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Post - Cippalippo

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io preferisco non bere

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:motivo dell'emigrazione
« il: 06 Dicembre 2012, 00:28:25 »
Con le tue premesse se hai un tetto e guadagni abbastanza per riscaldamento, mangiare ed un cinema + piazzata alla settimana stattene in Abruzzo.
Conosco stranieri che farebbero di tutto per vivere nella tua regione.

quoto rickb

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Ho riseduto in varie cittá del Brasile dal 1999 fino a Maggio scorso. Attualmente vivo in una delle isole Canarie ed a Giugno prossimo mi trasferiró nella Rep. Dominicana o forse torneró in Brasile. Comunque, ritorneró in un clima caldo.
Ho l’etá di Beppe Grillo e se mi faranno votare in quest’isola, voteró per il M5S. Il mio reddito pensionistico é di 720 Euro al mese e vivo molto dignitosamente con questo reddito. Mi considero un benestante e fortunato. A fine mese mi avanzano sempre dei soldi.
Alla luce di quanto sopra, posso dare solo consigli VERI sul Brasile.



credo che beppe grillo voglia azzerare il debito pubblico, in pratica vuole dichiarare il fallimento dello stato. e se lo stato fallisce poi la pensione di 720 euro potrebbe anche non essere certa...

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Vacanze Gennaio-Febbraio 2013
« il: 04 Dicembre 2012, 23:58:00 »
Finalmente consigli costruttivi.
Premetto che non cerco natura selvaggia , rovine storiche ,sport estremi etcetc mi basta godermi quel mare caldo e quella rilassatezza che durante il periodo primaverile-estivo in italia nn riesco "quasi" a fare causa lavoro ristorazione alberghiera.
Ho 2 mesi off gennaio-febbraio , un budget come dicevo ( escluso avion ) di 1500.
Locations: a playa ci sn già stato ( 2001) sapreste dirmi se ci campo con la cifra di sopra?
O quanto spenderei al giorno x vivere , sistemazione inclusa?
Colombia e/o Venezuela rimangono un sogno anke xchè spiegare a casa che si va in quei posti diventa un po' complicato in + sn da solo....

gracias

 kahramana beach resort, marsa alam

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Lavoro: opinioni a confronto / Re:ritorno al passato l'agricoltura
« il: 30 Novembre 2012, 01:07:05 »
Sono profondamente convinto che tra 20 anni, in italia, solo chi avrà un pezzo di terrà sopravviverà, gli altri dovranno emigrare nelle nuove nazioni emergenti: Cina, Sud America ecc...

Ho i miei dubbi.
I cinesi stanno colonizzando l'Africa, comprano terre per coltivare frutta e verdura da esportare in patria a proprio uso e consumo, il fenomeno sta assumendo dimensioni preoccupanti.
Quando avranno finito con l'Africa passeranno all'Europa, in verita hanno gia' iniziato ma sono iniziative marginali, per ora colonizzano comprando tutto gio' che sono capaci di comprare, in particolare immobili e negozi ma anche aziende.
Mezza Roma per esempio e' in mano ai cinesi, in particolare il tessuto commerciale urbano.
Seguira' anche il resto.
Anche gli Arabi degli emirati stanno attuando simili politiche. ALla fine non restera' la terra ma un gruzzoletto di quattrini che finiranno presto. Per sopravvivere o ti adatti o ti trasferisci in Cina.

Quando?

Non prima di una decina d'anni, ma non dopo i quindici, forse prima ma tutto dipende dai mercati mondiali delle materie prime, petrolio in testa.




A proposito di cinesi ,qui a cremona stanno facendo incetta di bar e ristoranti , centri massaggi ,parrrucchieri , ma dove vanno a prenderli questi soldi ? sono persone giovanissime ,come fanno ad avere accumulati tanto denaro ? chi me lo spiega?

si fanno prestare i soldi dalla comunita' a cui appartengono

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con le competenze informatiche che hai, e con le lingue che conosci perche' non provi ad offrirti alle varie agenzie interinali, forse qualche azienda sta cercando una persona che corrisponde alle tue caratteristiche, tempo fa un'amica mi di disse che la sua azienda, una multinazionale, aveva assunto un operatore informatico autodidatta davvero in gamba, tant'e' che nel giro di poco tempo guadagnava gia' molto bene 

