E qualcuno se lo sara' anche chiesto: ma come fanno gli altri paesi senza scontrino fiscale?
A volerci ricamare sopra la storia va avanti da quasi 30anni, le storie dei controlli a tappeto contro i commercianti che non fanno lo scontrino quasi quasi non fanno piu' notizia.
Anche perche' le imprevedibili psicosi collettive non avvengono piu' come prima e gli improbabili aumenti di fatturato dopo i controlli non sempre si verificano. Forse perche' il commerciante pensa che una volta controllato non succedera' piu' visto che il controllo non e' sistematico ma occasionale.
Lo scontrino dovrebbe essere un modo per registrare a valle, nell'ultimo momento in cui una merce lascia il mondo aziendale e entra in quello delle persone fisiche, il volume degli affari.
Un modo ingegnoso e tecnicamente funzionante per tassare i commercianti e forzarli a avere transazioni corrette a ritroso verso le aziende che hanno prodotto i beni in vendita (l'ho fatta facile, ma non e' questo il punto di cui vorrei parlare).
Che ha un piccolissimo drawback: se il commerciante non fa lo scontrino, tutto il sistema di controllo va a put**ne.
La domanda e': come fanno gli altri paesi? Su quale parte della catena di distribuzione si concentrano? Come mai in molti paesi Europei, malgrado lo scontrino non abbia valore fiscale, non esiste evasione al dettaglio come in Italia?
La risposta e' lunga, e sicuramente se Monti rimane un altro po' prima o poi arrivera' anche li, ma si presta a alcuni punti cardine semplici:
1. Spostare ancora piu' in la' la catena di controllo, facendo scaricare alle persone fisiche piu' transazioni. In particolare tutte quelle che coinvolgono miglioramenti produttivi (libri e corsi di aggiornamento, computer e sistemi informatici, ..). Ovviamente questo non permette di beccare quello che non fa lo scontrino sul cappuccio e cornetto o sulla bottiglia di whysky, ma si concentra su settori che comunque movimentano un gran volume.
2. Concentrarsi sulle transazioni intermedie, quelle che coinvolgono grosse aziende. Se seguiamo il percorso della bottiglia di whysky dopo la produzione fisica, ci troviamo di fronte ad una serie di passaggi tutti tracciabili: trasporto in nave o aereo, con consequente arrivo alla dogana marittima o aereoportuale. Quello e' il primo punto in cui investire, e in una nazione con l'esposizione ai mari come in Italia, e' notevole. Pero' il contrabbando e' un punto fondamentale, perche' se le merci entrano in nero, costringono tutta la catena di distribuzione successiva a rimanere in nero. Quindi in soldi, radar, potenziamento dei reparti costieri delle FFGG, sistemi infrarossi, satelliti, e quant'altro.
2. Concentrarsi sulle transazioni intermedie, facendo in modo che i volumi rimangono gli stessi al netto dei magazzini. Se ho importato 500mila bottiglie di whysky, per le leggi di Maxwell sui flussi dei campi elettromagnetici, o le distribuisco, o le tengo in magazzino o le butto al macero. Ognuno dei tre passaggi (e per i beni deperibili il terzo e' sostanziale) puo' e deve essere monitorato in modo preciso. E non solo per il bene del fisco, ma dell'azienda stessa e dei suoi conti.
3. Concentrarsi sulle transazioni intermedie, portando l'analisi alla fine dei flussi, dal commerciante al dettaglio. Per il quale a questo punto il discorso e' piu' facile, perche' le giacenze sono molto piccole (il negoziante non ha un magazzino di 5mila m2) e per il quale vale il principio IN-OUT sul medio-corto periodo: quello che ha acquistato dal distributore regionale deve essere stato venduto. E va tassato. Se non l'ha venduto, deve portare i numeri contabili su quanto ha in magazzino o quanto ha dato indietro.
4. Sembra una stupidaggine, ma un giorno bisogna smetterla tutti assieme di dire str***... stupidaggini contro le tasse, che evaderle oltre una certa percentuale e' diritto naturale, meno tasse per tutti, e stupidaggini simili: la pressione fiscale e' determinata da un sacco di fattori, su tutti il numero di persone che le tasse stesse le pagano e i servizi che con le medesime si pagano. Ridurre le tasse senza agire su questi due fattori e' una cagata pazzesca. E chi la pensa cosi dovrebbe essere cortesemente invitato a lasciare l'arco costituzionale, esattamente con la manovra fatta per un altra fetta alcuni anni fa.
Sembra una cosa orwelliana, invece fanno cosi dappertutto e non c'e' bisogno dello scontrino fiscale. Non dimenticatevi pero' che se vi convertite avrete un rivenditore di liquori o un edicola che non rappresentera' più questa gran sicurezza economica per le prossime 72 generazioni; diventa un lavoro come un altro, come in Francia, in USA, in Giappone, in Danimarca, in Svezia....
Com'e' giusto che sia.
Combattiamo i furbi, pagare tutti per pagare meno tasse tutti.