Autore Topic: Dubbi dubbi dubbi vita in UK  (Letto 16704 volte)

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #15 il: 28 Ottobre 2011, 06:08:26 »
VVC, mi rivolgo a te visto che sei l'unico che gentilmente continua a rispondermi!
Dovere!  :laugh:
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La saga continua. la tipa mi ha riscritto inviandomi la person specification dettagliata relativa al profilo nonostante ancora la posizione non sia stata pubblicata su nessun sito di recruitment.
Non ci contare sulla pubblicazione, le posizioni piu' interessanti seguono altri canali.
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1- Per vivere dignitosamente a Londra, a quanto dovrebbe ammontare uno stipendio netto minimo?
Con £1200 al mese lordo non ci paghi nemmeno l'abbonamento della metro.
A parte che ancora non mi hai detto (ci son solo io che rispondo a questo blog) quale sia esattamente il tuo ruolo in modo da poterlo collocare in un range specifico salariale, possiamo sicuramente quantificare quali siano i tuoi costi fissi. L'accommodation e' la voce che piu' conta e piu' abiti in citta' piu' incide.
Londra ha prezzi alti, ovunque tu vada, per questo sono molti quelli che vivono fuori e poi si spostano. Io avevo degli amici dalle parti di Heathrow (dove c'e' l'aeroporto) e' una zona carina che conosco abbastanza, a Reading per esempio i prezzi non sono da urlo ma dovrai faticare non poco per cercare qualcosa di adatto ai tuoi bisogni e finanze. Io direi che il tuo stipendio lordo possa collocarsi adeguatamente fra £28000 e £38000 annue ma potrebbe arrivare anche a £48000 secondo esperienza. La tua stima soffre moltissimo della italica considerazione del valore delle persone, meno vale piu' e' apprezzato. In UK invece solo i migliori guadagnano bene ma gli altri non fanno la fame. Se indichi uno stipendio piu' alto dai l'impressione di voler troppo, se ne indichi invece uno troppo basso allora a loro sembra che non sai valorizzarti abbastanza, che non ritieni di essere all'altezza per quel ruolo. Dopo i valori puoi aggiungere la parolina magica "negotiable" ma sta a te, non sempre e' producente.
Le tasse in UK non sono assillanti come in Italia e nel resto d'Europa, anche il servizio  salnitario non ha costi da urlo. Il tutto puo' tranquillamente collocarsi in un max 35/40% del reddito. Tieni presente che lo scaglione massimo tasse e' attorno al 40% (cambia ogni anno) ma non ai tuoi livelli, la national insurance inoltre non incide pesantemente. Leggi tutto qui: http://www.hmrc.gov.uk/individuals/index.shtml
Leggi anche qui: http://www.hmrc.gov.uk/working/intro/employed.htm
Citazione
2- Nel CV che avevo inviato la prima volta c'era ben specificato l'indirizzo italiano (anche perché io vivo in Italia attualmente), ma nonostante questo non sono stata scartata già a prima lettura. Nella remota eventualità che essi siano davvero interessati a me e che quindi mi chiamino per un colloquio, è lecito dire che ho intenzione di muovermi per l'inteview solo se ho la quasi certezza dell'assunzione?
No, parti dal principio che se ti proponi per un lavoro in UK devi essere pronta anche ai relativi colloqui.
Al limite prova a chiedere se partecipano alle tue spese di viaggio ma non metterlo come condizione, il tuo e' un lavoro non da manager, io non esco nemmeno di casa se non mi pagano il viaggio, ma posso permettermelo, ho la coda fuori di gente che vuole la mia consulenza, tu ancora non sei arrivata...
Se ti chiamano per il colloquio parti, ti cerchi una sistemazione provvisoria e nel frattempo continui a cercare. La prima che va in porto ti organizzi per la relocation. Se poni delle condizioni ti mettono nella black list, non trovi piu' un lavoro per anni!

