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Da modella senza mano a modello per chi è in difficoltà: l’intervista ad Anna Fusco

Anna Fusco modella

Intervista ad Anna Fusco

Di Nicole Cascione

Anna Fusco oltre ad essere una modella, è anche e soprattutto un modello per tante persone che come lei hanno dovuto affrontare delle difficoltà nella propria vita. Anna infatti è nata senza la mano e l’avambraccio sinistri, ma questo non l’ha di certo fermata. Tanti infatti sono stati i traguardi da lei raggiunti. Traguardi che racconta nella seguente intervista.

Sin da bambina andavo in giro sentendomi osservata e giudicata. Mi dicevano che ero bella però si rattristavano per la mia condizione, ma io non ne capivo il perchè visto che riuscivo a fare tutto. Ad esempio a tre anni ho imparato a guidare la bicicletta senza “rotelle”. Già da piccola cantavo l’Ave Maria durante le cerimonie nuziali. Sono caduta diverse volte nella mia vita, ma mi sono sempre rialzata e sempre più forte di prima. A 14 anni caddi in depressione, ingrassai diversi chili e persi l’anno scolastico… Mi feci forza, riuscii a dimagrire e ricominciai daccapo superando molti ostacoli.

Col tempo capii che se non mi accettavo io, non avrebbero potuto farlo gli altri. Cominciai a studiare canto, recitazione e ballo. Con la mia insegnante ho imparato anche, per quanto possibile, a suonare il pianoforte utilizzando la protesi. Ho partecipato a diversi concorsi canori tra cui “Area Sanremo” e 2 volte al concorso di Miss Italia. A febbraio 2020, con mia grande felicità, ho sfilato alla “Milano Fashion Week”.

Svolgo nuoto paralimpico.

Sono diventata una modella per agenzie che si occupano di includere nel mondo della moda, modelli “belli e diversi” e abbattere i muri.

Nel 2019 sono stata scelta da “Miss Universe Italy” per svolgere il ruolo di mental coach delle ragazze finaliste durante il reality di una settimana (compresa la serata finale andata in onda su La5).

Il 3 dicembre 2019, in occasione della giornata della disabilità, ho rilasciato un’intervista all’interno del programma televisivo “Uno Mattina” su Rai 1. Ed è uscito un articolo che parla di me sul quotidiano La Repubblica. Si è parlato di me anche in altre riviste come “Lei” e quotidiani online come “Affari Italiani” e sono stata intervistata da Fanpage.it, video che ha ottenuto più di 1 milione di visualizzazioni. Anche il famoso scrittore Carmelo Abbate ha raccontato la mia storia nel suo libro “Le storie degli altri”. Inoltre faccio video “coach” per aiutare chi è come me. Video del tipo: mi allaccio le scarpe, metto la cuffia, l’orologio, ecc., il tutto con una sola mano e senza chiedere aiuto.

Anna, hai anche partecipato a Miss Italia, sfilando senza protesi. Quali sono state le reazioni più diffuse?

Grandi applausi dal pubblico. Mi sono trovata benissimo soprattutto mi sono sentita accolta e a mio agio con tutto lo staff. Mi hanno dato anche la possibililtà di esibirmi più volte cantando e ricevendo molti applausi. E’ stato bellissimo e gratificante. Una sensazione stupenda! Ho partecipato 2 volte al concorso di Miss Italia, sia nel 2014 che nel 2018 classificandomi, in entrambi gli anni, in finale regionale. La prima volta, nel 2014, ho sfilato con la protesi e sono stata la prima ragazza a partecipare a Miss Italia con una protesi ad un arto.

Nel 2018, mi sono rimessa in gioco partecipando nuovamente al concorso di Miss Italia riclassificandomi in finale regionale. Stavolta, però, senza il bisogno di indossare la protesi nè di nascondermi. E non l’ho mai indossata in nessuna delle altre serate delle selezioni perchè questa sono io e non me ne vergogno. Mi amo così come sono. E’ questo il messaggio che voglio lanciare a me stessa e a chi è come me.

Quali sono le principali difficoltà che hai dovuto affrontare in passato e che spesso ti ritrovi ancora a dover affrontare?

