la questione del vino e' relativa. Il vino lo si beve in Egitto, abbastanza normalmente, in Algeria, in Tunisia e' normalita', non mi sembra che la dieta mediterranea esalti le virtu della pasta ne tantomeno del riso ma quelle dei cereali in genere. E per cereali non si intendono solo i prodotti del grano e grano duro o il riso ma anche mais, orzo, farro, avena, il frumento, ma soprattutto il miglio e il sorgo.

Ti ricordo che gli arabi mangiano con minore regolarita' la pasta, vero, pero' consumano il couscous che e' a base di semolino di farina di frumento in genere, e il couscous lo consumano praticamente tutte le popolazioni con origine berbera, o nilotica, quindi in Marocco, Algeria, Tunisia, Libya, Egitto, Palestina, Libano e presumo anche Siria. Io l'ho mangiato anche in Turchia, fatto alla loro maniera poco in linea con le tradizioni arabo berbere ma insomma il risultato non era male.

Gli ebrei rappresentano si e no il 2% di tutta le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo, pensi che faccia qualche differenza cosa si mangino loro? 

Inoltre la dieta mediterranea e' stata nominata Patrimonio dell'Umanita' dall'UNESCO: #
« Ultima modifica: 20 Novembre 2012, 19:43:24 da Marrone »
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

castax

  • Amministratore
  • Maestro
  • *****
  • Post: 586
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:lavoro a londra e casa a lewisham
« Risposta #74 il: 20 Novembre 2012, 20:01:22 »
Avete invece sentito parlare della Nutrigenomica ?

Va oltre la dieta Mediterranea.

Castax