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3 - Il non avere il NIN potrebbe essere discriminante?
No, e' normale la prima volta, alla prima assunzione ti viene data la documentaione per chiedere il NIN.
Leggiti qui: http://www.hmrc.gov.uk/nic/work/ni-uk.htm

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4 - Infine, una cosa che non ho mai capito è quanto contano le referenze e se l'avere solo referenti italiani (non eglish speakers) può essere penalizzante.
Al tuo livello avere le referenze che parlano Inglese sarebbe meglio, non e' la regola ma aiuta.
Ma siccome non e' una regola, alcuni le chiedono altri si dimenticano proprio, non ne farei un dramma. Al limite se metti i miei dati (se ti servono te li fornisco per MP) io parlo benissimo Inglese, nel caso fammi avere anche una breve descrizione di quello che sai fare. il CV e' meglio.

Citazione
Scusa le paranoie, ma adesso scatta in me la fisima del volere essere pronta a tutto!
Grazie se vorrai rispondermi!
Ricordati solo che il rischio maggiore e' quello di non rischiare.
Se non ci provi non saprai mai se quella era realmente l'occasione che cercavi.
Se ti assumono mi devi un pranzo ma, visto che sei all'inizio, mi accontentero' di un caffe'
Come sempre in bocca al lupo.
« Ultima modifica: 28 Ottobre 2011, 06:14:10 da VVC:5/3 »

vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #16 il: 28 Ottobre 2011, 14:21:41 »
Hai ragione, in effetti non ho mai parlato del tipo di lavoro! Dunque, in ballo ho una posizione da Visual Art Consultant (quella dello scambio di email recente). Tra le altre posizioni a cui posso aspirare ( e per le quali mi sto candidando) ci sono Exhibition Assistant, Gallery Assistan, Asssitant Curator e simili. Purtroppo però, spulciando un po' i vari siti e leggendo bene le condizioni non si arriva mai oltre i £20000 (partendo da un minimo di £15000, si sale in base all'esperienza), quindi ben al di sotto delle cifre da te proposte. Dai £30000 in su si parla già di posizioni più qualificate.
Diciamo che dalla laurea ad ora non mi sono mai grattata la pancia, ma ho sempre lavorato - con tutte le difficoltà che questo comporta in suolo italico - perciò non sono la prima novellina che capita, però capisco anche che l'esperienza fatta in Italia potrebbe non essere valutata allo stesso modo in UK. Ho organizzato mostre, curato eventi, insegnato e fatto i progetti più disparati, ma tutto con risonanza locale o al massimo nazionale. Quindi forse questo incide sulla valutazione che hanno di me.
Per quanto riguarda la questione colloquio, forse la mia domanda era un po' retorica...immaginavo la risposta! ;) Solo che, vista l'esperienza della mia amica in Spagna, volevo provare a valutare la cosa! Attualmente sono nel "mood" tentar non nuoce", male che va mi sarò fatta un viaggetto a Londra visto che non vado da un bel po' di annetti!
Grazie anche per la disponibilità a farmi da referente! Ho un po' di contatti in Irlanda e una delle referenze inserite è proprio quella della mia tutor irish, solo che tra le due referenze richieste in genere vogliono quella degli attuali datori di lavoro. Io la inserisco sempre, solo che, come dicevo, nessuno parla inglese dove lavoro attualmente...quindi boh! In fondo penso che, se sono veramente interessati a me e se hanno disperato bisogno di referenze, possono anche attivarsi loro con qualcuno che traduca eventualmente. No?

vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #17 il: 15 Novembre 2011, 14:07:43 »
Rinverdisco il thread perché mi sorge un dubbio! ???
Dopo quanti giorni, rispetto alla scadenza di un annuncio di lavoro, è lecito chiedere info? Nel senso, l'annuncio famoso scadeva il 7 novembre, quindi è passata esattamente una settimana, posso mandare una mail per sapere a che punto sono le selezioni o potrei risultare seccante?
Grazie!