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VA DOVE TI PORTA IL CUORE, NON IL PORTAFOGLI E VIVRAI MEGLIO  (MA NON DIMENTICARTI IL PORTAFOGLI ;) )

ben detto!

sergio, ho letto un tuo post di qualche tempo fa in cui rispondevi a un tizio che voleva aprire un'azienda di noleggio biciclette e che la faceva un tantino troppo facile: supponiamo qua, supponiamo la' ecc... tu hai scritto un post di risposta molto dettagliato che lo ha smonatato in due secondi, complimenti, hai scritto cose molto giuste e spero siano utili a chi quando vuole aprire un'attivita' la fa troppo semplice... ci vuole poco a perdere molti soldi e quando ci si rende conto dello sbaglio e' ormai troppo tardi.   

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inoltre aggiungerei: lo stolto cerca la felicità lontano, il saggio la coltiva sotto i propri piedi.

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mah... la questione e' troppo soggettiva... dipende molto dallo spirito di adattamento... cambiare paese significa cambiare tutto: lingua, amici, cultura, usi, costumi, sistema giudidico, sistema sanitario. e' un passo da ponderare bene... e' troppo semplicistico dire: vado nei paesi del sorriso... il paese del sorriso e' dove si sta bene con se stessi e con gli altri, e il mio paese del sorriso e' la citta' in cui sono nato e mi trovo bene. 

ho trovato questi due post scritti dall'utente porto seguro che potrebbero esserti utili:


IL PARADISO E' PER I MORTI. 

 Nessuno si offenda, per carità. La mia vuole essere solo una provocazione. Questa frase non è neppure mia ma di un americano che ha girato il mondo in lungo ed in largo e non ha mai trovato l'Eden sognato. Mi era piaciuta  e quindi l'ho riportata come titolo provocatorio per lanciare questa discussione.
Vorrei fare alcune considerazioni con voi tutti che sognate di mollare tutto e cambiare vita. Io sono piu' di vent'anni che viaggio per il mondo con l'idea di trovare un paradiso dove fermarmi ma non l'ho mai fatto. Non per i motivi che molti hanno citato, ovvero la paura di non sbarcare il lunario. Personalmente non sono affetto da questa paura. Ho la convinzione e forse la presunzione di potermela cavare in qualsiasi posto del pianeta. Certo non arricchirmi,non mi interessa neppure. Ma sopravvivere non è poi cosi' difficile, e di questo particolare aspetto mi hanno convinto anche molte letture e approfondimenti sull'argomento. Se ti accontenti di una vita semplice puoi vivere ovunque. In alcuni posti del pianeta puoi addirittura vivere anche (o quasi) senza lavorare per nulla. Come facevano i nostri antenati. Ho delle persone di mia conoscenza che vivono nelle filippine senza avere alcun lavoro.
Quindi il mio problema non è come sopravvivere, ma se veramente questa vita ai margini della società (a cui molti di noi aspirano) sia poi veramente appagante.
I primi dubbi sul fatto che questa vita nonfosse poi cosi' bella mi vennero un giorno di diversi anni fa quando incontrai a Milano una ragazza che viveva in Nuova Caledonia, uno di quei posti che per me erano nella Top list dei paradisi in cui poter vivere. Ad un certo punto della discussione questa ragazza mi disse qualcosa che mi fece poi riflettere per molti anni. Mi disse qualcosa del tipo " beati voi che potete vivere qui a Milano ... !! se solo potessi trasferirmi qui ... !" Stentavo a credere alle mie orecchie. Ma continuando la conversazione la ragazza mi confermò: In Nuova Caledonia si annoiava a morte ! Qualche anno dopo vidi sulla TV francese un documentario che si intitolava pressapoco "L'altra faccia della Polinesia". Il giornalista mostro' una serie di interviste a giovani polinesiani dalle quali si scopriva come la vita di queste persone fosse piatta, assolutamente noiosa, e che queste persone sognavano tutte di venire "nel continente". Del resto se ci pensate bene siamo l'umanità tutta viene da una vita semplice che però ha sempre cercato di riempire con passatempi, distrazioni, sport, letture e quant'altro per renderla meno monotona. Per dirla in poche parole: La vita dei nostri antenati era si' semplice e a contatto con la natura, ma era anche un gran noia. Di questo me ne resi conto quando intavolai conversazioni con la gente locale che viveva ai tropici. Erano circondati da una natura lussureggiante che a me faceva girare la testa, ma a loro non faceva assolutamente nessun effetto. Quando vivi ogni giorno circondato da palme, spiaggie bianche e mare turchese, queste cose diventano banali e perdono importanza. Ed ecco che magari, come succede a queste persone, sogni di andare a vivere a Milano ...
Ora, non pensate che io voglia dissuadervi dal fare il grande salto. Non è nelle mie intenzioni. Ed io stesso non ci ho mai veramente rinunciato. Anzi, sono sempre alla ricerca dell'Eden anche se poi quando leggo "Il Paradiso è per i morti" mi faccio una risatina e penso ... mah ! Forse è vero.
Credo che l'importante sia essere realisti. E quindi mi soffermero' su alcuni punti molto importanti.

