Autore Topic: Che meta mi consigliereste?  (Letto 8146 volte)

blumax

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Che meta mi consigliereste?
« il: 02 Agosto 2012, 16:27:58 »
Ciao a tutti, mi sto preparando a vivere una nuova esperienza (all'estero) non so che durata avra' ma so solo che ho la necessita' di partire e fare nuove conoscenze. Ho 34 anni sono un musicista (chitarra) suono in una band  ma vorrei fare qualcosa in piu' con la musica che è la mia prima passione e chiaramente in Italia è estremamente difficile. Vorrei imparare meglio l'inglese quindi avevo pensato alla " english zone". Ogni vostra considerazione e consiglio saranno ben apprezzati  :) . Grazie !

isidor-x

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #1 il: 03 Agosto 2012, 12:11:33 »
Se posso consigliarti, vai prima in Inghilterra (non so dirti di Scozia, Galles e Irlanda) e vedi che aria tira, prima di sperticarti nel procurarti visti che richiedono tempo e denaro.
Con un volo low cost prenotato in anticipo potresti andare là con pochissimo, e se resti due-tre settimane riesci a fare qualche colloquio (dipende sempre dalle tue qualifiche ovviamente).
Male che vada ti fai un giro nella città che ti pare (i musei più importanti sono tutti gratis!), te ne torni a casa e provi altrove.

Personalmente là mi sono trovato molto bene, a livello umano le persone mi hanno sempre aiutato, e se riesci ad uscire da Londra la campagna è magnifica (evita la periferia il più possibile).
Io Adesso ho trovato lavoro in Canada ma sicuramente ci tornerò.

Volendo, soprattutto se non conosci bene la lingua, puoi anche fare così: arrivi, ti trovi un lavoro non qualificato live-in per due, tre mesi così non hai spese di vitto e alloggio e riesci a mettere da parte qualcosa. Nel frattempo cerchi un lavoro più vicino ai tuoi interessi, oppure aspetti di finire il lavoro live-in e spendi i soldi che hai messo da parte girandoti il paese e inviando CV.
Poi dipende, se hai già altre esperienze trovi subito altro.. non ho idea di come vadano le cose nel settore musica.
Se ti interessano i lavori non-qualificati o live-in posso segnalarti qualche indirizzo.

E per l'inglese, come mi dissero i miei datori di lavoro ad Oxford: "this is the original", insomma non ci sono posti migliori dove impararlo (:
(ovvio, dipende dalle persone.. io ho sempre preferito l'inglese da Received Pronunciation, quello da BBC per intenderci)

Notare che comunque non è il paese dei balocchi, serve buona volontà (se si comincia andando al pub tutti i giorni, i soldi finiscono in fretta; il costo della vita è leggermente più alto per via della valuta, e i trasporti sono quasi tutti costosi), le persone sono cortesi ma si aspettano altrettanto.
In più il clima non fa per tutti. Anche d'estate piove spesso e c'è vento. Io personalmente lo preferisco all'afa estiva dell'Emilia, ma c'è chi non si adatta e si deprime perché vuole il sole.

blumax

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #2 il: 05 Agosto 2012, 21:51:26 »
ciao isidor in effeti l'Inghilterra è la meta che mi affascina di piu'  e la piu' vicina per l'inglese.
Ci sono stato un po' di tempo a Londra e so benissimo di cosa parli; è davvero costosa, è immensa, un mare di gente, il clima è quello che è, il cibo (vabe')... tuttavia ha una magia speciale...comunque preferirei un posto meno caotico di londra, piu' piccolo qualcuno mi ha parlato di Nottingham, Leeds ecc insomma un posto dove si possa vivere tranquillamente in equilibrio, imparare l'inglese , cogliere l'atmosfera inglese nella sua essenza!

isidor-x

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #3 il: 06 Agosto 2012, 00:42:15 »
A nord di Londra non ci sono ancora stato, a parte Edinburgo.
Personalmente mi sono piaciute molto la contea di Oxford e il Kent (Canterbury e dintorni); anche per mangiare sono rimasto sorpreso e da una famiglia ho imparato molte ricette che ho tenuto.

