Autore Topic: santo domingo  (Letto 14428 volte)

SocialRey

  • Visitatore
Re:santo domingo
« Risposta #15 il: 10 Luglio 2012, 17:23:30 »
però resta il fatto che da italiano non perdi il diritto all'assistenza,quindi per male che vada puoi sempre tornare se ci sono problemi di salute...
Non e' vero, se non hai piu' redditi dimostrabili in Italia dopo un certo periodo perdi l'assistenza obbligatoria. Anche l'iscrizione all'AIRE necessaria altrimenti il consolato non ti da assistenza per quanto riguarda passaporto e documenti vari, diventa una ragione per la cancellazione dal SSN. Quindi attenzione, semmai procuratevi una assicurazione sanitaria privata con la quale vi tutelate in caso di problemi di salute, gravi o non gravi.

Se non hai reddito NON perdi nessuna assistenza medica...altrimenti i disoccupati non avrebbero diritto ad assistenza! o.o invece per l' iscrizione all' AIRE è vero, la perdi, ma solo se te ti iscrivi o se fanno dei controlli e non risiedi più in italia da 12 mesi almeno... comunque non perdi in nessun caso il diritto al pronto soccorso... comunque l' assicurazione medica in quei posti non è cara, è fattibile

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #16 il: 11 Luglio 2012, 03:26:49 »
Se non hai reddito NON perdi nessuna assistenza medica...altrimenti i disoccupati non avrebbero diritto ad assistenza! invece per l' iscrizione all' AIRE è vero, la perdi, ma solo se te ti iscrivi o se fanno dei controlli e non risiedi più in italia da 12 mesi almeno... comunque non perdi in nessun caso il diritto al pronto soccorso... comunque l' assicurazione medica in quei posti non è cara, è fattibile
Mi dispiace ma sei male informato.
Se sei disoccupato non perdi i diritti solo se ti iscrivi all'ufficio di collocamento (che adesso si chiama diversamente) nella lista dei disoccupati. Che poi non fanno controlli siamo d'accordo.
A me e' capitato che quando sono rientrato in Italia dopo 4 anni che stavo via, non avendo piu' l'assistenza attraverso la famiglia di origine mi hanno contestato il diritto all'assistenza perche' non avevo effettuato il pagamento dei contributi negli ultimi 12 mesi.
La legge dice che la contribuzione al SSN e' obbligatoria se lavori in Italia.
E' altresi obbligatoria pur lavorando all'estero ma trasferendo il salario in italia attraverso, e' evidente, una organizzazione italiana.
Chiaro che se lavori all'estero con una ditta estera che non versa i contributi in Italia tu dopo 12 mesi sei sospeso dai diritti del SSN ad esclusione per il pronto soccorso. Sempre che qualcuno glielo vada a dire, sempre che non ti iscrivi all'AIRE.
In Germania e' diverso, mia moglie e quindi tutta la famiglia non ha mai perso l'assistenza sanitaria che e' obbligatoria anche se non contribuisci per un massimo di 4 anni, se riprendi a versare i contributi ogni 4 anni e per un minimo di un anno, in pratica non la perdi mai. Anche in Olanda e' cosi' e mi risulta lo stesso in tutta l'europa del nord compreso il belgio e la francia.

Ma tutto questo non e' un problema, basta sottoscrivere una assicurazione sanitaria che ti preservi dai problemi di salute, con un minimo di franchigia altrimenti la fattura sarebbe salatissima e l'appoggio a strutture sanitarie specializzate (in Florida per esempio) in caso di problemi gravi.

SocialRey

  • Visitatore
Re:santo domingo
« Risposta #17 il: 11 Luglio 2012, 08:50:59 »
Se non hai reddito NON perdi nessuna assistenza medica...altrimenti i disoccupati non avrebbero diritto ad assistenza! invece per l' iscrizione all' AIRE è vero, la perdi, ma solo se te ti iscrivi o se fanno dei controlli e non risiedi più in italia da 12 mesi almeno... comunque non perdi in nessun caso il diritto al pronto soccorso... comunque l' assicurazione medica in quei posti non è cara, è fattibile
Mi dispiace ma sei male informato.
Se sei disoccupato non perdi i diritti solo se ti iscrivi all'ufficio di collocamento (che adesso si chiama diversamente) nella lista dei disoccupati. Che poi non fanno controlli siamo d'accordo.
A me e' capitato che quando sono rientrato in Italia dopo 4 anni che stavo via, non avendo piu' l'assistenza attraverso la famiglia di origine mi hanno contestato il diritto all'assistenza perche' non avevo effettuato il pagamento dei contributi negli ultimi 12 mesi.
La legge dice che la contribuzione al SSN e' obbligatoria se lavori in Italia.
E' altresi obbligatoria pur lavorando all'estero ma trasferendo il salario in italia attraverso, e' evidente, una organizzazione italiana.
Chiaro che se lavori all'estero con una ditta estera che non versa i contributi in Italia tu dopo 12 mesi sei sospeso dai diritti del SSN ad esclusione per il pronto soccorso. Sempre che qualcuno glielo vada a dire, sempre che non ti iscrivi all'AIRE.
In Germania e' diverso, mia moglie e quindi tutta la famiglia non ha mai perso l'assistenza sanitaria che e' obbligatoria anche se non contribuisci per un massimo di 4 anni, se riprendi a versare i contributi ogni 4 anni e per un minimo di un anno, in pratica non la perdi mai. Anche in Olanda e' cosi' e mi risulta lo stesso in tutta l'europa del nord compreso il belgio e la francia.

