Autore Topic: Altre opzioni  (Letto 4332 volte)

aratuba

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Altre opzioni
« il: 17 Settembre 2012, 15:25:40 »
C'è sempre il Brasile.
Se riesci ad arrivare a circa 60.000 euro ti danno anche il visto permanente.
Si possono fare molte cose là ma bisogna muoversi con attenzione e scegliere bene i contatti sul posto.
Se vuoi qualche consiglio scrivimi su stefanomagico@hotmail.it
Stefano
« Ultima modifica: 18 Settembre 2012, 23:24:57 da Marrone »

SergioBalacco

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Re:Altre opzioni
« Risposta #1 il: 17 Settembre 2012, 20:26:32 »
C'è sempre il Brasile. Se riesci ad arrivare a circa 60.000 euro ti danno anche il visto permanente. Si possono fare molte cose là ma bisogna muoversi con attenzione e scegliere bene i contatti sul posto. Se vuoi qualche consiglio scrivimi su stefanomagico@hotmail.it
Stefano
Chissa' quanto ha versato il Cesare nazionale per restare a vivere in Brasile? ???  ::) ;D Ok scherzo, oggi sono in vena di scherzi, sara' il clima?
Parliamone un po' anche sul forum, per non spostare le discussioni in un ambito privato che resta privato.
Mi piacerebbe fare un post tipo FAQ frequent asked questions, domande frequenti per chi non mastica nemmeno un po' l'inglese, ti va?
Il Brasile mi e' sempre piaciuto, purtoppo l'ho visitato soltanto per diletto, mai con l'intenzione di restarci a vivere, non che non volessi, solo non mi capitarono le occasioni giuste. Probabilmente adesso sarebbe troppo tardi per ricominciare altrove, ho un piede in Francia e un altro in South Africa e lavoro in Vietnam dove mi piacerebbe restare.
Troppi piedi non credi?
Pero' mi piacerebbe saperne di piu' condividendo queste curiosita' e dubbi con altri frequentatori di questo spazio.
Quindi chiedo e spero di ricevere risposte:
1. Se io ho i 60 mila euro richiesti mi bastano per vivere?
2. Portare 60 mila euro significa fare un trasferimento attraverso una banca che certifica sono di origine legale e non "money laundry" li devo investire in qualche attivita' o e' sufficiente versarli su un conto corrente e li lasciarceli?
3. Quei fondi non mi bastano per vivere, cioe' mi bastarebbero per un determinato periodo se li potessi usare intanto che metto su la mia impresa, giusto?
4. Siccome ho l'impressione che non li posso usare e' evidente che con 60mila euro ci faccio poco, giusto la residenza permanente, poi devo trovare una casa dove vivere, io e magari anche la famiglia, i cani, il gatto e i pesci rossi (non parlo di me), per far questo mi servono altri fondi, c'e' un minimo che va considerato?
5. La burocrazia brasileira sara' asfissiante come tutte quelle dei paesi latini, Italia compresa, che tipo di richieste devo attendermi? Mi chiederanno la luna in una mano? Tutte domande lecite o devo per forza avvalermi di un legale rappresentante che mi supporti in una montagna di carte da riempire?
6. Finalmente ho il mio visto, posto che tutto quanto detto sopra scorra con fluidita', ecco che mi devo cercare un'attivita', posso fare di tutto ovunque voglio oppure ho dei limiti come straniero?
7. I figli, viviamo per i figli. Io sono italiano, mio figlio parlicchia italiano, francese e inglese ma ha solo 3 anni, decidessi di mandarlo a una scuola internazionale devo pagarla suppongo (son certo di si) me lo confermi? E dove si trovano queste scuole internazionali? Nelle grandi citta' come Fortaleza ci sono o le trovi solo a Rio?
8. Assistenza medica, come straniero so gia' che devo avere un'assicurazione medica, stile USA, meglio mi copra tutto il copribile, la devo fare il giorno dopo l'arrivo? Sono coperto in caso di emergenza prima di accendere la mia assicurazione sanitaria oppure e' meglio che accenda un cero alla Madonna e speri non succeda nulla a me e famiglia nei primi giorni?
9. Animali, ci sono particolari richieste a far entrare in Brasile animali da compagnia tipo gatto, cane, coniglio, lucertola, pesci rossi, pappagallini, criceti e le rispettive pulci? Che obblighi esistono per importare animali da compagnia a titolo definitivo?
10. Lavoro moglie, mia moglie puo' decidere di mettersi a lavorare, per me o per chichessia una volta ottenuto il visto permanente di residenza?