Se hai voglia anche tu di un posto tranquillo, potresti provare iniziando facendo qualche settimana di volontariato nelle campagne (http://www.wwoof.org.uk/). Così familiarizzi, con quel programma offrono vitto e alloggio in cambio di 6 ore di lavoro, va benissimo per la lingua e intanto hai la possibilità di inviare CV e magari fare qualche colloquio (basta mettersi d'accordo con gli host per avere dei giorni liberi). Poi dipende, è un po' di sbattimento ma almeno non ti ritrovi a dormire in posti poco consigliabili.

(L'ultima volta che sono stato in ostello a Londra, c'era un topo che mi faceva visita ogni tanto, un rumeno che rubava soldi per comprarsi crack, un italiano che mangiava pollo fritto nel dormitorio comune diffondendo l'odore ovunque, e infine un altro italiano che mi ha mentito per tenersi la oyster card che gli avevo prestato per cortesia :( fortuna che non ne avevo più bisogno, comunque bella figura che ci facciamo..)


Wonderfarm

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #4 il: 06 Agosto 2012, 13:38:34 »
10 motivi per NON emigrare in Inghilterra (preso da italians in fuga.com)

Tengo a precisare che questi motivi sono importanti per me ma sono opinioni molto personali e non valgono per tutti quindi prendeteli con le molle.
Voglio inoltre sottolineare che ho vissuto per 10 anni in Inghilterra ma io e mia moglie, inglese, abbiamo poi deciso di emigrare in Australia perché l’Inghilterra non era, secondo noi, il luogo dove volevamo mettere su famiglia
Infine ho apprezzato moltissimo la mia permanenza in Inghilterra e non sto sputando nel piatto dove ho mangiato, mantenendo moltissime amicizie con Inglesi e non che vivono li!

Alcol
I britannici bevono troppo, secondo me. Soprattutto i giovani vedono il weekend come occasione per paralizzarsi con l’uso di alcolici. Esiste un livello di consumo che “lubrifica” i rapporti sociali e vivendo e lavorando in Inghilterra non potrete farne a meno però esagerano. Quando si raggiunge una certa età ed il fisico fatica a recuperare allora si che la vita in Inghilterra diventa dura…

Il tempo
Le condizioni meteorologiche dell’Inghilterra sono per i mediterranei uno degli scogli principali per la permanenza a lungo termine.
Per alcuni anni si sopporta la variabilità, la pioggia, le temperature basse, l’assenza di un’estate vera e propria. A lungo andare però tutto ciò pesa perché vi rendete conto che tante cose che potreste fare in un clima più mite e favorevole in Inghilterra non riuscite a farle.
Se vi piace la vita all’aria aperta, fare sport o cose simili allora è meglio trovare un clima migliore.
Non sapete il numero di volte che abbiamo fatto il barbeque in giardino in piena estate tenendo l’ombrello aperto sopra il barbeque!!

Il carattere anglosassone
Questo è uno dei motivi che mi fecero sentire subito a casa agli inizi.
Io ho un carattere introverso, riservato e quindi mi ritrovai subito a casa una volta arrivato in Inghilterra. Per l’italiano tipico però la “freddezza” anglosassone può essere difficile da gestire in quanto l’instaurazione di rapporti sociali non è altrettanto facile quanto lo possa essere in Italia.

L’opinione dell’Italia
Alcune fasce della popolazione inglese amano immensamente l’Italia.
Altri invece non perdono occasione di prendervi in giro usando i soliti stereotipi.
Tra parentesi, lo fanno per qualsiasi altra nazione straniera (gli Italiani sono fortunati a non essere Francesi o Tedeschi!). Fatto sta che a lungo andare i soliti commenti sui politici o su altri aspetti della vita italiana possono diventare pesanti. Cercare continuamente di difendersi può essere molto logorante.

Le case
Gli standard delle case inglesi non sono altissimi quindi soprattutto quando vi siete appena trasferiti è probabile che vivrete in condizioni non ideali. Soprattutto come studente io ho vissuto in alcune case che erano al limite dell’abitabile. Però tutto fa esperienza!

