Sono daccordo con Rema,anch'io ho viaggiato molto x lavoro ma di certo la migliore ubicazione x me è stata l'estero,avevo un contratto e giusti diritti,il mio lavoro pienamente riconoscito e pagato 4 volte ciò che prendevo (e prendo) in Italia,soprattutto l'esperienza e le capacità ti vengono riconosciute xkè,se è pur vero che i sacrifici sono immani,vince la meritocrazia,mentre l'Italia(perlomeno il sud) ti costringe spesso ad una declassazione avvilente,e a nulla vale la tua professionalità,almeno nel mio settore,di certo la qualità della vita è di gran lunga superiore all'estero,qui al sud è un tirare a campare,l'unico neo da me riscontrato è l'alto costo nel settore sanitario,ma anche in Italia nn si scherza...,credo che tutti cerchino un giusto riconoscimento del proprio operato,xkè nn si lavora "tanto pe campà" come un tempo,ma ognuno voglia dei riscontri,delle gratificazioni legittime a mio avviso,parlo da persona pentita di aver lasciato l'estero,(x amore,ma questa è un'altra storia...),buona vita...