1) Chi ama viaggiare non puo' vivere su un'isola.
Chi ama viaggiare ed è una persona curiosa, non potrà mai vivere in un'isola sperduta nell'oceano ! Dopo qualche mese, sentirà di nuovo il bisogno di partire per scoprire nuovi orizzonti. Le persone che possono vivere felicemente su un'isola tropicale sono quei tipi di persone molto stanziali, abitudinarie, che sono in grado di ripetere le stesse azioni ogni giorno. Il paradosso è che questo genere di persone in genere sta benissimo in Italia e non pensa mai di andarsene.

2) Il Clima migliore non è quello tropicale.
Il Clima migliore, anche se pochi ci pensano, non è quello tropicale. La maggior parte di noi va nei tropici quando è inverno e la temperatura è sopportabile. Ma quelli che hanno provato ad andarci in estate sanno che tipo di sofferenza si prova con tutto quel caldo. Se vivete ai tropici tutto l'anno dovete mettere in conto una grossa spesa di energia elettrica per fare andare un condizionatore 24 ore su 24 nei mesi estivi. Inoltre vivere nel caldo umido non è affatto piacevole. Le pioggie ai tropici sono molto abbondanti e sono poche le persone che amano la pioggia. Se quindi la vostra scelta di cambiamento è dettata dal clima, sappiate che i climi migliori non sono poi tanto lontano da casa nostra. Le isole Canarie sono in assoluto il posto al mondo con ilclima migliore: 20 Gradi in Inverno, 24 in Estate. Nessun altro posto al mondo vanta una cosi' piccola escursione termica tra l'estate e l'inverno. Ma ancora piu' vicino, il nostro sud Italia, Pantelleria, Lampedusa, la Grecia, il Marocco, la Tunisia, hanno dei climi moto piu' piacevoli di quello tropicale. Per chi ama le grandi Città, Sidney offre un'ottimo clima.
L'alternativa per chi vuole stare in zone tropicali e quella di stare in altitudine. In questo senso ho sentito parlare molto bene, in senso climatico della citta di Quito. Molti pensionati americani si stanno trasferendo li'.

3) I servizi sanitari buoni sono una chimera.
Se decidete di trasferirvi definitivamente all'estero dovete pensare e mettere in conto che potrebbe succedervi di avere bisogno di un piccolo intervento chirurgico e di determinate cure anche costanti, una volta che reggiungerete la tarda età. Difficilmente troverete nel mondo servizi sanitari di livello paragonabile a quelli occidentali. Le uniche eccezioni sono Cuba, e tutti i territori d'oltremare francesi come la Polinesia, Reunion, Nuova Caledonia etc.. Il problema è che in tutti i territori d'oltremare francesi, il costo della vita è altissimo, in alcuni casi piu' della Francia e quindi dell'Italia. Per quanto rigurada ad esempio il Marocco, che è molto di moda ultimamente per trasferirsi, mi hanno confermato dei locali che quando necessitano di cure mediche importanti se ne vanno in francia ... Insomma, si torna sempre da mamma Europa. Inoltre mentre il sistema sociale in Europa permette alle persone di andare all'ospedale gratuitamente, in quasi tutto il resto del mondo dovrete pagarvi di tasca propria il vostro ricovero in ospedale, l'intervento, le cure etc ... In genere, in quasi tutti i paesi l'ospedale vi chiederà un'anticipo in denaro molto consistente prima di accettarvi in ospedale. Non pensate nemeno lontanamente che le cliniche all'estero abbiano questo tipo di approccio "semo tutti amici". La salute è un buisness ovunque. Anche ai tropici. Allora se non avete almeno 5 - 6000 Euro da anticipare all'ospedale, questi vi lasciano tranquillamente crepare sotto la vostra palma.

