Le migliori destinazioni per chi sogna di Mollare Tutto

Di Enza Petruzziello

A tutti, più o meno una volta nella vita, è capitato di pensare di mollare tutto e cambiare vita. Di lasciare quel lavoro che non ci soddisfa più e non ci permette di crescere, di vendere casa, auto, fare i bagagli, di lasciare tutto e partire per andare lontano, trasferendosi in un altro Paese.

Di partire per ricominciare. Di rimettersi in gioco. Di dire: «Basta, adesso mollo tutto e me ne vado!».

Magari proprio dopo aver letto alcune frasi celebri sul cambiamento oppure dopo che quel nostro amico ci ha regalato uno dei libri sul cambiamento.

Giovani in cerca di opportunità, adulti desiderosi di rivalsa e di un futuro migliore per sé e i propri figli, pensionati esausti di sopravvivere con una pensione le cui tasse diventano sempre più insostenibili. E quello che fino a pochi anni fa era considerato un fenomeno – l’emigrazione italiana verso l’estero -, adesso può considerarsi a tutti gli effetti una realtà.

Con la scure della crisi che incombe sulla testa, spesso l’unica soluzione, seppur a malincuore, è infatti fare le valigie e lasciarsi tutto alle spalle per provare a ricominciare una nuova vita da un’altra del mondo, trovando fortuna altrove, lontano da casa, oppure per andare in pensione all’estero. Devono averla pensata così gli oltre 500 mila italiani che negli anni più duri, dal 2008 al 2015, si sono trasferiti all’estero, cancellandosi dall’anagrafe.

A dirlo i dati elaborati dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, che hanno stilato il rapporto “Il lavoro dove c’è. Un’analisi degli spostamenti per motivi di lavoro negli anni della crisi”.

Il rapporto mostra come tra il 2008 e il 2015, 792 mila persone si siano cancellate dagli archivi anagrafici dei comuni italiani per vivere all’estero; di queste 509 mila sono cittadini italiani. Un trend che è aumentato di anno in anno: 61 mila nel 2008, oltre 100 mila nel 2012, e poi c’è il picco di 147 mila nel 2015.

I motivi della fuga all’estero

La voglia di mollare tutto e girare il mondo, di cambiare vita e lavoro, di vendere tutto e partire, di mollare tutto e ricominciare. Chi va all’estero lo fa mosso da bisogni primari, come il lavoro o il pagare meno tasse, ma anche per reinventarsi e capire come rifarsi una vita. Comunque la si veda alla base di questa decisione c’è proprio quella frase che abbiamo scritto all’inizio: «Mollo tutto e vado via». Un atto anche di coraggio.

Non tutti hanno l’ardire di abbandonare tutto e cambiare vita, e quanti lo fanno spesso sono considerati dei folli da famigliari e amici, come del resto ci raccontano gli italiani che vivono all’estero e che in questi anni abbiamo intervistato sul nostro magazine. Ma il tempo, quasi sempre, gli dà ragione. Tutto sta nel prendere il via.

Le destinazioni preferite dove ricominciare una nuova vita

Quali sono le mete più gettonate dove iniziare una nuova vita all’estero? Ben 20mila sono andati in Germania, 19mila nel Regno Unito, 12.600 in Francia.

Bene anche i Paesi caldi, dove il clima mite tutto l’anno e la possibilità di vivere in un’eterna primavera, attira soprattutto i pensionati italiani, come il Portogallo.

Pensiamo alle Canarie (attraenti anche per gli imprenditori grazie a un regime fiscale vantaggioso) e alle Baleari, ma anche a paesi del Sud America e del Sud Est asiatico. Sono queste tra le destinazione preferite da chi ha scelto di mollare tutto e andare via, dove scappare da una quotidianità che ormai ci sta stretta.

Per voi abbiamo selezionato alcune delle destinazioni migliori dove ricominciare una nuova vita e reinventarsi, posti che offrono un ottimo connubio tra bellezza del luogo e convenienza delle spese necessarie per sopravvivere, ma anche opportunità di lavoro e business.

1) Portogallo. Clima mite, gente accogliente, costo della vita al di sotto della media europea. Se state pensando di trasferirvi non lontano dall’Italia, in un posto caldo ma allo stesso tempo pieno di storia e cultura, allora il Portogallo è la meta ideale.

Adatto a tutti: ai giovani che vogliono dare una svolta alla loro vita, alle famiglie stanche del caos delle grandi città, agli imprenditori che qui possono trovare diversi incentivi, fino ai pensionati che grazie a un programma ad hoc non pagano le tasse per dieci anni.

In particolare è la regione dell’Algarve a potersi considerare un piccolo paradiso per chi decide di mollare tutto e cambiare vita. Qui il costo della vita è molto basso, le bollette irrisorie, e il sole splende tutto l’anno.

Per chi vuole tentare la fortuna, sono molte le attività – legate per lo più alla ristorazione, al turismo e al commercio – che è possibile aprire.

2) Canarie, Spagna. Godono di uno dei regimi fiscali più vantaggiosi al mondo essendo situate in una zona cosiddetta “ultra periferica”, ma fanno parte dell’Unione Europea con i conseguenti vantaggi che ciò comporta.

Queste isole spagnole bagnate dall’Atlantico sono perfette per una fuga dallo stress. Sono facili da raggiungere, regalano un clima mite tutto l’anno e un paesaggio tropicale in un contesto europeo, offrendo un settore immobiliare a buon mercato e strutture sanitarie eccellenti. Il costo della vita è molto più basso rispetto al resto del continente, e sono l’ideale per investire in nuove attività grazie al REF, il Regime Economico e Fiscale delle Canarie.

