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Dalle montagne modenesi alle spiagge del Brasile

trasferirsi in Brasile

Da Modena alle spiagge del Brasile: la storia di Gabriele

Prendere la propria vita e ribaltarla completamente: per un montanaro cresciuto sulle irte montagne dell’ appennino attorno a Modena non potrebbe esserci un cambiamento più radicale di quello di trasferirsi in riva all’ oceano sulle dorate coste del Brasile meridionale.Nella terra del Samba c’è arrivato trascinato dalla forza dei sentimenti: una dolce metà brasiliana ed una irresistibile attrazione per la magica atmosfera brasilera. Dal suo Blog Gabriele (http://unmontanaroinbrasile.blogspot.com) lancia sguardi sulla quotidianità del brasile e racconta di come questa sua esperienza lo abbia arricchito culturalmente anche nella sua attività lavorativa di designer.

In Brasile è riuscito ad inserirsi con un lavoro e con la sua passione per la fotografia: attualmente lavoro presso un piccolo studio di design, mi occupo della produzione di materiale pubblicitario e di seguire alcune installazioni per feste e negozi. Oltre al lavoro frequento una palestra vicino casa, ogni tanto vado a correre sul mare, ma soprattutto fotografo, ho fatto anche vari corsi con un gruppo di ragazzi con cui ho stretto amicizia.

Vediamo ora un tuo “Identikit”…

Mi sono trasferito a maggio del 2010, sono poco più di 8 mesi che son qua.Sono originario di un piccolo paese del appennino modenese, Montecreto. Ora mi trovo a Balneario Camboriù, piccola città nello stato di Santa Catarina, sud del Brasile.

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Come è caduta la scelta sul Brasile ?

Ho “scelto” questo paese prima per una questione affettiva, mia moglie é brasiliana, e poi ho sempre avuto molto feeling con la cultura sudamericana. Beh, diciamo che sono qua anche per ricercare qualcosa di diverso della realtà che abbiamo in Italia, non penso di essere scappato, solo sono una persona curiosa.

Cosa ti ha colpito dei brasiliani ?

Mi colpisce l’idea del quotidiano, mi colpisce questa differenza che c’é tra chi pianifica ogni singola cosa della vita e chi invece sa accettare ogni sua sorpresa… nel bene e nel male ovviamente.

Torneresti in Italia ?

Credo proprio che tornerò, amo il mio paese.

Cosa vorresti portarti con te del Brasile?

Mi mancherebbe lo spirito di certe persone, ma forse ancor di più il fatto di poter stare tanto all’ aria aperta con degli scenari unici, la natura non ha eguali.

Cosa ti manca di più dell’Italia?

Mi mancano tante cose, e, a parte famiglia ed amici, mi manca il cibo e la cultura che ruota intorno ad esso… oltre ovviamente a tante altre cose che abbiamo solo noi.

Tra il tuo vivere in Brasile e quello in Italia quali differenze hai riscontrato ?

In Italia era la classica giornata media italiana direi. Sveglia alle 6.30, un giretto col cane, in macchina verso il lavoro e successivo ritorno alle 18e30 circa. Serata in famiglia e, più o meno a giorni alterni, palestra e amici. In Brasile la mia giornata “media” comincia alle 7 circa, pronto per il lavoro verso le 8, per poi tornare a casa verso le 19. Solitamente prima di cena ne approfitto per andare a correre in spiaggia a 300 metri da casa mia, e finisco con una bel piatto di pasta e un film con mia moglie. Per quanto riguarda i fine settimana cerchiamo sempre di approfittare del mare o comunque di rimanere all’ aria aperta, per godere della splendida natura locale. Non sono poi tantissime le differenze, diciamo che l’Italia é economicamente più ricca e ciò influisce sulle persone portandole ad essere più egoiste e chiuse. Sinceramente credo che anche qui non sarebbe poi tanto diverso a parità di condizioni, diciamo che le persone qua inseguono un sogno che noi abbiamo ottenuto almeno 25-30 anni fa.

Qual’ è l’aspetto meno noto del Brasile ?

Dove vivo io c’é una grandissima influenza culturale tedesca ed italiana, per cui la gente é molto simile a noi come lineamenti… molti invece quando dici che sei sposato con una brasiliana si aspetta che sia di colore, e qua ce ne sono pochi.

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Cosa hai scoperto di te stesso grazie a questa esperienza ?

Più che scoperto ho consolidato il fatto di essere una persona che sa abituarsi abbastanza e che in fondo non soffre tanto di malinconia.

C’è qualche episodio che ti ha colpito durante la tua permanenza ?

Beh ogni giorno ce n’é una… da quello davanti a te che parcheggia a semaforo rosso, esce e non torna più al fatto di uscire in barca ed essere quasi affondato da una balena. Ma ce ne sarebbero tante da raccontare…

Hai conosciuto qualche tradizione particolare ?

Tradizione é una parola difficile per chi ha una storia così breve e mischiata con tante culture… il calcio e la birra possono essere considerate tali?

C’è qualche personaggio brasiliano che ti affascina ?

Mi piace molto il tennista Guga, una persona davvero fantastica che sta facendo molto per aiutare i disabili, e a suo tempo Ayrton Senna.

Cosa apprezzi maggiormente della cucina locale?

Mi piace molto la fejoada, il pesce fresco e la frutta.

Per scrivere a Gabriele:

unmontanaro@yahoo.com

Intervista cura di Raffaele Ganzerli

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