4) I diritti di proprietà non sono uguali in tutto il mondo.

Quello che molte persone che si sono trasferite non vi dicono è che non è cosi' semplice acquistare una proprietà all'estero. La reciprocità non esite. Mi spiego. Mentre un Thailandese puo' tranquillamente venire in Italia o in Europa e acquistarsi la casa che vuole, un italiano non puo' per legge acquisire una proprietà in Thailandia.
Ma allora tutti gli italiani che vivono in Thailandia come hanno fatto ? E' semplice, molti hanno sposato una Thailandese e hanno intestato la casa alla moglie (con tutti i rischi che questo comporta in caso di successivo divorzio), altri hanno contratto finti matrimoni (situazione illegale), altri ancora hanno dovuto aprire delle corporation in società con gente del posto (che spesso si conosce appena) e acquistare una casa con la società.
Anche in questo caso il rischio è enorme perche' il socio thailandese deve possiede per legge la maggioranza della societa' e quindi puo' di fatto decidere quello che vuole). Questo discorso che ho fatto per la Thailandia vale per quasi tutti i paesi non occidentali, ad eccezione di quelli che hanno stipulato accordi precisi con i notri paesi come ad esempio il Brasile. In Brasile un italiano puo' acquistare una proprieta' a pieno titolo esattamente come farebbe in Italia. Ho scritto piu' volte anche al sole24ore chidendo loro di pubblicare una lista esaustiva di tutti i paesi del mondo dove è realmente possibile acquistare una proprietà a pieno titolo, ma non mi hanno mai risposto.
Anche l'aspetto tassazione della proprieta' e' importante. Una volta che avete comprato il vostro cottage sulla spiaggia bianca, dovrete pagare delle tasse in qunto proprietari. Queste tasse variano da pease a paese e spesso sono diverse se il proprietario è uno straniero invece che un locale. Anche su questo punto non sono mai riuscito a trovare una lista comparativa veramente esplicativa.

5) Il cibo.
Pensate veramente di poter tranquillamente a meno del cibo italiano ? Rendetevi conto che noi siamo dei privilegiati perche' insieme ai francesi viviamo nel paese con la cucina migliore al mondo. Questo è una fortuna, ma al tempo stesso una sfortuna, perche' il nostro palato è abituato fin dalla piu' tenera età ad una serie infinita di sfumature di sapori, che nel resto del mondo gli altri si sognano. Cio' comporta uno stress nel momento in cui voi toglierete al vostro corpo il piacere di tutte queste sfumature. Se pensate che sia una cosa senya importante vi sbagliate. Io ho parlato con persone che hanno lasciato l'italia da vent'anni e ancora non si sono abituati a sopperire alla mancanza dei sapori italiani. Spesso vengono in Italia per una breve vacanza per ritrovare quei sapori che hanno perso. Molti pensano che ormai con la globalizzazione si possno comprare i prodotti i taliani in qualunque parte del globo ma non è cosi'. Anche se teoricamente il paese straniero in cui avete deciso di vivere potrbbe importare ogni genere di prodotto italiano, no lo fa perche sarebbe poco redditizio importare prodotti che verrebbero consumati solo da una piccola comunita' di italiani emigrati. Per i prodotti freschi, poi è ancora piu' complicato. Non dimenticate che il cibo e' uno dei piaceri primordiale e fondamentali dell'uomo. Sottovalutarlo significa andare incontro ad una imprevista delusione.

