....la ditta italiana fara' l'eccellenza ed il grosso lo produrranno in cina ,risultato la ditta italiana diventa un cavallo di tr**a per invadere in profondita' il mercato europeo ,stiamo parlando di meccanica fine ,automatismi ,arredamento
Guarda che non si deve immaginare questo scenario.
Succede gia'.
I Cinesi si son comprati la Volvo e altre marche europee e si stanno gia' comportando cosi'.
Che poi a qualcuno possa anche non piacere e' un'altra storia.
In Vietnam ad esempio hanno da poco varato una legge che proibisce alle aziende cinesi di portarsi tutto dalla madre patria quando acquisiscono un progetto. La nuova legge infatti impone un minimo del 70% di manodopera locale e' un minimo del 50% di attrezzature, inoltre il procurement (gli acquisti dei materiali di consumo) devono essere vietnamiti al 70%. Come dire, io ti pago per quello che fai ma i soldi devono restare qui (nulla di nuovo, fanno cosi' in molti, per esempio in Middle East).
Purtroppo la politica cinese negli ultimi anni e' diventata troppo aggressiva e mina la credibilita' della nazione, motivo di grandi litigate in famiglia, inoltre la Cina si porta dietro un grande malcontento, motivo per il quale la nomenclatura decise di aprirsi al mercato mondiale per placare gli animi. La recente scoperta dei media stranieri che molti leaders si sono arricchiti alla faccia del comunismo e del popolo non e' piaciuto molto al popolo (per carita' si sapeva gia', solo che adesso lo sanno per certo anche all'estero e questo ai cinesi da moooooolto fastidio, come dire cornuti e pure cazziati). Questa e' una tara che si stanno portando dietro da almeno 30 anni - vedi i fatti di Piazza Tienanmen - e che prima o poi riesplodera' in tutta la sua virulenza.
per quanto riguarda invece le prospettive a 5 anni , vale la storiella della rana bollita.La matematica purtroppo non e' una opinione e le speranze non cambiano la matematica, fatevi due conti e vedrete come si stanno muovendo le cose
Ormai lo sappiamo da troppo tempo che la rana Italia si trova in fondo al precipizio, il problema e' che nessuno se ne e' accorto!
La storiella della rana bollita... Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco e' acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale.
Adesso l’acqua e' calda. Un po' piu' di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po', tuttavia non si
spaventa. L’acqua adesso e' davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si e' indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana tenta di fuggire, si appoggia al bordo della pentola ma questo e' ancora piu' bollente, alla rana non resta altro che - semplicemente – morire bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50 gradi avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che, quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta, sfugge alla coscienza e non suscita, per la maggior parte del tempo, nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. Se guardiamo cio' che succede nella nostra societa' da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci abituiamo.
Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e, oggi, ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle liberta' individuali, alla dignita' della persona, all’integrita' della natura, alla bellezza ed alla felicita' di vivere, si effettuano
lentamente ed inesorabilmente con la complicita' costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.
I foschi presagi annunciati per il futuro, anziche' suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono piu' a
discernere, a pensare con la loro testa. Allora se non siete come la rana, gia' mezzo bolliti, date il colpo di zampa per saltare, prima che sia troppo tardi.