Dai solo dieci domande, il decalogo del perfetto emigrante  ??? :laugh:
Attendiamo risposte, non solo io, tutti.  ;)
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
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aratuba

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Re:Altre opzioni
« Risposta #2 il: 18 Settembre 2012, 22:55:50 »
Ok cercherò di rispondere a tutte le tue domande, visto che probabilmente sono di interesse pubblico (nel senso del forum ovviamente). magari rispondo in un paio di puntate.
Per prima cosa come tu ben sai lavorando in Vietnam e avendo piedi in Sud Africa e in Francia per andare a vivere in un altro paese bisogna conoscerne e accetarne cultura e modi di vivere. Anche pensare in modo diverso da come siamo abituati nel ns paese. Questo è fondamentale altrimenti si rischia di fare qualcosa che prima o poi si smonta da sola. E non è sempre semplice per tutti, è molto soggettivo.
Quindi non è solo un problema di soldi, visti e burocrazia.
Adesso rispondiamo alle tue domande.
1) 60.000 euro circa (dipende dal cambio servono 150.000 reais che oggi sono più o meno 60.000 euro appunto) bastano per ottenere il visto e per mettere su una attività (dipende però cosa e dove e come) ad esempio di acquisti di appartamenti o terreni da ristrutturare e poi affittare (ma devi sapere come e dove): se sai muoverti bene riesci a comprare 4 appartamenti che affitterai a circa 24.000 reais all'anno in totale . Ciò ti permette già di vivere in Brasile, non sguazzi nell'oro ma ci vivi, dipende dal tenore di vita che vuoi e da quanto grande è la tua famiglia.
Ti parlo di cifre reali perchè sto trattando situazioni di questo genere in questo periodo, quindi nn sono fantasie.
2) Portare 60.000 euro significa fare un trasferimento internazionale dimostrabile (per il discorso del permesso permanente) tra banche, poi li puoi e anzi è meglio usare per iniziare la tua attività.
3) se li usi per vivere non li puoi investire nella tua impresa.
4) se non hai troppe pretese almeno all'inizio puoi trovare una buona casa in affitto a 600 reais al mese (certo non a Rio o a San Paolo e non una villa in riva al mare) , cui devi aggiungere tutte le altre spese, diciamo che una famiglia è benestante con 3000 reais ma anche con 2000 si vive scegliendo oculatamente la località.
5)la burocrazia brasiliana non è peggiore di quella italiana, anzi per molti versi è notevolmente più efficiente, i SAC sono un esempio per tutti: uffici pubblici aperti con orari molto lunghi dove si risolvono quasi il 90% delle pratiche burocratiche. Puoi prenotare un appuntamento via internet e sai sempre quando la tua pratica sarà completata.
6)Non ci sono limitazioni che io conosca se hai i documenti in regola
7)se vai a vivere in Brasile le scuole le puoi trovare dappertutto, escluso le università, sono meglio quelle private e a quel punto sceglierai quella che ti puoi permettere in quel momento.
Certo non pensare che l'istruzione complessiva sia simile a quella italiana ma è anche vero che i brasiliani sono molto più pratici di noi  quindi l'istruzione mira ad avere effetti pratici non a creare un esercito di supercolti che però poi nn trova lavoro.
8)assistenza sanitaria: il sistema pubblico funziona se sei ricco o sei un europeo (considerato ricco appunto) perchè le cose peggiori nella sanità pubblica brasiliana accadono a causa del classismo esasperato per il quale se sei un poveraccio nessuno ti considera in ospedale. però certo se ci vai a vivere meglio un assicurazione privata.
9)Animali vari dipende. Una amica di mia moglie (brasiliana) si è portata il cane dall'italia, ha penato un po' ma poi è andato tutto liscio. E nn è l'unico caso. Sui pesci rossi nn so.
10)si