Concludo ribadendo che non è mia intenyione dissuadere nessuno, anzi vorrei con questo mio intervento che potrebbe sembrare un tantino troppo realistico e cinico, promuovere una discussione aperta, amichevole in cui ognuno possa esprimere il proprio pensiero e contestare anche tutti i punti di cui ho scritto sopra.
La cosa piu' bella nella vita è poter cambiare idea.

Un cordiale saluto a tutti da Porto Seguro.

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Buongiorno a tutti,
ritorno su questo mio vecchio post (Il Paradiso è per i morti) dopo ben quattro anni, ricchi di esperienze.
Devo dire purtroppo o per fortuna che alla luce delle mie nuove esperienze confermo e sottoscrivo nuovamente tutto quello che avevo scritto.
Potrei insomma riscrivere lo stesso post anche oggi, con le stesse argomentazioni.
Vorrei dire, sinceramente, che mi piacerebbe anche cambiare idea e dirvi, si, il paradiso esiste ed è fuori dall'Italia, ma mentirei solo per darvi false speranze.
Il mio parere è che chi parla in modo entusiasta di luoghi esotici particolari, probabilmente lo fa per diverse ragioni:

1) Si è legato sentimentalmente ad una persona del luogo e quindi è influenzato comprensibilmente da questa sua relazione.
2) Ci è rimasto poco tempo e quindi è ancora nella fase entusiastica. (Di solito dura due anni)
3) Si è costruito una piccola attività e quindi è "costretto" a farsi piacere il posto anche se non è così.
4) Si è accorto di avere fatto un errore ma fa fatica ad ammetterlo soprattutto a sé stesso.
5) Ha focalizzato la sua attenzione su un solo punto, tralasciandone altri.

Nonostante tutto, non voglio affermare di avere la certezza che non esista niente di meglio al di fuori del mediterraneo, ma per i dati che ho raccolto fino ad ora, e credo di averne tanti, se questo posto c'è deve essere ben nascosto perché né io, né a quanto pare molte altre persone che già lo hanno cercato prima di me lo hanno trovato. Come avevo già spiegato se analizziamo ogni singolo punto, troveremo sempre un paese che in quella cosa è di gran lunga meglio dell'Italia. Se però analizziamo tutte le cose globalmente allora ci accorgiamo che L'Italia (Ma anche la Spagna, o la Francia e in generale i paesi che si affacciano sul mediterraneo) hanno una media più che soddisfacente. Insomma per intenderci è meglio vivere in un paese con voti 6+6+6+7 che in un paese 10+4+3+4. Non so se ho reso l'idea. Concordo pienamente sul clima terribile del Nord d'Italia ma nessuno è obbligato a vivere al Nord. Basta scendere per trovare un'ottimo clima. Quanto alle possibilità di lavoro, pensate veramente che in Kenya (Per citarne uno) avete più possibilità di trovare lavoro che in Italia ?   Suvvia.
Non prendetemi per un patriottico, di quelli che girano con la bandiera italiana, perché assolutamente non lo sono. Anzi, ci sono tantissime cose dell'Italia che non mi piacciono, pur tuttavia sono costretto ad ammettere che nel complesso, L'Italia si difende ancora bene. Aggiungo due dati da tenere in considerazione.

a) L'Italia è nei 5 paesi migliori al mondo dove trasferisrsi a vivere, secondo una ricerca americana. (Nello specifico in Umbria)
b) L'italia è Il secondo paese più sano al mondo superato solo da Singapore in base ad una ricerca recentissima e purtroppo non diffusa dai media.

Insomma in Italia ci si ammala meno che in tutto il resto del mondo. E scusate se è poco  .

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Grazie per i consigli ma non mi piacciono le liti e gli sfottò (non so se si scrive così)...di liti tra bambini ne sono proprio piena! (altrimenti non pensavo di andare in pensione adesso, ma continuavo fino a 67 anni)  ;D Comunque vorrei andare lontano dall'Europa perchè non sopporto più lo stile di vita e soprattutto il modo di pensare degli europei (senza offesa per nessuno  :-*) Il mio ideale sarebbero l'Africa, il Sud America, o anche i paesi asiatici (i paesi del sorriso  :)

occhio che i paesi del sorriso quando ci vai a vivere in pianta stabile posso diventare i paesi delle lacrime

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Ho mollato tutto e sono felice / Re:Quale posto dell'Italia
« il: 21 Novembre 2012, 14:37:09 »
Sergio ma tu sai accertare gli scherzi? Non ti si sta insultando, solo qualche battuta ironica che ci sta.