La diseguaglianza sociale
Lavorando in Inghilterra ho avuto l’opportunità di visitarla praticamente tutta e vedere come vivono tutti gli strati della società inglese. Ho notato una diseguaglianza che non ho notato in nessun’altra nazione europea (oppure in Australia) e che penso esista, all’interno del mondo sviluppato, solo negli Stati Uniti. La differenza che esiste tra lo stile di vita dei più ricchi e dei più poveri in Inghilterra è enorme.

La criminalità
Soprattutto per quello che riguarda la città più grandi ed i giovani, quando decidemmo di emigrare dall’Inghilterra la criminalità minorile stava assumendo dimensioni preoccupanti. Questo rende una visita a Londra oppure una serata al pub un’esperienza un po’ “nervosa”.
Da quando siamo partiti mi sembra di capire che la situazione sia peggiorata e non migliorata.

Il traffico
Magari rispetto all’Italia non è malissimo però dopo 10 anni di guida su e giù per l’Inghilterra, il passare più di due ore al giorno in macchina per andare e tornare dall’ufficio diventò un qualcosa di troppo pesante.

Il ruolo dei bambini della società inglese
Nei luoghi pubblici i bambini non sono proprio i benvenuti, soprattutto rispetto a come vengono trattati sia in Italia che in Australia. E’ famoso il detto che bambini devono essere ‘seen but not heard’ quindi, per noi che stavamo pensando di mettere su famiglia, il fatto di ricevere quel tipo di accoglienza in pub, ristoranti ed altri luoghi pubblici non era proprio l’ideale.

Le tradizioni
A chi piacciono le tradizioni l’Inghilterra sembra il paradiso. L’anno in Inghilterra è scandito da tantissimi avvenimenti che si svolgono sempre nello stesso modo e guai a sgarrare. A chi invece come me preferisce un po’ di cambiamento il fatto di dover rispettare tantissime e a volte oscure tradizioni può rendere la vita quotidiana un po’ difficile.

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #5 il: 06 Agosto 2012, 16:12:33 »
10 motivi per NON emigrare in Inghilterra (preso da italians in fuga.com)
caspita hai demolito un intero paese  ;D
la cugina di un mio caro amico ha messo su famiglia proprio a Londra....ci sarà qualcosa di buono, no? :)

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #6 il: 06 Agosto 2012, 16:29:56 »
Ciao a tutti, mi sto preparando a vivere una nuova esperienza (all'estero) non so che durata avra' ma so solo che ho la necessita' di partire e fare nuove conoscenze. Ho 34 anni sono un musicista (chitarra) suono in una band  ma vorrei fare qualcosa in piu' con la musica che è la mia prima passione e chiaramente in Italia è estremamente difficile. Vorrei imparare meglio l'inglese quindi avevo pensato alla " english zone". Ogni vostra considerazione e consiglio saranno ben apprezzati  :) . Grazie !

Anche io suono la chitarra. Dai, partiamo come lerci vagabondi e giriamo l'Europa suonando per le strade. Poi che ci frega, al massimo qualche naziskin ci darà fuoco mentre dormiamo ;D

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #7 il: 06 Agosto 2012, 18:27:01 »
Chiaro, ogni paese ha i suoi lati negativi! Quei dieci punti sono ben argomentati, ma si applicano soprattutto a uno che vuol mettere su famiglia e lavora in ufficio.
Farsi un'idea accurata di un paese senza andarci di persona è ridicolo.

Poi sfido a trovare il posto perfetto! Magari uno lo trova, ma va bene per lui, e non per altri.

Ciao a tutti, mi sto preparando a vivere una nuova esperienza (all'estero) non so che durata avra' ma so solo che ho la necessita' di partire e fare nuove conoscenze. Ho 34 anni sono un musicista (chitarra) suono in una band  ma vorrei fare qualcosa in piu' con la musica che è la mia prima passione e chiaramente in Italia è estremamente difficile. Vorrei imparare meglio l'inglese quindi avevo pensato alla " english zone". Ogni vostra considerazione e consiglio saranno ben apprezzati  :) . Grazie !