Visto? ce l'ho fatta in una botta sola

aggiungo solo che la conoscenza che ho del Brasile è diretta perchè mia moglie è brasiliana e ci vado spesso (nn in residence ma nella casa di famiglia)

SergioBalacco

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Re:Altre opzioni
« Risposta #3 il: 19 Settembre 2012, 00:54:22 »
Muito obrigado amigo. :D
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Re:Altre opzioni
« Risposta #4 il: 23 Settembre 2012, 21:08:13 »
Eccomi di nuovo qui.
Tra le attività foriere di buoni introiti economici in Brasile c'è anche la compravendita di auto usate.
Poichè le auto nuove sono piuttosto care (soprattutto quelle di importazione) i brasiliani comprano soprattutto auto usate.
Conosco personalmente alcuni che con 5/8000 reais hanno iniziato questo tipo di attività e ora hanno due saloni di vendita di auto. (5/8000 reais sono 2/3200 euro  attualmente). Anche se oggi ci volessero 30000 reais sono sempre 12000 euro.
Per info sempre stefanomagico@hotmail.it

SergioBalacco

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« Risposta #5 il: 23 Settembre 2012, 21:31:04 »
Eccomi di nuovo qui. Tra le attività foriere di buoni introiti economici in Brasile c'è anche la compravendita di auto usate.
Poichè le auto nuove sono piuttosto care (soprattutto quelle di importazione) i brasiliani comprano soprattutto auto usate.
Conosco personalmente alcuni che con 5/8000 reais hanno iniziato questo tipo di attività e ora hanno due saloni di vendita di auto. (5/8000 reais sono 2/3200 euro  attualmente). Anche se oggi ci volessero 30000 reais sono sempre 12000 euro.
Per info sempre stefanomagico@hotmail.it
Ecco questo si chiama "creare illusioni".
Non hai detto una menzogna scrivendo che alcune persone hanno iniziato vendendo auto usate e adesso hanno due saloni di vendita di auto nuove.
No, pero' hai omesso di dire quanto tempo e' trascorso fra l'inizio della vendita di auto usate e l'apertura dei saloni di quelle nuove (o usate poco importa).
I quattrini non si stampano con la fotocopiatrice ma si risparmiano dopo aver lavorato, poco o tanto ma lavorato.
Anche a guadagnare molto vendendo auto usate non credo si riesca in meno di tre, quattro anni ad avere un gruzzoletto abbastanza importante per potersi permettere la costruzione di uno o due saloni.

Non abbiamo tutti le bistecche sugli occhi sai????
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« Risposta #6 il: 24 Settembre 2012, 14:07:37 »
Ehi Sergio che succede? ti sei svegliato con la luna storta?
Credo che nessuno qui nel forum possa pensare che i soldi li fai in due giorni. E' chiaro che ci è voluto un po' di tempo, e quello che ho fatto è un esempio di un'attività che può essere interessante ma come in tutte le attività non è automatico avere successo dipende da chi la gestisce e da come la gestisce.
Ci sono diverse altre attività che si possono iniziare ancora oggi in Brasile con pochi soldi (pochi per noi ovviamente) attività che magari qui da non noi non attecchirebbero oppure che qui da noi richiederebbero sforzi economici e burocratici enormi.
Credo che a creare illusioni siano quelli che dicono che basta andare li e rilevare un ristorante o una pousada per cambiare vita solo perchè magari costa meno che aprire la stessa attività qui in Italia. Oppure quelli che ti vendono case a prezzi quasi europei.
Poi io non ho parlato di "costruzione di uno o due saloni per auto nuove", ho detto che ora hanno due saloni di vendita auto che è cosa diversa.
Se ti dico che ho una cognata che con 200 reais/mese paga (adesso anno 2012) l'affitto di un locale dove ha aperto una pizzeria anche con consegna a domicilio che fai? mi additi come millantatore?
A me sembra che le bistecche davanti agli occhi te le metti da solo... ma ovviamente tutti liberi di non credere, siamo in un paese democratico no?