Comunque bisogna anche dire che anche un giardino piccolo puo' dare grandi benefici all' ambiente.
Io ho un giardino che forse e' anche piu' piccolo di quello di Sergio pero' ho deciso di metterci un laghetto, parecchie piante
dove crescono piccoli frutti per gli uccelli, molti fiori selvatici che attraggono api ed altri insetti, e in piena tradizione uk, anche una mangiatoia per semi.
Non passa mattina in cui non veda almeno venti o trenta uccelli che transitano le mio giardino. A me personalmente non piacciono giardini troppo "manicured", quelli geometrici con
le aiuole fatte ad arte. imho il giardino migliore e' quello naturale, con tanta edera per esempio. L'edera ha un grande beneficio ambientale per gli insetti.

Sergio non capisco perche' ti offendi nel dirti che il tuo giardino puo' sembrare piccolo. A me piace il giardinaggio e ti dico che quelli migliori a volte sono quelli piu' piccoli. Per esempio a me non piaccono distese di prato infinite.

ben detto rickb  ;)  per mettere fine alla polemica diciamo che il giardino di sergio e' bello e ben curato, questo nessuno lo nega. solo che e' piccolo, tutto qua... 

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scusa sergio ma io ho risposto a rickb, nel mio post non c'era alcun riferimento a te  :)

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Fai bene a ricavarci qualcosa se ci sai fare, il lavoro andrebbe sempre onorato...

Il fatto è che la gente è pigra non è che non sa cercare, lo saprebbe pure fare ma vuole sempre il piatto servito lo sai come sono gli italiani, brutta razza....io incluso eh...e forse pure tu perché resti sempre italiano dentro e non te lo scrolli facilmente anche se vivi all'estero da secoli, l'italianità è nelle cose belle ma anche in quelle brutte.

A me è capitato più volte di cercare informazioni nei forum per qualcosa, non l'ho trovata e poi mi sono sbattuto coi motori di ricerca e ho risolto tutto, capito come siamo? Siamo fatti un po' così, bisogna accettarci per quello che siamo, d'altronde abbiamo tutti anche lati positivi, pensiamo a quelli che è meglio, soffermiamoci sul positivo e lasciamo perdere il negativo, proiettiamoci verso l'altro con intenti di scoprire i lati buoni senza attaccarci inutilmente, perché sono fatiche letteralm. sprecate, ai lati degli altri che ci stanno scomodi, c'è sempre il contraltare positivo in ognuno, cerchiamo di attingere da quello e cresceremo tutti, altrimenti si sa come va a finire, e a che serve? A niente....proprio a un bel niente...

Domani quando mi sveglierò dovrò attendere ancore non molte ore prima di partire, cmq parto lunedì, che può sembrare lontanissimo per chi l'aspetta e vicinissimo per chi è fuori contesto.