Anche io suono la chitarra. Dai, partiamo come lerci vagabondi e giriamo l'Europa suonando per le strade. Poi che ci frega, al massimo qualche naziskin ci darà fuoco mentre dormiamo ;D

Al massimo vi buttano il vostro coniglio addomesticato giù da un ponte (il tipo è un senzatetto) http://thedailyedge.thejournal.ie/man-jumps-into-liffey-to-save-pet-rabbit-169390-Jul2011/

Scherzi a parte, se andate mi piacerebbe sapere come va!
« Ultima modifica: 06 Agosto 2012, 18:33:40 da isidor-x »

blumax

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #8 il: 07 Agosto 2012, 10:23:32 »
Ciao a tutti, mi sto preparando a vivere una nuova esperienza (all'estero) non so che durata avra' ma so solo che ho la necessita' di partire e fare nuove conoscenze. Ho 34 anni sono un musicista (chitarra) suono in una band  ma vorrei fare qualcosa in piu' con la musica che è la mia prima passione e chiaramente in Italia è estremamente difficile. Vorrei imparare meglio l'inglese quindi avevo pensato alla " english zone". Ogni vostra considerazione e consiglio saranno ben apprezzati  :) . Grazie !

Anche io suono la chitarra. Dai, partiamo come lerci vagabondi e giriamo l'Europa suonando per le strade. Poi che ci frega, al massimo qualche naziskin ci darà fuoco mentre dormiamo ;D
senza neanche essere deportati ? ahahahahahah

blumax

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #9 il: 07 Agosto 2012, 10:34:05 »
10 motivi per NON emigrare in Inghilterra (preso da italians in fuga.com)

Tengo a precisare che questi motivi sono importanti per me ma sono opinioni molto personali e non valgono per tutti quindi prendeteli con le molle.
Voglio inoltre sottolineare che ho vissuto per 10 anni in Inghilterra ma io e mia moglie, inglese, abbiamo poi deciso di emigrare in Australia perché l’Inghilterra non era, secondo noi, il luogo dove volevamo mettere su famiglia
Infine ho apprezzato moltissimo la mia permanenza in Inghilterra e non sto sputando nel piatto dove ho mangiato, mantenendo moltissime amicizie con Inglesi e non che vivono li!

Alcol
I britannici bevono troppo, secondo me. Soprattutto i giovani vedono il weekend come occasione per paralizzarsi con l’uso di alcolici. Esiste un livello di consumo che “lubrifica” i rapporti sociali e vivendo e lavorando in Inghilterra non potrete farne a meno però esagerano. Quando si raggiunge una certa età ed il fisico fatica a recuperare allora si che la vita in Inghilterra diventa dura…

Il tempo
Le condizioni meteorologiche dell’Inghilterra sono per i mediterranei uno degli scogli principali per la permanenza a lungo termine.
Per alcuni anni si sopporta la variabilità, la pioggia, le temperature basse, l’assenza di un’estate vera e propria. A lungo andare però tutto ciò pesa perché vi rendete conto che tante cose che potreste fare in un clima più mite e favorevole in Inghilterra non riuscite a farle.
Se vi piace la vita all’aria aperta, fare sport o cose simili allora è meglio trovare un clima migliore.
Non sapete il numero di volte che abbiamo fatto il barbeque in giardino in piena estate tenendo l’ombrello aperto sopra il barbeque!!

Il carattere anglosassone
Questo è uno dei motivi che mi fecero sentire subito a casa agli inizi.
Io ho un carattere introverso, riservato e quindi mi ritrovai subito a casa una volta arrivato in Inghilterra. Per l’italiano tipico però la “freddezza” anglosassone può essere difficile da gestire in quanto l’instaurazione di rapporti sociali non è altrettanto facile quanto lo possa essere in Italia.

L’opinione dell’Italia
Alcune fasce della popolazione inglese amano immensamente l’Italia.
Altri invece non perdono occasione di prendervi in giro usando i soliti stereotipi.
Tra parentesi, lo fanno per qualsiasi altra nazione straniera (gli Italiani sono fortunati a non essere Francesi o Tedeschi!). Fatto sta che a lungo andare i soliti commenti sui politici o su altri aspetti della vita italiana possono diventare pesanti. Cercare continuamente di difendersi può essere molto logorante.