Ma tutto questo non e' un problema, basta sottoscrivere una assicurazione sanitaria che ti preservi dai problemi di salute, con un minimo di franchigia altrimenti la fattura sarebbe salatissima e l'appoggio a strutture sanitarie specializzate (in Florida per esempio) in caso di problemi gravi.

Sarà... ma da nessuna parte riesco a trovare quello che hai detto, l'unica cosa che ho trovato è che "Nel nostro Paese la tutela della salute come diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività prevista dall'articolo 32 della Costituzione è garantita, nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana, attraverso il Servizio sanitario nazionale. Istituito dalla legge 833 del 1978, il SSN italiano ha carattere universalistico e solidaristico, fornisce cioè l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro." tratta da qui # poi può essere che sia cme dici te,ma non c'è scritto da nessuna parte a quanto vedo, oltre che non ho mai sentito di nessuno che gli hano tolto l' assistenza sanitaria perchè non iscritto all'ufficio di collocamento

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #18 il: 11 Luglio 2012, 13:28:12 »
ma non c'è scritto da nessuna parte a quanto vedo, oltre che non ho mai sentito di nessuno che gli hano tolto l' assistenza sanitaria perchè non iscritto all'ufficio di collocamento
Il fatto che non sia scritto li non significa che sia cosi, il SSN e' a disposizione per i cittadini italiani che pagano i contributi e per gli assimilati che ne hanno diritto, fra gli assimilati ci sono anche i disoccupati, i pensionati, quelli senza lavoro, tutti gli altri pagano. Io quando vado in italia e ho necessita' devo pagare tutto anche il pronto soccorso che pure mi viene praticato in caso di bisogno!

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #19 il: 11 Luglio 2012, 14:08:01 »
E' un po' lunga ma va letta fino in fondo:

12. Se sono iscritta all'Aire perdo la copertura sanitaria in Italia?
Sì. Iscrivendosi all'AIRE si perde il diritto al medico di base, all'assistenza ospedaliera tramite mutua e all'acquisto dei medicinali dietro pagamento del solo ticket. L'unica cosa che non si perde è il diritto all'assistenza sanitaria urgente, quella cioè che passa per il pronto soccorso, per un periodo massimo di 90 giorni anche non consecutivi, secondo quanto affermato da un grande quantità di consolati presso i quali ci siamo informate.
Va detto però che la norma è confusa e che spesso gli stessi ospedali non sanno come porsi di fronte agli italiani residenti all'estero.
Secondo il Ministero della Salute:
"I cittadini italiani che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l'Italia perdono il diritto all'assistenza sanitaria, sia in Italia che all'estero, all'atto della cancellazione dall'anagrafe comunale e della iscrizione all'AIRE, fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco (a questa categoria appartengono ad esempio i lavoratori di grandi imprese italiane che hanno un contratto di lavoro in Italia e che percepiscono lo stipendio in Italia, ma svolgono le proprie funzioni in un paese estero, ndr). L'iscrizione all'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero) o il diritto di voto in Italia, non aprono un diritto all'assistenza sanitaria in Italia.
Tuttavia, ai sensi del DM 1° febbraio 1996 ai cittadini con lo stato di emigrato ed ai titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani, che rientrino temporaneamente in Italia, sono riconosciute, a titolo gratuito, le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare, qualora gli stessi non abbiano una copertura assicurativa, pubblica o privata, per le suddette prestazioni sanitarie. Per ottenere le prestazioni ospedaliere urgenti è necessario presentare un attestato rilasciato dal Consolato competente che attesta lo stato di emigrato. In mancanza dell'attestato del consolato, può essere sottoscritta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si dichiara, oltre al proprio stato di emigrato, che non si è in possesso di una copertura assicurativa pubblica o privata contro le malattie.
Attenzione: Alcune regioni (ad esempio il Veneto) garantiscono un assistenza sanitaria più ampia nei confronti dei cittadini emigrati dalla propria regione. Pertanto si consiglia di rivolgersi presso gli Assessorati regionali e provinciali alla Sanità".
Questo contraddice con quanto vissuto da qualcuno con prestazioni di urgenza sui propri figli: "Regolarmente iscritta all'AIRE (e la mia famiglia con me), in tre momenti diversi mentre ero in vacanza in Italia ho dovuto portare i miei figli al pronto soccorso per cure sanitarie urgenti (una volta in Puglia, una in Lombardia e una in Sardegna). In nessuno dei tre pronto soccorsi mi è stato richiesto alcun certificato di iscrizione all'AIRE (pur avendo io dichiarato subito che ero residente all'estero) e ho dovuto pagare unicamente il ticket su alcuni medicinali somministrati ai bambini".
Di seguito riportiamo qualche esperienza diretta che può aiutarci a far luce sulla materia:
Racconta Cristina: "sono rientrata in Italia provenendo da un paese africano al 7 mese di gravidanza e sono rimasta in in Italia per 5 mesi..... mi hanno dato una tessera sanitaria provvisoria, ma del medico di fiducia neanche l'ombra. Avevo diritto solamente a prestazioni sanitarie aventi carattere di urgenza (per intendersi passando dal pronto soccorso) e per un periodo massimo di 90 giorni (tutti gli esami della gravidanza li ho pagati di tasca mia). Tant'è che quando è nato il piccolo, anche lui è stato collegato alla mia tessera sanitaria (la quale aveva ormai finito i 90 giorni) e non ha avuto diritto a nulla, neanche ovviamente al pediatra di base. Per di più me l'hanno iscritto.... come cittadino extracomunitario. E' però vero che il tutto poteva essere ovviato autocertificando che riprendevo la residenza in Italia (non in via temporanea), ma andava comunque fatta la reiscrizione all'anagrafe comunale italiana, con tutta la procedura conseguente di comunicazione al consolato di competenza, cancellazione dall'Aire, etc. etc... procedura poco pratica per un soggiorno temporaneo in patria". Questo è in effetti quanto consigliano generalmente gli stessi consolati di fronte a un caso come quello di Cristina, o nel caso si passi per l'Italia per periodi brevi (sotto ai sei mesi, per intenderci) in transito verso altre destinazioni. Ci sono però anche casi di persone che hanno avuto esperienze burocratiche traumatiche nel regolarizzare la propria posizione di cittadini italiani residenti all'estero, e che non se la sentono di scegliere questa opzione. Racconta ad esempio Selena: "sono iscritta all'AIRE ufficialmente dal febbraio 2006, ed ho la residenza spagnola. Ebbene, l'anno scorso ero in italia, mi son fermata due mesi, ed avevo bisogno di un piccolo intervento. Dall'Asl, a giugno, mi confermarono che non c'erano problemi, addirittura mi avevano data la tessera sanitaria internazionale, quella nuova azzurra, e anche se io avevo detto loro che non vivevo piú in italia, loro non avevano fatto una piega, anzi, nessun problema. Insomma, mi preparo per questo intervento, ma dal'ospedale mi chiamano dicendo che io sono emigrante dal 2006 e che non ho diritto alla sanitá italiana, che avrei dovuto pagarmi tutte le spese (1000 euro al giorno, circa), o altrimenti rifare la residenza in italia.
Mi han fatto insomma capire perfettamente che per l'italia io son emigrante, il che voleva dire che stavo lì come turista, e che alla Spagna, prima di partire, avrei dovuto richiedere il famoso modello E111 per la copertura sanitaria all'estero. Naturalmente non ho fatto l'intervento, e me ne son tornata in Spagna senza accettare di rifare residenza e tutti i documenti che mi son costati mesi e mesi di lotte tra uffici!!!".
Il consiglio che diamo quindi, se residete all'estero e tornate temporaneamente in Italia, è di munirvi comunque di un documento che attesti il più possibile la vostra situazione (sia questo la tessera sanitaria, per i residenti in Europa, che un certificato rilasciato dal consolato ed eventualmente il passaporto se attesta la data d'entrata in Italia).

Adesso e' chiaro?????????

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #20 il: 11 Luglio 2012, 14:25:11 »
E poi questo per chiudere il cerchio:

Assistenza sanitaria
Esenzione spese sanitarie per disoccupati e cassaintegrati
Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 è possibile ottenere l’esenzione del ticket per visite ambulatoriali, specialistiche e farmaceutiche, a prescindere dal reddito, per:
disoccupati iscritti al Centro per l’Impiego e familiari a loro carico
lavoratori in mobilità e familiari a carico
lavoratori in cassa integrazione straordinaria e familiari a carico
lavoratori in cassa integrazione in deroga e familiari a carico
Potete ritirare e consegnare i moduli all’ASL di via Carlo Marx 195, lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 12. Chi ha già l’esenzione non deve fare alcun rinnovo, se continua ad averei requisiti per l’esenzione.