In questi giorni sto lavorando pochissimo al libro porco giuda, perché sta storia delle Canarie mi tiene molto impegnato mentalmente, ho bisogno di vita equilibrata cerebralmente per andare avanti coi miei ritmi nella scrittura, è un casino in questi giorni per me, spero di ritrovare presto l'equlibrio di una volta, devo ritrovarlo per forza, ma mi sa che se prima non parto non accade, dovrò partire e pure sistemarmi con la casa e allora i miei equilibri interiori torneranno quelli di una volta e parallelamente la bilancia esteriore funzionerà a meraviglia, sta tutto lì il discorso, mens sana in corpore sano, se la mente non è in salute le dita sul pc non producono sinfonie e io se non produco quelle quando scrivo qualcosa che intendo pubblicare allora c'è qualcosa che non va nel mio io, io come essenza e non come ego, l'ego è meglio non considerarlo affatto, è solo un'invenzione l'ego, un'invenzione della nostra mente, invece l'essenza siamo noi quello che abbiamo dentro, il maestro interiore, l'eternità universale che mai nasce e mai muore, con quella dovremmo fare i conti tutti i giorni x 24 ore al dì, noi invece ci mettiamo a coccolare e alimentare il nostro ego, non facciamo che quello, e così esistono alterchi, diverbi, battaglie, guerre e genocidi, l'essenza invece è pura, pulita, scevra del bene e del male, della dualità, queste sono cose dell'ego che in noi ha preso lo scettro comandando sull'essenza pura consapevolezza della cui ricerca strenua dovremmo fare lo scopo della nostra vita, laddove noi viviamo perennemente nelle grinfie del nostro ego che ci comanda a bacchetta creandoci solo infinità di problemi, quando lo capiremo sapremo sconfiggerlo e vivere di pura essenza perché quello siamo in realtà, pura essenza, di quello nasciamo uscendo dal ventre delle madri, di pura consapevolezza, ma poi però, col passare degli anni immettiamo informazioni nelle nostre menti a migliaia e a milioni e così ci trasformiamo e diventiamo solo puro ego, ecco cosa siamo noi ora, degli ego viventi che camminano per emergere sugli altri, mostrare che siamo più bravi, i migliori, magari calpestare pure qualcuno per farglielo capire bene se non vuole capirlo ecc. io questo penso che siamo noi uomini e donni, mediamente siamo così tutti chi più e chi meno, ed ecco perché c'è chi è obeso e chi muore d'inedia nel nostro bel pianeta il quale chissà a quanti pianeti alieni viventi farebbe invidia, perché ragazzi il nostro globo terrestre è proprio bello, vario e affascinante a 360°, chiunque sarebbe in grado di trovarvi il proprio angolino ideale se il proprio ego non fosse attaccato al possesso delle cose e degli uomini stessi, quanti capitalisti, industriali soffrono lavorando e chissà cosa darebbero per scomparire da dove si trovano ma non possono perché perderebbero tutti gli introiti milionari e poi ne soffrirebbero di più, perciò per loro meglio soffrire gudagnando, scelgono il male minore praticamente ma vivono soffrendo e frustrati, quando la vita è bella e visognerebbe solo saperla vivere liberi dal caos mentale instillato quotidianamente dall'attaccamento, la più brutta bestia dell'uomo, senza si sente perduto, non sapendo che è proprio l'attaccamento (a tutto, alle cose e alle persone) il male incurabile, per fortuna incurabile non per tutti, molti ce l'hanno fatta e ce la fanno ad allontanarsi dalla piaga del possesso a tutti i costi altrimenti tagliamoci le vene, e lì muta lo scenario, l'esistenza diventa altra ai nostri occhi, quasi appartenente a una dimensione ultraterrena e lì si arriva a comprendere quanto male ci fa l'ego a cui diamo da mangiare e da bere ogni secondo che passa e lui tutto satollo sempre più in forma ci gestisce la vita e a volte crea suicidi antipatie nemici mortali come pure simpatie amici divertimenti sfrenati ecc. noi viviamo nel campo della dualità ed è questo il nostro errore, la dualità è una nostra invenzione, l'universo non ha dualità, il cosmo è unità, ma noi vogliamo dividere per forza le cose, per procurarci problemi e vivere male. Perciò, secondo me si dovrebbe tornare all'immersione nella natura che non ci tradirà mai perché ne siamo parte integrante, e lasciar perdere le beghe metropolitane che ci mettono in competizione l'uno con l'altro, cosa da evitare assolutamente perché è sempre l'ego a comandare e a farci finire così con liti, guerre, genocidi ecc, per la supremazia, per il possesso, per l'attaccamento e tutte queste cose qua. Si potrebbe vivere tutti planetariamente bene, non dovrebbe esserci la fame nel mondo, se c'è IO SO A CHI DARE LA COLPA, non certo all'uomo in sé perché l'uomo non ha idea di quello che fa né delle proprie potenzialità inespresse se sapesse far a meno dell'ego, ma all'uomo che non comprende che l'esteriorità è tutta illusione perché effimera e lascia il tempo che trova.