Le case
Gli standard delle case inglesi non sono altissimi quindi soprattutto quando vi siete appena trasferiti è probabile che vivrete in condizioni non ideali. Soprattutto come studente io ho vissuto in alcune case che erano al limite dell’abitabile. Però tutto fa esperienza!

La diseguaglianza sociale
Lavorando in Inghilterra ho avuto l’opportunità di visitarla praticamente tutta e vedere come vivono tutti gli strati della società inglese. Ho notato una diseguaglianza che non ho notato in nessun’altra nazione europea (oppure in Australia) e che penso esista, all’interno del mondo sviluppato, solo negli Stati Uniti. La differenza che esiste tra lo stile di vita dei più ricchi e dei più poveri in Inghilterra è enorme.

La criminalità
Soprattutto per quello che riguarda la città più grandi ed i giovani, quando decidemmo di emigrare dall’Inghilterra la criminalità minorile stava assumendo dimensioni preoccupanti. Questo rende una visita a Londra oppure una serata al pub un’esperienza un po’ “nervosa”.
Da quando siamo partiti mi sembra di capire che la situazione sia peggiorata e non migliorata.

Il traffico
Magari rispetto all’Italia non è malissimo però dopo 10 anni di guida su e giù per l’Inghilterra, il passare più di due ore al giorno in macchina per andare e tornare dall’ufficio diventò un qualcosa di troppo pesante.

Il ruolo dei bambini della società inglese
Nei luoghi pubblici i bambini non sono proprio i benvenuti, soprattutto rispetto a come vengono trattati sia in Italia che in Australia. E’ famoso il detto che bambini devono essere ‘seen but not heard’ quindi, per noi che stavamo pensando di mettere su famiglia, il fatto di ricevere quel tipo di accoglienza in pub, ristoranti ed altri luoghi pubblici non era proprio l’ideale.

Le tradizioni
A chi piacciono le tradizioni l’Inghilterra sembra il paradiso. L’anno in Inghilterra è scandito da tantissimi avvenimenti che si svolgono sempre nello stesso modo e guai a sgarrare. A chi invece come me preferisce un po’ di cambiamento il fatto di dover rispettare tantissime e a volte oscure tradizioni può rendere la vita quotidiana un po’ difficile.


scusa ma come hai fatto a resistere 10 anni in questo inferno?

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #10 il: 07 Agosto 2012, 13:16:55 »
scusa ma come hai fatto a resistere 10 anni in questo inferno?
Chiedilo a Aldo Mencaraglia di italiansinfuga.com, era lui che ha vissuto 10 anni in inghilterra, forse per quello adesso vive in Australia!!!

blumax

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #11 il: 07 Agosto 2012, 16:14:42 »
ok glielo chiedero'  inoltre gli chiedero' perchè nella lista manca il fatto che gli inglesi non usano il bidet !  :)

Wonderfarm

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #12 il: 07 Agosto 2012, 18:51:18 »
ok glielo chiedero'  inoltre gli chiedero' perchè nella lista manca il fatto che gli inglesi non usano il bidet !  :)
Infatti il bidet e' nome francese, pero' mi hanno detto non lo usano nemmeno loro e neppure gli australiani. Nelle case americane non c'e', l'ho visto una volta sola ma il proprietario e' di origini italiane.
Mi sa che lo usiamo solo noi.
I giapponesi e cinesi, visto su facebook, usano un wc con uno sprinkler che spruzza acqua tiepida sulle parti basse, da vedere e provare (muoio dalla voglia di testarne uno) :)  ;D ;D ;D

B-Movie

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Re:Che meta mi consigliereste?
« Risposta #13 il: 07 Agosto 2012, 23:27:59 »
ok glielo chiedero'  inoltre gli chiedero' perchè nella lista manca il fatto che gli inglesi non usano il bidet !  :)

A me il bidet, di cui ogni italiano ch'io conosca va fieramente orgoglioso, certe volte mi pare il metro di paragone della nostra nazione e della mentalità italica: ci facciamo fare di tutto, ma perlomeno abbiamo il culo profumato. Son soddisfazioni eh.   :laugh: