Buongiorno a tutti,
ho scoperto questo forum (e sito) qualche giorno fa, mentre facevo le prime ricerche per il mio prossimo spostamento (mio e della mia famiglia). Vivo già all'estero da poco più di tre anni. Ero partito un po' allo sbaraglio per il Messico con un indirizzo in tasca e poco più, e sono finito poi in Polonia a Varsavia dove vivo da quasi tre anni. Il mio lavoro è abbastanza elastico da permettermi di lavorare ovunque nel mondo a patto di avere una conoscenza decente della lingua e un discreto bagaglio di contatti. Sono un regista e montatore freelance. Allo stesso tempo è un lavoro saltuario che vede periodi di grande impegno (e incasso) alternati a periodi di grande tempo libero (e scarso incasso). Durante tre anni a Varsavia mi sono progressivamente reso conto di alcune cose:
- nonostante il tempo passato, la lingua imparata e i contatti creati, mi sento tutt'ora un pesce fuor d'acqua in Polonia. Lo stile di vita Polacco poco si adatta a me, gli inverni sono troppo lunghi e troppo freddi e soprattutto troppo bui. Varsavia mi ricorda una Milano più brutta, più grigia, più fredda e più trafficata. Certo ci sono anche i lati positivi ma non è per quelli che uno scegli di trasferirsi.
- il livello di qualità della vita che ho raggiunto in questi tre anni qui non è ancora al livello delle mie aspettative. Uno stile di vita che sopperisca alle carenze culturali e climatiche che devo affrontare, è magari raggiungibile, ma lo è a discapito di tempo libero da passare con la famiglia e comunque, se in tre anni molte strade tentate non hanno funzionato, c'è da aspettarsi che sia necessario molto più tempo per raggiungere uno status finanziario che possa oscurare i difetti intrinsechi alla vita di Varsavia.
- sono arrivato in Polonia con un contatto di lavoro e nessuna conoscenza della lingua (mia moglie però è polacca e per le questioni pratiche è stata ed è tuttora un aiuto indispensabile), quel poco che ho costruito qui l'ho fatto comunque partendo da quel solo contatto e senza conoscenza della lingua. Pur consapevole dell'aiuto pratico (per casa, dottori, bollette etc.) fornito da mia moglie, sono convinto che come sono riuscito a farmi una vita qui posso riuscire altrove.
- ho quasi 34 anni e per quanto ormai si rimane giovani a lungo, mi rendo conto che più faccio passare il tempo, più ogni trasferimento sarà sempre più difficile, considerato oltretutto che mia figlia ha 1 anno e mezzo.
A lungo abbiamo discusso con mia moglie sull'opportunità o meno di spostarci (anche mia moglie non è particolarmente soddisfatta della Polonia), ma sempre i soliti fattori si opponevano alla decisione finale: qui c'è una nonna che aiuta con la bambina, qui mia moglie sta finendo di studiare e parla la lingua (= opportunità di lavoro) etc.
Ma l'ostacolo più grande è sempre stato che di fatto non sapevamo con esattezza dove trasferirci. In Italia non volevo tornare, entrambi abbiamo ottima conoscenza dell'inglese ma i paesi anglofoni non ci attirano per questioni climatiche (Canada, UK), politico/pratiche (USA), o geografiche (Australia e Nuova Zelanda - troppo distanti dalle rispettive famiglie).
Recentemente però è apparsa una nuova possibilità, mia moglie lavora in ambito culturale (NGO e progetti finanziati dalla comunità europea) e ha incontrato alcuni colleghi portoghesi ed ha stretto un forte legame. Ci sono possibilità di collaborazione, e per quanto non ci siano offerte ufficiali (non è che il Portogallo passi un buon periodo e le organizzazioni culturali non possono permettersi di offrire posti di lavoro a destra e manca), è stata invitata a Porto per provare a inserirsi nell'ambiente lavorativo di laggiù.
Abbiamo riflettuto sulla questione e alla fine abbiamo deciso di prepararci per un tentativo.
L'idea è di aspettare la fine dell'estate per iniziare a studiare la lingua, permettere a mia moglie i finire gli studi e a me di sfruttare la stagione (d'estate arriva sempre più lavoro), oltre che a godere dell'estate polacca attesa per tutti questi mesi. Quindi mettere in vendita la casa qui a Varsavia e programmare un periodo di soggiorno a Porto, affittano un appartamento per un periodo di qualche mese, per capire se:
- la città e lo stile di vita portoghese ci si addicono.
- creare una rete i contatti (fondamentale per il lavoro di entrambi)
- esaminare le eventuali opportunità di lavoro e valutare l'effettiva possibilità di mantenere la nostra famiglia.
- approfondire la conoscenza della lingua
- iniziare a creare nuovi legami di amicizia
Forse non è il miglior piano al mondo ma mi pare sufficientemente ragionato, è vero che il Portogallo è tra i paesi più a rischio, ma a giudicare da quello che ci dicono i nostri contatti il rischio di default non sembra poi così alto. Il costo della vita mi pare di aver capito che è sufficientemente basso (paragonabile a quello Polacco) e non dovrebbe essere un grosso trauma per noi, e potremmo permetterci un periodo di "incubazione", qualche mese senza lavorare da investire nella creazione di contatti. Ho visto che ci sono esperienze sul sito a proposito del Portogallo ma mi pare che tutte si riferiscano all'Algarve e a esperienze di lavoro nel ramo turistico.
Qualcuno ha esperienze dirette su Porto? Qualcuno conosce la città e ha indicazioni pratiche su dove ad esempio è meglio cercare un alloggio? Qualcuno conosce l'ambiente della produzione video in Portogallo e a Porto in particolare?
Qualsiasi altra informazione su Porto o sul Portogallo è benvenuta, libri per lo studio del portoghese, informazioni pratiche (meglio portare una macchina, meglio comprarla li, meglio senza macchina?), suggerimenti ed esperienze dirette (cosa aspettarsi trasferendosi con una bimba piccola, scuole, ospedali, documenti necessari per il lavoro etc.).
Grazie in anticipo per tutto.
M.