A volte immagino come dev'essere orrendo morire da ultramilionario, perché tutti i milioni che sono lì in attesa di essere spesi non potranno più essere consumati ma dovranno essere lasciati tutti fino all'ultimo centesimo per saltare dall'altra parte nudi, pure i vestiti e le scarpe dovremo lasciare, pure le calze e la mutanda, allora che vi accumulate, non sanno i milionari quanto dovranno soffrire durante le ultime ore, non se ne rendono conto i paperon de' paperoni, saranno i momenti più brutti della lorovita, invece io so già che non essendo ricco quando arriverà quel momento sarò ben lieto di abbracciare il mio Dio per immergermi con esso nella totalità dell'Uno e tornare semplice essenza pura.

non vedo l'ora di leggere il libro...

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Ho mollato tutto e sono felice / Re:Quale posto dell'Italia
« il: 21 Novembre 2012, 02:01:28 »
ma a giudicare dalla foto a me il giardino sembra piccolo, per fugare ogni dubbio potresti postare una foto da un'altra prospettiva, pero' sei libero di fare quello che vuoi...

Qui mi sembra di capire, si vada avanti a opinioni, non necessariamente giuste ma nemmeno sbagliate.
Opinioni mie, tue, sue di chiunque ne abbia.
Poi ci si organizza per dargli all'untore, oggi sono io, chissa' quale sara' il prossimo, e' poco importante.
L'importante e' avere un'opinione diametralmente opposta alla vittima di turno e continuare a provocarla finche' questa non abbocchera' all'amo appeso al galleggiante.

Piccolo e' un'unita di misura che non esiste.

Per misurare qualsiasi cosa si usano i metri, per le superfici diventano metri quadri e per i volumi metri cubi.
(ma ci sono anche le unita' di misura inglesi, americane, cinesi, giapponesi ecc)

Il tuo piccolo che misura sarebbe?

Il mio piccolo, proprio perche' opinabile potrebbe essere diverso dal tuo, potrei credere che un giardino da cento metri quadri sia piccolo oppure lo sia uno da mille, da diecimila o da centomila.

Dipende tutto dal valore che si da a un termine.

E poi ci sono le apparenze. Tu come i tuoi compari di merende, ti affidi alle apparenze, a quello che sembra o puo' sembrare, a quello che credi di intravvedere ma non vedi, non sai e tiri a indovinare, butti il sasso provochi e pensi che il pesce, il boccalone possa abboccare al tuo amo.

Continua ad aspettare, hai visto mai.... 8)

Sbagli Sergio, lunge da me dare adito a sterili diatribe, e mi spiace che tu abbia colto nelle mie parole un intento polemico, tuttavia in considerazione del fatto che tu (non io) hai postato la foto del tuo giardino, devi anche accettare che si facciano commenti e considerazioni sul medesimo. A questo proposito vorrei ribadire che a mio parere il giardino, il tuo giardino, e' piccolo. E' obiettivamente piccolo, si vede solo un fazzoletto di verde e qualche albero uno vicino all'altro, il tutto molto raccolto, molto concentrato. Dalla foto che hai postato non si avverte quella sensazione di ampi spazi ariosi che dovrebbe trasmettere un grande giardino, anzi, al contrario il tuo giardino emana quasi una sensazione claustrofobica. Ma queste possono anche essere mie valutazioni errate a seguito di mie considerazioni su una foto del tuo giardino che non riproduce e rispecchia fedelmente la reale grandezza del giardino.  Pertanto, se ne hai voglia,  ti invito nuovamente a postare altre foto, magari da altre prospettive, affinche' io possa cambiare opinione sul tuo giardino e possa finalmente, senza polemiche, qui in pubblico ammettere di aver tratto conclusioni quantomeno affrettate. Fino ad allora, consentimi di rimanere fedele alla mia modesta opinione: il giardino e' piccolo.

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io ti consiglierei di rimanere in italia, con quei soldi si puo' condurre una vita piu' che dignitosa in provincia, se poi vuoi partire all'avventura in giro per il mondo sappi che le cose potrebbero rivelarsi piu' coplicate di quello che sembra.

all' estero ci sono dei grandi giardini che hanno bisogno di giardinieri.... ;D

putroppo ci sono anche tanti piccoli giardini (ma proprio piccoli) che non ne hanno bisogno  ;)

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