3) Thailandia. Il basso costo della vita e i prezzi convenienti attirano sempre più pensionati che non temono di abbandonare i confini europei e vogliono cambiare radicalmente vita in un posto economico. Con mille euro al mese si può condurre un’esistenza serena e agiata. In un ristorante di qualità, ad esempio, una bistecca con patatine fritte costa complessivamente 3 euro, mentre per comprarsi una camicia o un paio di pantaloni non si spendono più di 5 euro e la bolletta media supera di poco i 10 euro.

Ottimi anche i prezzi degli immobili. Una villetta vicino alla spiaggia può costare anche solo 38 mila euro. Ne bastano invece 40/80 mila per un appartamento in un residence. Questa la nostra guida per trasferirsi a vivere e lavorare in Thailandia

4) Australia. Si trova dall’altra parte del mondo, ma può considerarsi la nuova America per quanti cercano fortuna. Un continente tutto da conquistare, con una solida economia e stipendi medio-alti che consentono un buon tenore di vita. Qui mancano ancora molte figure professionali, molti servizi che per noi sono ormai scontati, ma al contempo è un Paese moderno e all’avanguardia. C’è ancora spazio, insomma, per chi desidera lavorare in Australia o aprire un’attività.

5) Nuova Zelanda. Più economico della vicina Australia, lo stato insulare dell’Oceania è ricco di natura e vegetazione. Inoltre non manca il lavoro: il governo da diversi anni sta praticando una politica di reclutamento per attirare tutte le professionalità che qui scarseggiano. Lo stile di vita è rilassato, nessuna ansia da prestazione lavorativa, e le spiagge sono davvero bellissime.

6) Germania. Ancora in Europa, in una delle economie più solide della Ue. In particolare è Berlino ad attrarre i più giovani che qui possono trovare più spazio rispetto all’Italia. Le opportunità di lavoro in Germania sono davvero tante anche senza la conoscenza del tedesco. Basta, infatti, un buon livello di inglese.

Gli stipendi sono alti e a sorpresa gli affitti non sono così proibitivi. Inoltre è una città che offre moltissimi divertimenti e attività per trascorrere il tempo libero.

7) Svizzera. A due passi dall’Italia, ma non conosce crisi. È la Svizzera, meta sempre più gettonata dai nostri connazionali che vogliono cambiare vita. A emigrare sono soprattutto persone alla ricerca di opportunità professionali. A piacere sono le dimensioni ridotte: si tratta di un paese piccolo ma prospero che offre stabilità e affidabilità.

La struttura di lavoro in Svizzera è inoltre efficace, in grado di garantire un miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata. Oltre all’economia, la Svizzera gode anche di un ottimo ambiente, cibo e soprattutto aria poco inquinata.

8) Canada. Lavoro, libertà d’informazione, civiltà, felicità, onestà, sostenibilità ambientale. Sono tante le ragioni per cui il Canada è considerato una delle destinazioni migliori al mondo dove ricominciare una nuova vita. Molti gli italiani che l’hanno scelto per viverci: la comunità conta ben un milione e mezzo di italo-canadesi. Toronto è una delle città più multietniche e moderne. Montreal è ricca di cultura. Lo stato si posiziona come un posto ideale dove fare crescere i propri figli.

9) Singapore. Sempre in cima alle classifiche dei posti migliori al mondo dove vivere, questa città-Stato del sud-est asiatico sta vivendo un vero e proprio boom economico. Coloro che decidono di trasferirsi qui godono, infatti, dei migliori compensi finanziari e delle migliori opportunità di carriera al mondo, beneficiando anche di un’eccellente qualità della vita e un ambiente sicuro e family-friendly.

Il reddito annuo degli espatriati a Singapore è in media di 139 mila dollari, a differenza del resto del mondo, che ha un reddito medio di 97 mila dollari, mentre quasi un quarto guadagna più di 200 mila dollari più del doppio della media mondiale.

10) Maldive. Se il vostro sogno è aprire un bar sulla spiaggia e vivere sempre in costume, allora le Maldive rappresentano il posto ideale. Qui è possibile vivere investendo nel settore turistico. Aprire un piccolo residence o guest house su uno degli atolli meravigliosi e lontani dalle città principali vi regalerà pace e tranquillità.

I luoghi perfetti dove sparire: i 20 luoghi del mondo dove non vi troverebbero mai (o quasi)

E se queste destinazioni vi sembrano troppo affollate e ciò che volete è mollare tutto e sparire, se desiderate qualche suggerimento in più su come cambiare vita, ci sono moltissimi luoghi al mondo lontani e remoti, quasi inaccessibili.

Posti perfetti in cui staccare la spina e fuggire da tutto e tutti, meravigliose mete dove nessuno vi potrà trovare, o quasi. A farveli scoprire ci pensa Mary Marchesano, nostra collaboratrice, che nel suo ebook “Mollo tutto e sparisco” (che potete scaricare gratuitamente qui), ci porta alla scoperta di 20 Paesi lontani, isole remote quasi irraggiungibili, terre incontaminate in cui il tempo si è letteralmente fermato.

Se invece la tua idea è solo quella di mollare tutto e partire senza una meta precisa, andando in cerca di nuove avventure e del tuo posto nel mondo lungo la strada, può esserti utile la guida al viaggio a lungo termine di Viaggiosoloandata.

Perché per molti la ricerca di una via di fuga non è solo allontanarsi dalla città in cui si vive, ma anche dalle persone e da tutto il caos e lo stress che quotidianamente ci attanaglia. Ma voi ce la fareste a vivere per sempre (o anche una settimana!) su un’isola senza Wi-Fi?