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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Perche' ce ne vogliamo andare - Il Senso della Vita
« il: 20 Ottobre 2012, 13:13:05 »
Personalmente non ho mai parlato di umiltà e dignità, che a mio avviso possono essere considerate, al più, come caratteristiche d'approccio...
Ho sempre guardato al mio futuro come la ricerca di una serenità, da intendersi, per rapportarmi al titolo e contenuto del post, come il giusto connubio o mix che dir si voglia, fra quantità e qualità. Dove sia questo "break even point", questo "punto di pareggio/equilibrio" dipende da ognuno di noi, dalla nostra sensibilità e percezione.
Il problema è che il nostro "business plan" lo costruiamo noi solo in parte, poi tutto dipende da tanti altri fattori...
Mi è sempiaciuto ripetere questa frase che secondo me è veramente emblematica:
per il sucesso occore che ci siano tre componenti: l'uomo giusto, al posto giusto e nel momento giusto!
La carenza/assenza di una di queste determina un successo solo parziale o un insuccesso. Come è facile evincere, noi possiamo lavorare solo parzialmente perchè questa combinazione si verifichi, per il resto è solo una questione di... ditelo voi di cosa...io non l'ho ancora capito.
Non so se il successo sia il senso della vita, sta di fatto che la sua mancanza, qualunque sia la valenza e l'orientamento che gli diamo, non ci rende sereni, ma insoddisfatti e nervosi. La sua ricerca continua credo sia in qualche modo il VERO senso della vita e siamo sempre pronti ad alzare l'asticella ogni volta che raggiungiamo un risultato... il problema è che oggi in Italia si parla sempre più spesso di sopravvivenza e sarebbe anche questo un successo riuscire ad assicurarsela anche se sta diventando un'opera sempre più improba... e secondo me il peggio deve ancora arrivare...
Ho sempre guardato al mio futuro come la ricerca di una serenità, da intendersi, per rapportarmi al titolo e contenuto del post, come il giusto connubio o mix che dir si voglia, fra quantità e qualità. Dove sia questo "break even point", questo "punto di pareggio/equilibrio" dipende da ognuno di noi, dalla nostra sensibilità e percezione.
Il problema è che il nostro "business plan" lo costruiamo noi solo in parte, poi tutto dipende da tanti altri fattori...
Mi è sempiaciuto ripetere questa frase che secondo me è veramente emblematica:
per il sucesso occore che ci siano tre componenti: l'uomo giusto, al posto giusto e nel momento giusto!
La carenza/assenza di una di queste determina un successo solo parziale o un insuccesso. Come è facile evincere, noi possiamo lavorare solo parzialmente perchè questa combinazione si verifichi, per il resto è solo una questione di... ditelo voi di cosa...io non l'ho ancora capito.
Non so se il successo sia il senso della vita, sta di fatto che la sua mancanza, qualunque sia la valenza e l'orientamento che gli diamo, non ci rende sereni, ma insoddisfatti e nervosi. La sua ricerca continua credo sia in qualche modo il VERO senso della vita e siamo sempre pronti ad alzare l'asticella ogni volta che raggiungiamo un risultato... il problema è che oggi in Italia si parla sempre più spesso di sopravvivenza e sarebbe anche questo un successo riuscire ad assicurarsela anche se sta diventando un'opera sempre più improba... e secondo me il peggio deve ancora arrivare...