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #18 il: 15 Novembre 2011, 15:41:00 »
Nei tuoi panni io avrei gia' inviato 20 email!!!!
In genere alla data di scadenza uno si fa sentire, discretamente con una email, tipo "Are there any news?"
E butti giu' il pallino... poi aspetti che ti rispondono, se ti dicono "not yet" o qualcosa di simile, allora tu rispondi in vari modi ma sempre mostrando positivita' tipo "Okay, then notify me when you have some"
Il giorno dopo se ancora non c'e' nulla ci riprovi, stessa frase di prima ma aggiungendo un mitico yet alla fine per dire ancora non hai notizie? Ma ci sei o ci fai?
Tre giorni dopo e se le news difettano allora scrivi la mail regina "I think and understood there are no chances for me in that position, you confirm?" Puoi anche scriverla senza I think che fa piu' effetto mettendoci invece I've, nel frattempo non ci sogni sopra, se viene verra', tu pero' cerchi altro.
Metti sempre in valigia una serie infinita di insuccessi, di delusioni, di arrabbiature e considera che solo il 10% delle tue application avra' una risposta piu' o meno seria e di queste solo il 10~20% ti portera' ad un colloquio ma puoi anche arrivare al 50% di probabilita' di vittoria e dipendera' solo da te, fatti coraggio, e' comunque una strada in salita.

vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #19 il: 15 Novembre 2011, 18:13:43 »
In effetti l'istinto di mandare un'email al giorno c'è, ma stavo cercando di tenere a bada la mia ansia nel timore di commettere gaffe!!!Però vedo che non sono la sola tendente all'impazienza!!! ;)
Praticamente sino ad ora ho ricevuto solo responsi negativi, quindi direi che non mi aspetto nulla, però, visto com'erano andate le cose, mi piacerebbe sapere che hanno deciso alla fine. Seguirò i tuoi consigli!
Grazie!!

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #20 il: 16 Novembre 2011, 04:55:41 »
Un mio amico evidentemente allo stesso tempo sfortunato e fortunato, ultimamente perde spesso il lavoro. Bisogna dire che nella sua vita e da 30 anni ha sempre e solo lavorato come QS (Quantity Surveyor) con qualche uscita come subcontractors adminstrator. Lui che la laurea non l'ha dispone di un onorevole diploma da geometra preso con un minimo di voti in un citta' italiana dove i diplomi sono quasi regalati.
E gli e' sempre andata bene perche' il suo target erano le imprese italiane di medio calibro che per forza di cose erano tendenti ad utilizzare prevalentemente personale italiano fino al livello QS lasciando invece ai tcn gli altri incarichi a scendere.
Con la crisi tutto e' diventato piu' difficile e lui che giovincello non lo e' piu' (ha 53 anni adesso) ha cominciato ad avere problemi per trovare un lavoro.
Purtroppo le vecchie abitudini non muoiono mai e quando manda in giro il CV si riduce a quei pochi contatti italiani di cui ha memoria, spesso la porta pero' e' rigorosamente chiusa, e nessuno risponde.
Stanco delle porte in faccia mi ha chiesto un aiuto che gli ho dato volentieri a fronte di alcune modifiche sia nel suo CV che nel modo di porsi.
Prima di tutto sappi che, salvo pochi casi e comunque solo a livello top management, nessuno controlla se tu hai realmente l'esperienza che scrivi di avere, tanto poi la verifica viene fatta nel colloquio, li non puoi inventare nulla, dev dimostrare quello che conosci e sai fare, per sicurezza meglio mostrare l'ultima il piu' rispondente alla realta', poi meglio non farsi vedere troppo ballerini, cioe' cambiare troppo spesso casacca, a molte aziende questo atteggiamento non piace, poi dipende da quello che fai e' evidente, in ultimo mettere una bella carica di positivita' nel tuo CV evitando di scrivere che lavoreresti anche come lavapiatti purche' ti assumano perche' cosi primo e' ledere la propria dignita', secondo dimostrare che non sei determinata/o a conseguire quella posizione per cui ti proponi.
Bisogna essere onesti e perseveranti e magari qualche volta obiettivi, se la posizione richiesta non c'e' o non si riesce ad ottenerla ripiegare per un'altra abbastanza similare e ritentare piu' avanti.

