In effetti leggo spesso, tra varie motivazioni dissuasive, idee del tutto soggettive sul clima o sul cibo. Ma che davvero una persona non cambia paese perché lì o là fa più/meno freddo/caldo o non si trova cibo italiano ?
Vedi B-movie il tuo e' un commento serio.
Di una persona che comprende le motivazioni di una risposta che devono sempre essere sensate e tentativamente allertare chi vuole sapere.
Il rischio e' quello di toppare clamorosamente, non con risposte inesatte ma con critiche che, forse, chi ha posto le domande non si aspettava o non voleva ricevere.
Vivere a Milano o a Palermo non fa molta differenza, cambia il clima ma a quello ci si puo' adattare.
Vivere a Palermo o a Copenhagen fa una grande differenza, primo perche' si parla una lingua diversa, poi le usanze sono differenti, poi la burocrazia, poi i servizi, poi le tasse (ci lamentiamo delle tasse italiane, dovreste vedere li come sono alte!!!)
Alla fine anche il freddo diventa una variante importante per giudicare la bonta' o meno di una scelta.
Poi ognuno e' libero di vivere dove preferisce, anche in Syria sotto le bombe, contento lui...
Noi qui si vuole suggerire, allertare, consigliare, blandire... poi appena spento il computer ognuno avanti per la propria strada.
Ho vissuto per un periodo in New Caledonia, e' una isola lunga e stretta che fa parte della Francia, lavoravo infatti per un'impresa francese.
Prima di partire mi hanno steso tappeti rossi damascati per illustrarmi tutti i vantaggi che potevo avere a viver li, peccato che si siano dimenticati di dirmi che la verdura viene dall'Australia e costa mediamente il doppio, lo stesso dicasi per quasi tutto il resto con esclusione di qualche frutto tropicale e la carne di maiale. Ogni mese spendevamo il doppio di quello che spendevo in Francia dove c'e' una scelta persino superiore a quella italiana e solo per mangiare. Per vestirci bisognava andare in Australia perche' i prezzi locali erano da infarto miocardico con doppio avvitamento carpiato.
Appena ho finito l'incarico e decisamente in anticipo col programma ho chiesto di essere rispedito a Parigi, nel mio bell'ufficio a due passi dalla Defense in un grattacielo dove si vedeva persino la Tour Eiffel, altro che isola tropicale!
E' tutto soggettivo, per carita', ma se si viene su un forum e' per sentire le esperienze altrui, di chi c'e' passato e puo' fornire un'esperienza realistica e non dati sciorinati prendendoli da una rivista patinata o copiandoli dal web.
PS che ci sia cibo italiano o meno non e' mai stato un cruccio, non per me.
Io dico spesso che "se lo mangiano loro e sono tutti vivi male non fa, posso mangiarlo anch'io!"