SergioBalacco

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« Risposta #7 il: 24 Settembre 2012, 15:13:34 »
Se ti dico che ho una cognata che con 200 reais/mese paga (adesso anno 2012) l'affitto di un locale dove ha aperto una pizzeria anche con consegna a domicilio che fai? mi additi come millantatore?
Il fattore tempo e' quello che fa la differenza.
Tutto puo' succedere, non occorre andare in Brasile per aver successo, bastano altri Paesi e nemmeno troppo distanti dal nostro.
La differenza e' che per iniziare un'attivita' in Brasile ci vogliono prima di tutto almeno 50 mila euro da versare per un investimento, magari non li versi ma devi domostrare di possederli e non li puoi utilizzare per altro, devi quindi averli oltre a quello che ti serve per trasferire la tua vita in Brasile, la casa, l'auto, le esigenze giornaliere fino a quando non cominci a guadagnare abbastanza dal tuo lavoro. E il fattore tempo e' ancora quello importante, se sei bravo inizi a guadagnare da subito, se invece non lo sei abbastanza potresti aspettare anche un anno, nel frattempo con che vivi?
Alle cose impossibili siamo abituati da tempo, ha pensato a tutto Mr. Monti e compagni, per i miracoli ancora non ci siamo, ripassate piu' tardi.
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« Risposta #8 il: 25 Settembre 2012, 10:54:19 »
Sono d'accordo sul fatto che per avere successo bisogna lavorare duro e anche sul fatto che non c'è bisogno di andare in Brasile per trovare la propria strada, ma io quello conosco, il Brasile (stato di Bahia , perchè da altre parti le condizioni sono differenti).
Sono convinto che uno può trovare il successo in Spagna ma anche in Italia. ma qui si parla del Brasile.
Va fatta una precisazione : non ci vogliono 50.000 euro per iniziare una attività in Brasile, ma per ottenere il visto permanente per poterci vivere. Poi non sono 50.000 euro ma 150.000 reais che al cambio attuale corrispondono a circa 60.000 euro.
Come ho già detto in altri interventi il problema poi non sono i 50/60 mila euro ma la volontà di vivere in un luogo che comporta molti adattamenti ad un tipo di vita totalmente differente nel bene e nel male da quella che conosciamo qui in Europa.
Se voglio andare in Brasile, anche ne avessi 250.000 di euro, per condurre una vita da europeo è meglio che lasci perdere perchè li non è così.
Quindi il consiglio è: prepararsi bene, passare dei periodi sul posto vivendo il più possibile la vita reale nn quella dei residence turistici o dei viaggi organizzati, poi decidere. Se non ho abbastanza soldi per il visto da 60.000 euro posso cominciare a investire in alcune attività (ma lo ribadisco: non è detto che siano per forza quelle tipiche turistiche che si conoscono qui in europa) anche con cifre minori e quando avrò visto che l'attività funziona o avrò raggiunto la fatidica soglia (ma non è l'unico modo di ottenere il visto permanente) potrò valutare la possibilità di andarci a vivere.
Ma per viverci devo poter valutare anche gli aspetti negativi: violenza, epidemie di febbre gialla o dengue o meningite, ubriachezza molesta del 70% dei brasiliani durante il weekend, caldo zanzare e ragni, abitudini lavorative quasi agli antipodi di quelle del classico "milanese", servizi sanitari col punto interrogativo, scuola .
E tornando al discorso di cui sopra per investire in Brasile continuando a vivere in Italia devo valutare attentamente le persone sul posto per evitare fregature.
Gli aspetti da valutare sono tanti e bisognerebbe anche valutare caso per caso la situaizone di chi vuol fare questo passo, ma se mi muovo con attenzione (credo che il consiglio valga anche per aprire attività a Barcellona) posso ottenere grosse soddisfazioni perchè in Brasile, come dicono loro, "nào se preocupi, no final tudo da certo"... non ti preoccupare alla fine tutto si sistema.
Boa sorte todo mundo