Su mille CV si inviano per una seria ricerca di lavoro, solo 100 +/- avranno una risposta, solo 10 ti inviteranno ad un colloquio e forse da 1 a 3 ti proporranno un contratto di lavoro.
Se ne hai inviati solo dieci datti da fare, sei solo agli inizi.


vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #21 il: 16 Novembre 2011, 12:10:22 »
Intanto ieri sera ho inviato questa benedetta email in cui chiedo aggiornamenti sulla situazione...stiamo a vedere se e cosa rispondono!
Intanto non mi perdo d'animo e ieri mi sono candidata per altre 3 posizioni.
Sicuramente la cosa che non faccio mai è svendermi. Porto avanti le mie competenze e le mie esperienze senza sminuirmi, ma allo stesso tempo cerco di dimostrare di essere versatile e soprattutto metto in evidenza la famosa "can do attitude", che mi dicono essere molto amata dagli inglesi!In pratica, se nel profilo richiesto compaiono delle competenze che io non ho, sottolineo sempre che sono aperta ad imparare o che comunque ho già delle basi che posso sviluppare. Per es. spesso si richiedono buone capacità nell'utilizzo di photoshop, ebbene, io lo so usare, ma non sono certo una maga quindi dico che ho delle capacità base che sto potenziando da autodidatta in quanto sono anche appassionata di fotografia.
Invece mi incuriosisce molto questo passaggio:
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poi meglio non farsi vedere troppo ballerini, cioe' cambiare troppo spesso casacca, a molte aziende questo atteggiamento non piace
Potresti spiegarmi meglio?
Nel CV e nella cover letter cerco di essere il più onesta possibile, senza mai gonfiare o inventare skills che non ci sono. Anche perché sono arci convinta che poi quando si arriva al colloquio sono ca**i amari!
Per il resto non saprei. Molto probabilmente ci sono altri errori che commetto e che vedo!

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #22 il: 16 Novembre 2011, 13:54:28 »
Ti spiego, l'amico di cui sopra, di nuovo disoccupato perche' nel frattempo ha trovato un pm che non gli stava simpatico, aveva un CV con diverse simili esperienze, brevi periodi: un anno con uno, due anni con un altro, poi di nuovo con il primo e poi ancora con il secondo e via andare. Allora, siccome lui l'esperienza l'aveva ma troppi erano gli employer sul suo CV abbiamo accorpato le sue esperienze in una, due o tre, per un certo periodo, unendo progetti simili.
Ti faccio un esempio cosi' capisci meglio:
Le esperienze di un certo periodo reali erano
da 11-2010 a 02-2011 QS per cantiere stradale in Turchia societa' Burletta (nome inventato)
da 03-2010 a 08-2010 QS per diga in Peru' societa Segafredo (altro nome inventato)
da 02-2008 a 02-2010 QS per cantiere stradale in Siria societa' Burletta (nome inventato)
da 03-2006 a 02-2008 QS per cantiere diga in Argentina societa' Pinco & Pallo

e sono diventate
da 08-2008 a 02-2011 QS per cantiere stradale in Turchia societa' Burletta (nome inventato)
da 03-2006 a 08-2008 QS per diga in Peru' societa Segafredo (altro nome inventato)

cioe' si riduce il numero degli employer senza inventare nulla perche' l'esperienza lui l'aveva.

