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“Do An Be”: il social work in cui è il lavoro a cercare voi

Anna Paci parla del social network che ha aperto 4 anni fa

Da mamma a imprenditrice

Anna Paci parla del social network che ha aperto 4 anni fa e che mette in connessione lavoratori con i datori di lavoro gratuitamente

Di Enza Petruzziello

Diventati importanti strumenti di comunicazione, non c’è notizia o avvenimento che non passi attraverso di loro, i social network rappresentano ormai anche un valido aiuto per chi è in cerca di lavoro. Negli ultimi anni hanno di fatto sostituito l’antico e superato passaparola, diventando quel vicino di casa con cui dialogare e darsi una mano. A capire l’enorme potenzialità dei social come luogo per cercare un impiego è stata una giovane donna, Anna Paci, professionista di Pistoia che, ormai da quattro anni, gestisce con successo “Do An Be”, piattaforma online che permette appunto di trovare piccoli lavoretti part-time o impieghi a lungo termine. Il nome del sito in inglese vuol dire “fare ed essere”. L’obiettivo, d’altronde, è proprio accogliere le domande di chi cerca un servizio e le offerte di lavoro di chi mette a disposizione tempo e competenze.

Attenzione, però, non si tratta del solito sito di annunci o di un’agenzia interinale, ma di un social network dedicato all’incontro tra domande e offerte di lavoro inserite direttamente dagli utenti. Un “social work”, insomma, così come ama definirlo l’ideatrice. Un nuovo modo di sfruttare il network virtuale per trovare un’occupazione, non solo occasionale o part-time, ma anche a lungo termine. Chiunque può infatti creare gratuitamente un profilo personale per pubblicizzare le proprie capacità professionali anche con foto e video, indicando luoghi, giorni e orari in cui si è disponibili.

Molto più facile da utilizzare di LinkedIn, e molto più agile dei Centri d’impiego dal punto di vista burocratico, Doanbe è online dal febbraio del 2013 e ad oggi conta oltre 30mila iscritti. Premiata come migliore azienda al femminile per “Women Like You”, grazie ai fondi ricevuti è stata inserita una sezione dedicata alle aziende per semplificare ulteriormente il procedimento necessario per la compilazione del profilo. Dite addio, dunque, alle interminabili code negli uffici di collocamento. Basta inviare curriculum vitae a vuoto. Iscrivendovi a “Doanbe” sarà finalmente il lavoro a venire a cercare voi.

Anna, come e quando nasce l’idea di Doanbe?

«Doanbe.it nasce per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in un momento storico in cui questo incontro è estremamente difficile. È nato nel 2013 dal mio bisogno e da quello delle mie colleghe di allora, di rimettermi in gioco nel mondo del lavoro dopo pappe e pannolini».

Da mamma a imprenditrice, dunque. Anche tu a un certo punto hai deciso di cambiare totalmente la tua vita. Che cosa ti ha spinto a una decisione del genere?

«La spinta è stata quella che muove ogni donna: il bisogno di affermarsi nel mondo del lavoro. Parallelamente a Doanbe però è nata anche la mia attività di web marketing e organizzazione eventi. Doanbe infatti è un servizio assolutamente gratuito e ha perciò un valore filantropico che non porta alcuna forma di ricavo ecco perché è stato necessario affidarsi a una responsabile commerciale in gamba che trovasse un modello di ricavo esterno al sito che consentisse non solo un ritorno economico, ma anche la possibilità di continuare a investire nel portale. Così è arrivata la mia nuova socia che ha introdotto in agenzia servizi su cui sul territorio siamo leader: ad esempio il social media marketing e la SEO, ossia il posizionamento dei portali sui motori di ricerca. In pratica siamo piuttosto bravine a dire al signor Google che i siti che costruiamo sono più belli degli altri e lui in cambio li mette in prima pagina!».

Da dove nasce il nome del sito?

«Il nome è nato dal significato delle sillabe in inglese do=fai and=e be=sei, un auspicio: fai ciò che sei! Anche se dovendolo scegliere oggi con le competenze SEO che abbiamo, probabilmente il nome non sarebbe stato questo».