La prima è stata, ed è, imparare ad affrontare la vita e adattarmi, con un sola mano, ad un mondo fatto per due mani. L’altra, quella con cui convivo da sempre e ci convivrò per sempre è il fatto di essere costantemente sottoposta a giudizio positivo o negativo che sia, tutte le volte che mi mostro in società (esco, faccio la spesa, passeggiate ecc..). In passato tendevo a nascondermi al solo pensiero, la vivevo male soprattutto con chi non mi conosceva. Ad oggi il problema non me lo pongo affatto, ho imparato ad amarmi ed automaticamente le persone lo vedono e quindi non vedono la mia caratteristica. Ci sono persone che ad oggi mi dicono che le prime volte che ci siamo viste, non se ne erano accorte. Pensa te!

Qual è stata la sfida più difficile da te superata? La più difficile?

Sicuramente quella di non aver mai permesso alla vita di finirmi o di rendermi una persona diversa da quella che sono. Sono riuscita a rimanere me stessa, anzi, più solare, sorridente e buona. Ho imparato a chiedere aiuto e soprattutto a darlo senza pretendere nulla in cambio.

La tua famiglia in che modo ti ha supportata?

Ho avuto dei genitori che mi hanno sempre messa davanti alla realtà dicendomi cosa potevo fare, e cosa non, sin da subito. Non mi hanno mai indorato la pillola, raccontato bugie né coccolata troppo. Faccio un esempio: se per aprire una merendina cercavo il loro aiuto lo ricevevo solo la prima volta, la seconda mi chiedevano di sbrigarmela da sola perché dovevo essere autonoma. Quando nel 2014 dissi a mia madre che intendevo provare a partecipare a Miss Italia lei mi rispose “Ne sei sicura? Guarda che potrebbero dirti che con una protesi non puoi partecipare. Anche perché non ho mai visto nessuna ragazza partecipare a Miss Italia con una protesi”. Le risposi che quella “prima ragazza con protesi” sarei stata io e lei mi disse che se mi sentivo pronta dovevo andare ed affrontare tutti”.

Questo è solo un esempio ma ce ne sarebbero tantissimi altri. La cosa certa è che sono stata fortunata, ho avuto ed ho una grande famiglia, e non parlo solo dei miei genitori, che mi ha sempre amata ed incoraggiata e, soprattutto, mai considerata un’ “invalida”, anzi.

Oggi di cosa ti occupi?

Sono stata inserita in un progetto “SuperAbile Viterbo” come 7° testimonial: speaker nelle scuole di tutta italia, per motivare e sensibilizzare la nuova generazione anche contro gli atti di bullismo e partecipo come testimonial a diversi eventi sia sociali che canori. Inoltre sono una coach soprattutto per le persone come me che hanno ancora difficoltà ad accettarsi e faccio video per aiutare chi è come me. Video del tipo: mi allaccio le scarpe, metto la cuffia, l’orologio, ecc., il tutto con una sola mano e senza chiedere aiuto. Oltre a questo lavoro in un grande negozio di articoli sportivi. Svolgo lavori da modella e fotomodella oltre ad essere invitata come testimonial agli eventi. Faccio parte di altre 2 associazioni, “Raggiungere ONLUS” ed “Energy Family Project”: entrambe nascono per siutare le famiglie con bimbi nati senza arti. Faccio anche parte del Coordinamento del Disability Pride Italia di cui gestisco la pagina Instagram.

Qual è il messaggio che vorresti lanciare a coloro che vivono una situazione simile alla tua, ma che non trovano il coraggio di affrontarla?

La vita ti pone gli ostacoli, i limiti li poni tu.

Non nasconderti mai, tu sei così, sei nato così, non hai bisogno di coprirti, sii autonomo con il tuo corpo perchè ognuno di noi è unico e non deve avere paura di mostrarsi per ciò che è.

Ringrazio di essere me stessa, della persona che sono riuscita a diventare perchè tutto si supera, basta volerlo davvero!

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Vorrei diventare una cantante, una coach ed una modella affermata. Tutte attività che, oltre a piacermi, contribuiscono al messaggio che vorrei comunicare al mondo: inclusione. In pratica due piccioni con una fava.

anna.motivationalcoach@gmail.com

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