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Autore Topic: La gente!  (Letto 1645 volte)

SergioBalacco

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La gente!
« il: 24 Novembre 2012, 19:10:50 »
Antichissima storiella zen che ho appena scritto: il saggio della montagna!

In un piccolo villaggio dell'India, una sera un uomo si sedette accanto agli anziani radunati accanto al fuoco, e li sentì parlare di un antico saggio, che viveva in eremitaggio in una grotta in cima alla montagna, e a quanti lo visitavano dispensava consigli di gran saggezza.

L'uomo, che da tempo aspirava a divenire sapiente, attese con impazienza che arrivasse il giorno, e alle prime luci si mise in marcia per raggiungere il saggio della montagna che poteva illuminarlo. All'inizio la zona era densamente abitata, e il sentiero facile, e quindi prese a pensare tra sé a tutte le domande che gli sarebbe piaciuto rivolgere al saggio. Dopo un poco però, la via si restrinse ed il percorso divenne accidentato, e l'uomo iniziò a sudare e a domandarsi quali importanti domande avrebbe posto al saggio. Venne la metà del giorno, e l'uomo aveva trovato solo dell'acqua da bere, e nulla da mangiare, ma augurandosi che ne valesse la pena, continuò faticosamente ad inerpicarsi su di un tracciato aperto dalle capre.

Infine arrivò l'imbrunire, e la cima della vetta era quasi raggiunta: ora si trattava solo di farsi strada tra un folto tratto interamente a rovi, armati di spine lunghe ed affilate. L'uomo fu sul punto di rinunciare, ma poi pensò a tutta la strada che avrebbe dovuto ripercorrere, e questa volta al buio, e decise di continuare per quell'ultimo pezzo. E mentre nutriva gli spietati rovi con la sua stessa carne e sangue, l'uomo pensò che se il saggio non gli avesse detto qualcosa di veramente importante l'avrebbe ucciso, e probabilmente, pur di non rifare tutta la strada si sarebbe ucciso pure lui. Infine però i rovi si diradarono con riluttanza, ed apparve finalmente la radura con la grotta dove viveva l'eremita.

L'uomo stanco e sanguinante, vi si diresse barcollando, e al bagliore di un fuoco intravide un piccolo vecchio tranquillo. Lo raggiunse, si sedette accanto a lui, e con voce pericolosamente calma gli narrò delle fatiche da lui sopportate per raggiungerlo, infine sputò nel fuoco, e pretese che il saggio gl'insegnasse qualcosa di fondamentale, che lo compensasse di tutta la sua agonia. L'ometto tranquillo lo ascoltò senza mai interromperlo, limitandosi ad annuire comprensivo, e quando il primo uomo iniziò a piangere, lo abbracciò per confortarlo. Poi sorrise placidamente, e gli rammentò che la via alla conoscenza era sempre ardua e faticosa, ma coloro che la percorrevano sino in fondo, n'erano poi ricompensati da una grande rivelazione.

Allora il primo uomo chiese ingordamente quale fosse la rivelazione a lui destinata, e il grande saggio si raccolse per alcuni minuti in una profonda meditazione, al termine della quale gli confidò che... sull'altro versante della montagna era stata istallata una comoda teleferica, che ogni mezzora gli portava un gruppo di turisti americani, che pagavano un dollaro per fotografarlo! (Bilbo Baggins)
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
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Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.