Come si struttura concretamente e che servizi offre?

«Il portale, che in questo momento è “in restauro” per semplificarne la fruibilità e renderlo più facilmente accessibile a tutti, si rivolge sia a chi è in cerca di lavoro, sia a chi invece sta cercando un lavoratore. Ma è importante sottolineare che non è un sito di annunci. Vuole invece essere una vetrina di profili in cui è facile trovare chi può offrire una prestazione. Credo che questo sia stata la chiave del successo dell’idea. È un social network dove ci si registra e si spiega in pochissime parole quale è la prestazione per cui ci rendiamo disponibili. Questo favorisce anche le aziende o comunque i datori di lavoro che vanno a cercare le professionalità di cui hanno bisogno».

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Come un qualunque social network, è necessario registrarsi. Quali sono gli altri passaggi da seguire?

«Dopo essersi registrati si compila il profilo e si carica volendo anche il proprio CV. A quel punto il contatto avviene attraverso i dati che vengono inseriti o attraverso la messaggistica interna».

Tra le varie opzioni anche la possibilità di sostenere colloqui con le aziende. In cosa consiste esattamente questo servizio? Ci sono professioni e profili più richiesti di altri?

«I colloqui di lavoro online sono una sezione anch’essa gratuita che abbiamo strutturato per facilitare le aziende. L’azienda imposta una serie di quesiti a cui l’utente risponde in modo da consentire una selezione specifica di candidati. I profili più richiesti sono gli igienisti dentali e gli agenti di commercio (introvabili pare!), i cuochi, i giardinieri e le colf».

Quanto è difficile oggi in Italia trovare lavoro e fare impresa?

«Sono imprenditrice con la mia socia Lorenza, siamo donne tenaci in un momento in cui le aziende a cui noi ci rivolgiamo tagliano le spese. La difficoltà maggiore dipende secondo me dal fatto che la pressione fiscale non consente alle aziende la possibilità di investire né di assumere personale in quanto troppo oneroso. Nella parte del mio lavoro che ha una resa invece, il web marketing , la richiesta è altissima, ma le piccole e medie aziende non stanziano grossi budget quindi si fatica molto».

Il sito è ormai operativo dal 2013. Inizialmente nato per offrire dei servizi ai privati che si trovavano ad affrontare piccole emergenze quotidiane come trovare una babysitter, un idraulico, un’assistente domiciliare per persone anziane, è cresciuto sempre di più. Un bilancio di questi primi 4 anni di attività?

«Gli utenti registrati sono oltre 30.000, ma stiamo semplificando le procedure di registrazione – anche attraverso la app – perché abbiamo riscontrato una difficoltà degli utenti e quindi prevediamo di rilanciarlo non appena sarà vestito di nuovo. I nostri ingegneri stanno progettando un nuovo Doanbe, ottimizzandolo nella usability. Non essendo mediatori, non chiediamo alcun compenso né alle aziende che si rivolgono a noi, né agli utenti e non siamo quindi autorizzati ad entrare nel rapporto tra chi cerca e chi trova lavoro, ma sappiamo grazie a coloro che ci scrivono che sono molti che passando da una prestazione occasionale hanno poi trovato un vero e proprio lavoro».

Doanbe è un progetto grande e in questo momento stai elaborando la nuova versione. Progetti per il futuro?

«Doanbe ha avuto un forte impatto mediatico probabilmente per il valore umano che c’è dietro, ricordiamoci che è completamente gratuito. Mi piacerebbe realizzare progetti di utilità sociale attraverso Doanbe, vorrei ad esempio ampliare i servizi introducendo una sezione per il volontariato, ma è necessario capire in che modo possa autofinanziarsi. Per il resto continuiamo a lavorare con professionalità cercando di rendere la ricerca di un lavoro meno faticosa e alla portata di tutti».

Per qualunque proposta o esigenza potete contattare Anna Paci e Doanbe attraverso la pagina Facebook:

www.facebook.com/lavoro.italia/,

o scrivendo una e-mail a:

info@doanbe.it.

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