SergioBalacco

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Re:Altre opzioni
« Risposta #9 il: 25 Settembre 2012, 12:57:39 »
Adesso e' piu' chiaro, nào se preocupi, no final tudo da certo.
Muito obrigado
SB
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aratuba

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Re:Altre opzioni
« Risposta #10 il: 26 Settembre 2012, 21:39:44 »
Oggi vorrei portare a conoscenza del forum un'altra curiosità sugli stili di vita dei brasiliani.
Sulle bellissime spiagge del Brasile circolano tutti i giorni i venditori ambulanti.
Però ci sono delle differenze rispetto a quanto accade da noi.
Innanzitutto sono per il 90/95% brasiliani. Difficile trovare degli stranieri almeno nei posti dove sono stato io.
Poi vendono prevalentemente cose da mangiare: gelati, macedonie di frutta, formaggio da arrostire con una carbonella che si portano dietro in un secchio metallico, granchi, e svariate altre cose tutte molto buone.
Non c'è però il "coccobello" perchè li il cocco secco non lo mangiano, lo lasciano agli europei....:-)
Girano con dei carrettini degni di un classico e ormai obsoleto "robivecchi", fatti con pezzi di recupero che testimoniano una notevole fantasia.
Certo che viene da domandarsi come siano messi ad igiene.... beh vi posso assicurare piuttosto bene... ho fatto parecchie prove... certo non scientifiche ma tanto quelle scientifiche non le potrei fare nemmeno per la cucina di un ristorante qui in Italia.
Mi hanno anche spiegato che è molto difficile che il titolare del carrettino non si preoccupi della pulizia dello stesso e della merce che vende, per due motivi: è brasiliano e si rovinerebbe la clientela se si spargesse la voce che è sudicio, l'altro motivo è legato al fatto che se qualcuno si sentisse male con la sua merce lo tornerebbe a cercare e lo riempirebbe di mazzate. Non vanno a protestare alla ASL o ai NAS, utilizzano diciamo un sistema non proprio ortodosso ma che garantisce quasi sempre "l'esecuzione della pena".
Altra domanda che uno si pone a guardarli gironzolare non solo sul bagnasciuga ma anche all'interno delle zone gestite (spesso abusivamente) dai titolari dei chioschi che proliferano in molte spiagge brasiliane: come mai quelli dei chioschi (baracas) non li cacciano? Beh intanto chi è senza peccato scagli la prima pietra (i choschi sono spessissimo abusivi appunto quindi non vale la pena di sollevare tanto polverone) , poi perchè c'è una sorta di non belligeranza per aiutarsi gli uni e gli altri, sapendo che i carrettini sono di solito di persone che non hanno altro modo di campare nessuno cercherebbe di fargli le scarpe. Inoltre normalmente i carrettini vendono merce che non viene venduta dai choschi.
Quindi chi è più bravo, tenace, inventivo, accattivante, con merce di buona qualità e comunque appetibile per i bagnanti riesce a guadagnare quel che basta per mantenere la famiglia.
Ovviamente non ci sono controlli asfissianti delle autorità perchè il concetto di base è che se uno lavora sodo per guadagnarsi il pane, non disturba, non fa del male agli altri.... perchè gli devo rompere le p...e?
Tutto quanto detto sin qui non è per incentivare qualcuno a partire dall'Italia per andare a fare il venditore ambulante in Brasile, ma solo, lo voglio sottolineare, per fornire un ulteriore contributo alla conoscenza di un popolo osservando comportamenti quotidiani di gente comune.
Ciao a tutti