Voglio Vivere Così Magazine

Il mercato immobiliare in Florida

mercato immobiliare miami florida

Il mercato immobiliare in Florida

Il motivo per cui pubblichiamo questa intervista è perché abbiamo notato che molti italiani, una volta espatriati, si sono reinventati un’attività legata all’intermediazione immobiliare. Insieme alla creazione di strutture legate alla ricezione turistica, quella dell’immobiliare sembra quindi un’attività di notevole interesse e, per qualcuno, di discreti profitti. Questa doverosa premessa nasce dal fatto che, talvolta, dopo interviste di questo tipo, riceviamo messaggi dissonanti rispetto alle informazioni rilasciateci dagli intervistati. Noi siamo disponibili ad accogliere racconti ed esperienze di tutti coloro i quali hanno qualcosa da dirci: quindi anche rettifiche o opinioni diverse sono ben accette. Detto questo, oggi intervistiamo Fulvia Arienti che, in Florida è diventata un’esperta dell’argomento e oggi, quando viene in Italia, tiene seminari gratuiti per insegnare cosa sia il mercato degli immobili in America.

Una lunga e diversificata esperienza lavorativa, poi l’approccio con il settore immobiliare. Come e perché ha deciso che questa sarebbe stata la sua attività?

Le case mi sono sempre piaciute. Occuparmi di immobiliare è stata una bella esperienza in Italia, fino a che il mercato si è bloccato. Allora, quasi due anni fa, mi sono accorta dell’opportunità che la crisi dei mutui subprime poteva offrire negli USA. E ho preso un aereo. Non è stato facile; per lavorare in questo settore negli USA bisogna dimenticarsi tutto o quasi quel che si è imparato in Italia. Ma sono felice della scelta, tanto più che il posto dove vivo almeno sei mesi l’anno è Saint Petersburg, in Florida, dove c’è il mare e una temperatura media di 28 gradi!

In questo periodo di crisi profonda, perché un investimento immobiliare negli Usa può essere un’ottima occasione?

Le banche hanno un surplus di immobili, provenienti appunto dalla crisi dei subprime e li stanno immettendo sul mercato a prezzi davvero convenienti (di solito la cifra è pari alla parte di mutuo non pagata), perché non hanno alcun interesse a tenersi delle case, bensì a rientrare dei soldi. Con un capitale anche limitato si possono fare affari.

Comprare o affittare? Cosa funziona di più sul mercato americano?

Dati i bassi prezzi d’acquisto rispetto al valore reale degli immobili, sono convenienti sia l’uno che l’altro, dipende dal capitale che si vuole investire e dalle esigenze di ciascuno. Oggi come oggi stanno arrivando sul mercato le più diverse tipologie di abitazione. E teniamo conto che il mercato americano è velocissimo: un immobile si affitta nel giro di pochi giorni. Se invece si acquista per rivendere, va tenuto presente un periodo per le eventuali ristrutturazioni (diciamo 1-2 mesi). Poi se è ben ristrutturato e al prezzo giusto, di solito in un altro mesetto si rivende, con margini anche notevoli. Come ho raccomandato già nel mio libro (Real Estate, Guida agli investi immobiliari in America) l’importante per fare un buon affare è comprare bene. E per comprare bene è assolutamente indispensabile aver visto di persona l’immobile.

La crisi finanziaria del 2007/2008 come ha modificato la dinamica immobiliare in Usa?

Come dicevo, tutto nasce da lì: oggi il mercato appare in leggera ripresa, ma perché gli immobili tornino ai valori del 2006, ci vorranno anni. Per questo è un mercato assolutamente conveniente per gli investitori.

Mettere a reddito un immobile ora, negli Usa, che guadagni garantisce?

Oggi si possono comprare case singole (single family) intorno ai 25-30.000 dollari, che di solito richiedono qualche ristrutturazione e si possono mettere subito a reddito per affitti che vanno dai 700 ai 900 dollari. Diciamo che il 30% è il rendimento medio, ma si può anche riuscire a realizzare di più.

Ci sono molti investitori che, come lei, hanno capito questo business?

Nell’area di Tampa-St. Petrsburg-Clearwater, dove ho deciso di operare io, si stanno muovendo soprattutto investitori canadesi, che hanno già creato il loro business in altre zone dell’America. Poi ci siamo noi italiani. E dico noi perché quando mi sono accorta di quante opportunità ci fossero, ho scritto il libro e deciso che avrei messo a disposizione di altri investitori italiani questa grande opportunità. Ho anche organizzato la prima Master Class qui negli USA, con una trentina di persone, cui ho messo a disposizione la mia esperienza e quasi tutti ora sono già proprietari di una, due o addirittura tre case. Il 19 e 20 maggio a Milano c’è stato il Real Estate Seminar (www.realestateseminar.it), che è il primo e l’unico in Italia in cui si può imparare il business degli immobili in America. E’ gratuito, e chi è interessato può poi iscriversi al prossimo seminario di luglio in Florida ed iniziare il suo business.”

 

A cura di Geraldine Meyer

Exit mobile version