“Matti da Sognare”, una guida per gli indecisi del mollo tutto e parto

“Ormai che ho imparato a sognare non smetterò” dice una canzone dei Negrita. Ed è quello che è successo a noi due, Francesca e Francesco, per tutti DoppiaEffe. Due anni fa, a Dicembre 2011, siamo partiti per un giro del mondo attraverso Asia, Oceania, Sud e Nord America. Abbiamo passato 239 giorni sulla strada, in un’avventura indimenticabile tra facce, suoni, odori di mondi antichi e mondi moderni e mondi in trasformazione.

Quando siamo partiti qualcuno profetizzò: “Quando tornerete scriverete un libro”. E noi non è che ci credessimo tanto a questa cosa. “Figurati, noi un libro..”. Invece un giorno abbiamo pubblicato la nostra storia su Voglio Vivere Cosi, portale per viaggiatori e sognatori, e il link nei suoi giri nel Web è arrivato tra delle mani preziose. Così una mattina soleggiata tra le montagne di Bariloche abbiamo trovato un’email che diceva che la nostra storia fosse bella, “Vi piacerebbe scrivere un libro?”. La ruota del caso, la catena degli eventi: per seguire un sogno avevamo lasciato il lavoro col patema d’animo di stare facendo una follia, e ci siamo trovati a scrivere un libro, un altro sogno in quel cassetto traboccante. La dimostrazione che provare a realizzare i propri sogni non chiude la porta alla vita, ma apre la strada a nuove opportunità. Da quell’email tra le montagne argentine il nuovo sogno ha preso forma, è cresciuto, e qualche settimana fa è diventato reale. Si chiama “Matti da Sognare”, è edito dal Cenacolo di Ares, e racconta le peripezie mentali di due Effe che, ingabbiate in una vita normale, hanno deciso di volare via e in alto. E’ un libro molto intimo, senza finzioni, scritto a due voci, e mette a nudo noi Effe completamente, senza coperture: le paure, le titubanze, le ambizioni, i sogni, la codardia e il coraggio…il percorso mentale dal momento in cui l’Idea di avverare il sogno si è manifestata fino al primo volo aereo si svolge tra le sue pagine, sviscerato in ogni suo aspetto. Nella copertina ci siamo noi due intenti a uscire da una gabbia dorata piena di tutti i comfort che rendono la vita piacevole. Perché, chiariamolo, noi due non è che stessimo male. No, eravamo comodi e normali. Ma una gabbia, per quanto dorata, resta una gabbia se vissuta come tale. E allora…non ci restava che volare via!

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Matti da Sognare parto

E volare via non è stato semplice, abbiamo passato momenti difficili e di forte pressione, navigando controcorrente, sbattuti qua e là da tempeste emotive e di coscienza. Il modello sociale che ci ha cresciuti ed educati ha provato a farci desistere, e le gambe hanno tremato mentre il terreno si sgretolava sotto i piedi giorno dopo giorno, sotto i colpi delle famiglie, degli amici, dei datori di lavoro, ma soprattutto dell’indecisione e paure di cui le nostre teste parevano essere ostaggio. Ma quando l’ultimo granello di terreno si è sgretolato, a un passo dalla rinuncia, abbiamo spiccato il volo, e tutto è diventato improvvisamente più leggero. La mongolfiera dei sogni ci ha portati sempre più in alto, tra le nuvole, al di là della gabbia dorata, ed è stato fantastico poter respirare a pieni polmoni la libertà. Ora, guardandoci alle spalle, c’è l’incredulità di avercela fatta a spiccare quel volo, e anche l’incredulità di esserci messi a nudo per raccontarci in un libro che è anche lui talmente matto che nemmeno si sa a che genere letterario appartenga. Cosa è Matti da Sognare? Non è un romanzo, perché la sua storia non è inventata. Non è un diario, perché non c’è un ordine cronologico di eventi. Non è un manuale, perché non abbiamo la pretesa di dire a nessuno come si deve vivere la propria vita. Cosa è quindi Matti da Sognare?

Il sottotitolo dice che è una guida per gli indecisi del mollo tutto e parto, ma in realtà è qualcosa di più grande. È un urlo positivo che dice che ci siamo noi, prima di tutte le crisi economiche e governi instabili. Noi con il nostro carico di sogni, paure, certezze, desideri, voglie, legami. Noi e la nostra curiosità, e lì fuori c’è un mondo che ci aspetta, se vogliamo viverlo, qualunque sia il nostro sogno, che non deve essere per forza fare il giro del mondo, può essere qualsiasi cosa.

Matti da Sognare parto

Si parla di normalità in Matti da sognare, di binari in cui ci sentiamo incastrati. Di scelte difficili con i piatti della bilancia in equilibrio, i sogni da una parte, il senso di responsabilità dall’altra. Si parla di sogni fatti guardando un planisfero appeso alla parete del salotto di casa, della tentazione di avverarli e di quella di chiuderli dentro il cassetto, dimenticandoli. Si parla di radici, di legami, di reazioni. Si parla di lavoro e del nostro rapporto claustrofobico con esso, diventato nostra misura di successo invece che strumento per vivere. Si parla del Belpaese, e del combattere tra la voglia di scappare e quella di restare per cambiare. Si parla di contraddizioni, di spinte opposte, e di montagne russe dell’umore in preda alla pazzia di partire e alla ragionevolezza del restare. O forse, la ragionevolezza del partire e la pazzia del restare, e rinunciare al proprio sogno.

Gli ultimi due anni per noi Effe sono stati un crescendo di emozioni condivise, prima il blog aggiornato durante il viaggio, poi una mostra fotografica. Abbiamo ricevuto decine di email e messaggi da perfetti sconosciuti, alcuni ringraziavano per avere aperto loro il mondo, altri ringraziavano per l’ispirazione, altri ancora facevano semplicemente un in bocca al lupo. Il libro è l’apoteosi di questa condivisione, il suo intento ambizioso è quello di ispirare, di far intravedere una possibilità di cambiamento raccontando la storia di due persone comuni che hanno scelto di provare a realizzare un sogno che sembrava complicato, irraggiungibile, impossibile, e alla fine ce l’hanno fatta.

Sarebbe bello che qualcuno si ritrovasse nelle nostre pagine, rende felici pensare che questo libro potrebbe far battere il cuore a qualcuno, risvegliare sogni addormentati stipati nel cassetto, dare la forza di dire “da oggi prendo in mano la mia vita”, ispirare ad uscire per un attimo dalla routine della quotidianità per respirare un’aria nuova, di libertà. E’ un inno ai sogni e ai desideri “Matti da Sognare”, al coraggio di viverli e cambiare una vita che non ci soddisfa, un inno alla libertà di vivere come si vuole, senza catene. E’ una voce positiva che speriamo possa spronare a realizzare i propri sogni. Perché si, si può fare, e se ce l’abbiamo fatta noi, perché non ce la potete fare anche voi?

DoppiaEffe

Se volete saperne di più, venite a trovarci su: www.facebook.com/mattidasognare

Il libro può essere acquistato online sul sito del cenacolo di Ares: www.cenacolodiares.com