E' successo a me diversi anni fa, mi proposi ad una agenzia Inglese, mi chiamarono per il colloqio, quando fui li mi dissero che il mio CV doveva essere implementato, diedi l'ok e quando fui assunto (dopo il colloquio con l'employer) scoprii che il mio CV mostrava 4 precedenti esperienze invece di circa 9 reali senza nulla togliere al tipo di lavoro eseguito, semmai qualche dittarella di poco conto era sparita dal mio cv.
Ora io dopo 35 anni di duro lavoro se dovessi scrivere di tutte le mie esperienze (di cui alcune da imprenditore) dovrei scrivere un libro, per quello che esiste il Resume' due paginette dove tutto e' condensato per dare un'idea e solleticare la curiosita' di chi legge e poi un CV dove ci sono le esperienze degli ultimi 15 anni con qualche dettaglio e quelle dei primi 20 riassunte in poche righe.
Perche' all'employer potenziale non interessa affatto sapere che tu 30 anni fa hai disegnato la gioconda (nel tuo caso) ma vuole sapere cosa sai fare NOW. 



vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #23 il: 16 Novembre 2011, 15:49:46 »
Perfetto!Adesso è tutto chiaro. In effetti ho fatto così inserendo un'esperienza lavorativa relativa a due anni diversi, ma nella stessa sede di lavoro. Sebbene i latini dicessero "melius abundare quam deficere" spesso è meglio non dilungarsi. Concordo con te!

vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #24 il: 18 Novembre 2011, 16:55:56 »
Risposta ricevuta! Ovviamente l'esito era negativo e l'email ha un po' il sapore di "suo figlio è intelligente, ma non si applica"!!!
Eccola:
[...]We held interviews last week, and have asked one individual to lead on the project.  However, we are now planning a team approach, to drive the project forward;  we are considering engaging with different people who will be able to bring a variety of skills and expertise as well as new perspectives, rather than necessarily engage one other person to take on the elements that the lead consultant will not have the time to carry out.
It was very good to have your application and to gain knowledge of your skills and expertise;  if it is acceptable to you, we would like to keep your details on file.
[...]
Che je devo dì?

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #25 il: 18 Novembre 2011, 17:03:06 »
Risposta ricevuta! Ovviamente l'esito era negativo e l'email ha un po' il sapore di "suo figlio è intelligente, ma non si applica"!!!
Eccola:
[...]We held interviews last week, and have asked one individual to lead on the project.  However, we are now planning a team approach, to drive the project forward;  we are considering engaging with different people who will be able to bring a variety of skills and expertise as well as new perspectives, rather than necessarily engage one other person to take on the elements that the lead consultant will not have the time to carry out.
It was very good to have your application and to gain knowledge of your skills and expertise;  if it is acceptable to you, we would like to keep your details on file.
[...]
Che je devo dì?
Niente!

Mi mandi per email il tuo CV?
Ho l'mpressione che ci sia scritto qualcosa che li porta a fare certe consideraioni e scelte.
Se ti va naturalmente.
Poi ti dico.
Ciao

email: sgacb@orange.fr

vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #26 il: 18 Novembre 2011, 17:56:50 »
Inviato!
Grazie

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #27 il: 18 Novembre 2011, 18:51:29 »
Risposto con commenti!
Prego

vale1981

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #28 il: 18 Novembre 2011, 20:57:34 »
Risposto anche io! ;D

VoglioVivereCosì53

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Re:Dubbi dubbi dubbi vita in UK
« Risposta #29 il: 19 Novembre 2011, 10:20:15 »
Hai abbastanza materiale per ragionarci su, appena sei pronta incomincia ad inviare almeno una ventina di CV al giorno (sempre lo stesso) e comunque ricorda che il CV va anche adattato alle esigenze della posizione per la quale applichi, evidenziando certi aspetti che il richiedente ha inserito come base per essere preso (il CV) in considerazione e agari celandone altri che possono interessare pero' ad altri. Stesso discorso per la Cover letter/Presentazione.
Io ho un'esperienza prettamente energetica ma non ho fatto solo quello nella vita, mi sono occupato di acquisti (import/export) di procurement, di tenders ed anche ma molto poco, di lavori civili, se serve li evidenzio altrimenti no.