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #21 il: 11 Luglio 2012, 14:35:53 »
questo l'ho trovato qui: http://www.sestosg.net/dasapereper/vivereinsalute/assistenzasanitaria/scheda/,2271 ma se lo scrivono voul dire che e' vero no? 

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #22 il: 11 Luglio 2012, 14:39:07 »
giuro che poi ho finito: #

SocialRey

  • Visitatore
Re:santo domingo
« Risposta #23 il: 11 Luglio 2012, 15:02:53 »
esenzione ticket è quello che te hai sottolineato in rosso.. e oltre tutto te all'inizio avevi detto che ai disoccupati non spetta l'assistenza sanitaria, hai poi modificato dopo dicendo che ai disoccupati NON iscritti...oltretutto hai postato un poema riferito alla perdita dell'assistenza sanitaria per gli iscritti all' AIRE...mentre si parlava di perdita dell'assistenza per chi non lavora (avevi scritto quello). e hai poi terminato con un altro articolo... sempre per l'esenzione ticket...il diritto all'assistenza sanitaria non è l'esenzione ticket... comunque siamo fuori topic ormai, quindi direi di chiudere il discorso

AmorAmor

  • Veterano
  • ***
  • Post: 152
    • Mostra profilo
Re:santo domingo
« Risposta #24 il: 11 Luglio 2012, 16:20:53 »
esenzione ticket è quello che te hai sottolineato in rosso.. e oltre tutto te all'inizio avevi detto che ai disoccupati non spetta l'assistenza sanitaria, hai poi modificato dopo dicendo che ai disoccupati NON iscritti...oltretutto hai postato un poema riferito alla perdita dell'assistenza sanitaria per gli iscritti all' AIRE...mentre si parlava di perdita dell'assistenza per chi non lavora (avevi scritto quello). e hai poi terminato con un altro articolo... sempre per l'esenzione ticket...il diritto all'assistenza sanitaria non è l'esenzione ticket... comunque siamo fuori topic ormai, quindi direi di chiudere il discorso
e continui a sbagliarti, ho sottolineato in rosso che se non ti iscrivi all'ufficio collocamento altrimento chiamato centro per l'impiego l'assistenza sanitaria te la scordi, attenzione assistenza non e' la stessa cosa di diritto sanitario, quello non te lo toglie nessuno in casi di urgenza dovunque vai anche in europa. continui a fare cinfuzione fra tickets e assistenza sanitaria.
per uno con le idee confuse come le tue mi sembra che ce l'hai chiarissime proprio dove non serve, infatti sei fuori tema.

SocialRey

  • Visitatore
Re:santo domingo
« Risposta #25 il: 11 Luglio 2012, 16:31:52 »
Assistenza sanitaria
Esenzione spese sanitarie per disoccupati e cassaintegrati
Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 è possibile ottenere l’esenzione del ticket per visite ambulatoriali, specialistiche e farmaceutiche, a prescindere dal reddito, per:
disoccupati iscritti al Centro per l’Impiego e familiari a loro carico

Esenzione "spese sanitarie" si intende il ticket... comunque cominci già a essere fastidioso, e credo te lo abbiano fatto notare ormai tutti, scrivi in tutti i forum solo per cercare qualcosa da correggere,che sia del canada, dell'australia e anche sui post di santo domingo dove come si può leggere il tutti i post a riguardo non sei affatto ferrato... se non hai nessuna informazione iutile da dare alle persone, evita di scrivere solo per correggerle su tutto ciò che scrivono, questo non è un forum di "caccia all'errore".
Sei te che hai detto
Non e' vero, se non hai piu' redditi dimostrabili in Italia dopo un certo periodo perdi l'assistenza obbligatoria.

Il che non è vero, se risiedi in italia hai sempre e comunque diritto all'assistenza sanitaia, anche se non lavori. poi se ci aggiungi che se non risiedi qui, se qui e se la... e tutte una serie di condizioni DA TE rituenute causa di perdita dell'assistenza sanitaria... specificale nel primo post di lamentela.non l'hai detto nel tuo primo post "di critica" su questo thread... detto questo, il primo ad andare fuori tema qui sei stato proprio te, in quanto hai voluto criticare i miei consigli e opinioni personali su santo domingo (motivo del thread) dicendo che quello che ho detto relativo all'italia non era vero... anche non lo fosse stato era un minuscolo punto del mio discorso relativo alle mie impressioni riguardo ad una nazione di cui non sei nemmeno interessato. Ciao